WandaVision è la prima serie del Marvel Universe ad approdare su Disney+ proprio oggi 15 gennaio 2021. Come da titolo la serie vede protagonisti Wanda Maximoff/Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) e Visione (Paul Bettany) e, come confermato dalla stessa sceneggiatrice della serie Jac Schaeffer, il tutto si svolge dopo gli eventi di Avengers: Endgame.

Impostata come una vera e propria sitcom che ripercorre la storia delle sitcom americane nell’impianto stilistico, narrativo e nella messa in scena, WandVision segue i due novelli sposini Wanda e Visione alle prese con la vita quotidiana in una tranquilla cittadina americana di provincia. Vita all’apparenza normale se non fosse per quei trucchetti, quegli incantesimi e quella magia che pregna la vita di coppia. Non tutto però è come sembra, che cosa sta realmente accadendo? E soprattutto, se la serie è ambientata dopo Avengers: Endgame, perché Visione è ancora apparentemente vivo?

Diretta da Matt Shakman (C’è sempre il sole a Philadelphia, Dr. House, Everwood) e scritta da Jac Schaeffer (Captain Marvel, Black Widow) WandaVision è il primo prodotto ufficiale che inaugura la famosa e tanto attesa Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, l’universo cinematografico esteso più grande della storia. Arrivata con qualche mese di ritardo, è ora disponibile su Diseny+, dove sono stati rilasciati i primi due episodi, mentre gli altri arriveranno a cadenza settimanale a partire da venerdì prossimo. Pensata originariamente per non essere il primo prodotto della Fase 4, WandaVision si ritrova ad inaugurare l’inizio di nuove narrazioni, in quanto il film che avrebbe dovuto aprire la nuova fase, ossia Black Widow, previsto inizialmente per il 2020, è stato rimandato a causa della pandemia da Coronavirus. Stesso discorso per la serie Falcon and The Winter Soldier di Disney+ e il film The Eternals, entrambi rimandati. È così, dunque, che alla serie dedicata a Scarlet Witch e Visione spetta l’arduo compito di dare il via alle danze, in maniera inusuale e decisamente ambiziosa.

Primo prodotto seriale dell’MCU, se non si considerano serie come Agents Of S.H.I.E.L.D. o Agent Carter, ma anche primo prodotto Marvel ad avere questo genere di narrazione audace e coraggiosa, WandaVision è una sitcom in tutto e per tutto: dalla durata fino alle situazioni messe in scena. I primi episodi, realizzati in bianco e nero, trasportano gli spettatori (e i personaggi) negli anni ’50, in cui le sitcom erano realizzate all’interno di teatri di posa con pubblico presente, che rideva ed applaudiva alle battute. La serie Marvel fa lo stesso, ambientando il primo episodio negli anni ’50, richiamando la fortunata sitcom Lucy ed Io e il The Dick Van Dyke Show o nella sigla (in particolare nel secondo episodio) di Vita Da Strega, iniziata proprio nel 1964, girando l’episodio con del vero pubblico in sala, tanto che l’attore Paul Bettany/Visione ha affermato:

Quando di fronte a ci sono delle persone, non puoi non notarle… Vuoi che ti ascoltino e che ridano alle tue battute. Tutto diventa più grande. E penso che questa scelta abbia catturato completamente lo spirito degli anni ‘50.

Gli anni ‘50 e le citazioni a questo periodo storico televisivo non concludono qui, quello che colpisce da subito è la ratio dell’immagine, il taglio, tipico dell’epoca, come i costumi e le ambientazioni fisse. Infatti, a fare da sfondo sono gli interni: uffici, case, stanze. Un repentino cambio avviene già nel secondo episodio, che ha la tipica ambientazione anni ’60: i costumi cambiano, le ambientazioni si ampliano, vengono utilizzate location in esterna e il taglio dell’inquadratura subisce una piccola ma importante modifica. Insomma la ricercatezza della messa in scena, i dettagli e il citazionismo (e l’auto citazione, essendo infatti presenti delle pubblicità intermezzo in cui vengono mostrati prodotti casalinghi come il tostapane fabbricato dalle Stark Industries, proprio quelle che tutti conosciamo ma in una veste decisamente più domestica), oltre ad essere fondamentali per la narrazione, sono minuziosi e ricercati. La fotografia, ad esempio, nei primi due episodi riprende la stessa illuminazione scenica tipica del tempo: l’interno del teatro di posa è illuminato da lampade alogene che verranno poi sostituite da luci a led nel corso della narrazione, proprio quando i periodi storici avanzano e cambiano. Una serie completamente dinamica e in divenire, che cambia si evolve, quasi metafora del cambiamento psicologico stesso dei personaggi.

WandaVision, come ogni sitcom che si rispetti, è ironica, satirica e puntigliosa. I due attori protagonisti mostrano un’ottima vena comica e sono perfettamente calati nella parte, ma effettivamente, quanto è reale quello che stiamo vedendo? I personaggi stessi lo sanno, o sono vittime di allucinazioni o incantesimi? Chi li sta spiando? Perché lo stemma dello S.W.O.R.D. è così presente?

Quello che la serie riesce già da subito a mettere sul tavolo è il mistero, l’ambiguità che si cela dietro ad ogni fotogramma. Il pubblico Marvel sa cosa è successo precedentemente e si ritrova confuso, spaesato di fronte a questa “alternativa”, tanto nella messa in scena quanto nella narrazione, ed è proprio questo il punto di forza della serie. WandaVision non è, infatti, quello che sembra. Le domande che lo spettatore si pone sono tante, così come tanti sono i dubbi e le perplessità dei personaggi protagonisti. Una serie che sarebbe stata perfetta per la maratona, ma che purtroppo dovrà essere goduta solo in piccole somministrazioni settimanali.

Con una scrittura abile e brillante, la sceneggiatrice e regista Jac Schaeffer crea un prodotto decisamente ambizioso all’interno dell’Universo Cinematografico Marvel, il più particolare e il più innovativo, pronto ad aprire la strada ad un nuovo modo di concepire il cinecomic moderno. Coadiuvata da un regista esperto in tema di sitcom, oltre che essere un vero e proprio excursus storico nella storia della serialità americana, è forse anche il modo più giusto e meno scontato di raccontare due dei personaggi più affascinanti dell’MCU. Il concept di WandaVision si ispira lontanamente per atmosfera e idea di base alla miniserie a fumetti “Visione” di Tom King e Gabriel Hernandez Walt del 2016. Fan dei fumetti potete stare, quindi, tranquilli: le chicche non si limitano solo alle sitcom, ma chi ha letto gli albi potrà riconoscere alcuni volti familiari, vi dicono nulla i nomi Monica Rambeau e Agatha Harkness?


I primi due episodi di WandaVision sono disponibili da oggi, venerdì 15 gennaio, su Disney+. Gli altri episodi saranno rilascia a cadenza settimanale a partire da venerdì prossimo. Ecco il trailer ufficiale della serie originale Disney+:

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