Siamo nell’Aprile del 2016. Un piccolo grande evento fa parlare il mondo del fumetto mondiale: la nascita di Panel Syndicate, la piattaforma di distribuzione e vendita a offerta libera – a partire da qualunque cifra, anche 0€ – creata da Marcos Martín per pubblicare The Private Eye, il fumetto (edito da Bao Publishing in Italia) di proprietà sua e Brian K. Vaughan. Dopo The Private Eye il duo continuo a pubblicare fumetti, dando spazio anche a diversi autori. Fra i fumetti distribuiti su Panel Syndicate troviamo anche una storia completamente inedita e in digitale di The Walking Dead, scritta da Brian K. Vaughan – creatore della serie best seller Saga e Y: L’Ultimo Uomo – e disegnata dallo stesso Marcos Martin, ripubblicata alcuni mesi fa in volume negli USA da Skybound. Finalmente, la storia in questione, The Walking Dead: Lo Straniero, arriva anche in Italia, grazie a Saldapress.

Questa storia autoconclusiva, dalla valenza decisamente importante per la lore e la continuity dell’opera, recentemente conclusa, di Kirkman, ha due importantissime peculiarità: in primis, si tratta della prima ed unica, fino ad oggi, storia scritta da un autore (e che autore!) diverso da Robert Kirkman. Inoltre, è l’unica storia ad essere ambientata su un suolo diverso da quello statunitense, ambientazione delle avventure di Rick Grimes e compagni.

Siamo in Spagna, più precisamente nella splendida Barcellona: anche in Europa si sono manifestati i non morti che abbiamo imparato ad amare (?) e temere sulle pagine del fumetto e nella serie TV, ed un giovane ragazzo statunitense di nome Jeff viene salvato da una donna che indossa un’armatura medievale ed impugna un’alabarda, a bordo di una Vespa. Da qui scopriremo che Claudia, la ragazza in armatura, ha un piano per raggiungere gli Stati Uniti, che si dice abbiano trovato una cura per fermare l’apocalisse zombie che sta decimando l’umanità. Inoltre, non meno importante, apprenderemo che Jeff ha un legame con uno dei protagonisti dell’epopea di Kirkman. Riusciranno i due a portare a termine l’ambizioso piano della trentenne spagnola?

La breve storia, disegnata come sempre magistralmente da Marcos Martín, ha tutte le caratteristiche tipiche della saga principale di The Walking Dead: nelle 50 pagine disegnate dall’autore spagnolo già visto all’opera su altre opere decisamente famose come  Batgirl: Year One,  The Amazing Spider-Man, Daredevil e su The Private Eye, sempre in coppia con Vaughan, troviamo gli inconfondibili toni di grigio di Cliff Rathburn, che danno un senso di continuità artistica e visiva, nonostante le ovvie differenze di tratto tra Martín e Charlie Adlard, disegnatore della quasi totalità delle avventure di Rick e compagni; e ancora, l’elemento fondamentale di The Walking Dead, ovvero la storia dell’umanità e di come questa cerchi di farsi strada e sopravvivere anche quando è messa di fronte ad una minaccia impossibile da contenere. Non manca poi la speranza, sempre flebile e pronta ad essere distrutta ad ogni pagina, ma mai del tutto spenta, altro elemento che permea ogni singola vignetta, anche la più cruda e disperata, del lavoro di Kirkman: Brian K. Vaughan, in questo, rende omaggio al creatore della saga, rispettandone i principi fondanti, ma dando ovviamente la sua classica impronta, fatta di dialoghi super efficaci, rapidi e che ci mettono subito a nostro agio con personaggi e situazioni.

The Walking Dead

Per quanto riguarda il formato, a differenza da quanto fatto da Bao Publishing con The Private Eye, Saldapress si adatta a quanto fatto anche da Image Comics negli Stati Uniti, che ha preso il formato originale dell’opera in digitale su Panel Syndicate, ovvero un landscape 21×30, adattandola ad un formato più classico da comics. Il risultato, per quanto possa rendere più semplice l’uniformità del volume con il resto della saga di The Walking Dead, tende a togliere parte del fascino delle tavole di Martín. Infatti, la piega tra una pagina e l’altra, snatura il formato originale delle tavole, rendendo meno semplice apprezzarle nella loro totalità, per quanto siano ricomposte perfettamente. Una scelta che ovviamente è comprensibile per tutta una serie di fattori commerciali e di identità del brand, oltre che di collezionismo, ma che rovina leggermente la fruizione della storia così come è stata concepita dai due autori per il formato digitale.

The Walking Dead: Lo Straniero, di Brian K. Vaughan e Marcos Martín, ci porta nella cara e vecchia Europa, con una storia che ha tutti i crismi dell’epopea survival creata da Robert Kirkman, e che ci regala un tassello importante della lore e della continuity delle avventure di Rick Grimes e compagni. Un formato diverso da quello concepito originariamente toglie una punta di fascino alla storia, che rimane comunque godibilissima e imperdibile per i fan di TWD, oltre ad essere un esemplare unico nella saga creata da Kirkman.

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