Debutta oggi su Netflix la Prima Stagione di Titans, prima serie tv di DC Universe che vede la prima rappresentazione live action del noto supergruppo di Casa DC Comics.

Titans segue le vicende di Dick Grayson /Robin (Brenton Thwaites), che dopo aver abbandonato Batman ed essersi trasferito a Chicago, si trova a dover aiutare Rachel Roth (Teagan Croft), una ragazzina inseguita da una misteriosa organizzazione. Mentre Dick tenterà di proteggerla dovrà fare i conti con una misteriosa metaumana, Kory Anders /Starfire (Anna Diop), volti dal suo passato come l’attraente Dawn (Minka Kelly) e dovrà anche farsi carico di un altro giovane, Garfield Logan /Beast Boy (Ryan Potter). Titans è stata sviluppata per DC Universe da Geoff Johns, Greg Berlanti e Akiva Goldsman. La serie si presenta sin dal primo episodio come ambientata in un altro universo, non l’ex DCEU, non l’Arrowverse, ma un mondo dove i supereroi ben noti come Superman, Batman, Wonder Woman, sono idolatrati ma le persone con poteri e doti straordinarie sono emarginati, sicuramente non un mondo facile per nessuno dei personaggi coinvolti a partire dalla stessa Rachel, che ancora non sa nemmeno di cosa è capace.

TitansLa serie dunque è ambientata in un universo ben formato, dove i supereroi esistono da decenni, per esempio Dick Grayson è passato sotto la protezione di Bruce Wayne nel 2002, quindi vuol dire che il ragazzo prima di lasciare il suo ruolo da sidekick ha aiutato il Cavaliere Oscuro nella sua lotta al crimine per almeno 14 anni, praticamente quasi tutta la sua vita e questo ha lasciato delle cicatrici, alcune visibili sul corpo, altre nella mente del ragazzo che non riesce a convincersi che continuare ad essere Robin sia la strada giusta per lui. Ciò lo ha portato su un percorso oscuro, più violento, che forse lo sta rendendo più simile a Bruce di quanto in realtà voglia ammettere. Rachel è una ragazza persa, non sa più nulla di quella che credeva essere la sua vita, tutto era una menzogna ed ora è braccata, il suo stato di orfana abbandonata le rende difficile fidarsi ed in Dick troverà una guida, nonostante quest’ultimo sia riluttante ad aiutarla e prendersi cura di lei in quanto ciò lo renderebbe troppo simile a Bruce quando ha presso l’ex ragazzo meraviglia sotto la sua ala. Kory è fin dai primi istanti in cui la vediamo una vera donna forte e testarda, in controllo, almeno apparentemente dei suoi poteri metaumani; poteri che potrebbero nascondere qualcosa di più. Il rapporto tra Dick e Kory è poi molto interessante in quanto la donna vede in lui un giovane e capace detective, oltre che un grande combattente ed una possibile guida per questo gruppo, oltre che qualcuno a cui può condividere il suo segreto. Mentre Beast Boy è un ragazzo particolare, il suo potere è sia quello che l’ha salvato dalla morte che un doloroso ricordo della scomparsa della sua famiglia, usare i poteri di trasformazione non è semplice per lui, viene con un prezzo, un dolore atroce e la possibilità ad un certo punto di non poter più tornare ad essere sé stesso o di non riuscire a concentrarsi ed in Dick vede qualcuno che può aiutarlo mentre in Rachel un’amica, un’anima affine. Tutti i Titani di questa incarnazione non sono altro che emarginati, persone straordinarie che non godendo dello status di divinità intoccabili presso l’opinione pubblica diventano dei pericoli ambulanti e che solo stando insieme possono sopravvivere alla misteriosa organizzazione che lavora per il padre di Rachel, Trigon.

Johns e Goldsman dimostrano però di avere tantissimo a cuore questi personaggi, tanto da riuscire a farli entrare subito in contatto con gli spettatori, che trovano dei fallaci eroi che tentano di fare la cose giusta, soffrendo ed andando a colmare con le loro azioni e con il loro status di famiglia senza legami di sangue, la mancanza di affetti e la ricerca del loro posto nel mondo dopo che in poco, la loro intera vita gli è crollata addosso senza possibilità di essere ricostruita come era un tempo. C’è molto degli Oustiders della DC Comics in questa incarnazione dei Titani, soprattutto nel voler agire fuori dai radar, ma c’è anche molto dei Nuovi Titani di Marv Wolfman e George Perez nelle relazioni che si instaurano tra i personaggi e anche tra quelle che vengono solo suggerite, ci sono degli elementi del nuovo canone e di altre iterazioni del supergruppo come ovviamente alcune che vengono da Giovani Titani di Geoff Johns e dalla stessa serie animata omonima andata in onda dal 2003 al 2005 su Cartoon Network. I temi affrontati dalla serie come discriminazione, emarginazione sociale, prostituzione e droga sono ben presenti in questa serie come lo erano anche nell’iterazione di Wolfman e Perez del gruppo, argomenti scottanti, che al tempo erano una novità e che sono attuali ora come non mai; proprio per questo parlavamo di una serie che prende un passato neanche troppo idolatrato, con i suoi angoli oscuri e li riflette in un mondo dove i supereroi esistono e tendono in alcuni casi ad essere visti come la depravazione di questo mondo e non un modo di esso per reagire. Si è spesso accusato l’universo cinematografico DC di voler essere più oscuro per attrarre un diverso tipo di pubblico e per differenziarsi in maniera marcata dal ben più solare e popolare MCU, ma il vero problema non era il suo voler essere oscuro, quanto essere solo oscuro. Titans impara da quelle critiche costruisce un mondo “dark”, ma che non risponde completamente a questa denominazione, ma con azione e anche giochi e scherzi che controbilanciano il tono della serie molto più “grounded” senza ancora l’entrata in scena di demoniache entità o cloni di figure messianiche o velocisti.

Titans è un ottimo prodotto d’intrattenimento che costruisce in sole 11 puntate un mondo chiaro e con delle gerarchie e con una mitologia tutta da esplorare che però si fa presente in questi 11 episodi da Hawk & Dove, a Jason Todd, passando per Donna Troy e la Doom Patrol. L’azione ben coreografata e gli effetti speciali, per lo più all’altezza, seppur con qualche caduta di stile a causa del budget non cinematografico fanno molto in una serie che si inserisce in un nuovo modo di fare televisione coi supereroi e che vuole guardare ad un vecchio e ad un nuovo pubblico allo stesso tempo. Se avete amato i Teen Titans del 2003 e amate questi personaggi dai fumetti troverete tanto da amare anche qui, ma non sarà un percorso facile, dovrete accettare certe scelte e libertà, ma che rendono in definitiva, Titans, non solo diversa dalle altre serie tv supereroistiche ma anche un mondo contenuto godibile e in cui possiamo vedere i nostri eroi. Noi non possiamo che consigliarvela e attendere l’evolversi dell’universo DC su DC Universe e Netflix perché questo primo assaggio ci ha catturato.

RASSEGNA PANORAMICA
Titans Stagione 1
6.5
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Sono Luca, fin da piccolo mi sono interessato ai fumetti e successivamente alle serie tv, quando mi è stata data la possibilità di parlare delle mie passioni mi sono ficcato in questo progetto. PS: Ryan Ottley mi ha chiamato Tyrion non ricordandosi il mio nome.
titans-stagione-1-alla-ricerca-di-un-posto-nel-mondo-recensioneTitans è un ottimo prodotto d’intrattenimento che costruisce in sole 11 puntate un mondo chiaro e con delle gerarchie e con una mitologia tutta da esplorare che però si fa presente in questi 11 episodi da Hawk & Dove, a Jason Todd, passando per Donna Troy e la Doom Patrol. L'azione ben coreografata e gli effetti speciali, per lo più all'altezza, seppur con qualche caduta di stile a causa del budget non cinematografico fanno molto in una serie che si inserisce in un nuovo modo di fare televisione coi supereroi e che vuole guardare ad un vecchio e ad un nuovo pubblico allo stesso tempo. Se avete amato i Teen Titans del 2003 e amate questi personaggi dai fumetti troverete tanto da amare anche qui, ma non sarà un percorso facile, dovrete accettare certe scelte e libertà, ma che rendono in definitiva, Titans, non solo diversa dalle altre serie tv supereroistiche ma anche un mondo contenuto godibile e in cui possiamo vedere i nostri eroi. Noi non possiamo che consigliarvela e attendere l’evolversi dell’universo DC su DC Universe e Netflix perché questo primo assaggio ci ha catturato.

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