Black Mirror 2×01 – Torna Da Me

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La seconda stagione di Black Mirror si apre con quello che è uno degli episodi più drammatici e complessi della serie. Be Right BackTorna da me in italiano – è un dramma straziante che coinvolge emotivamente ed empaticamente lo spettatore . Questa prima puntata della seconda stagione riprende un po’ la tematica del finale della scorsa stagione, ovvero concentrare l’attenzione sui sentimenti umani filtrati attraverso la lente distorta di una tecnologia futuristica.

L’episodio parla di Martha (Hayley Atwell) e Ash (Domhnall Gleeson), giovane coppia che si trasferisce dalla città in una casa in campagna. Ash è un drogato dei social media e il giorno dopo essersi trasferito muore, in un incidente stradale distratto proprio dal cellulare. Al funerale, l’amica di Martha, Sarah, le racconta di un servizio online che permette alle persone di rimanere in contatto con i defunti. Usando i contenuti dei social media e i messaggi lasciati online da Ash, si può creare virtualmente un nuovo “Ash”. Martha inizialmente respinge l’idea ma Sarah la registra comunque al servizio, senza dirle niente. Quando le arriva un’e-mail dal presunto Ash, lei, mostrandosi furiosa, affronta Sarah, la quale la spinge a dare quantomeno una possibilità al servizio, prima d’ignorarlo. Nel corso dei giorni seguenti, Martha è sopraffatta dal dolore e presto scopre di essere incinta. Divenendo emotivamente instabile, risponde all’e-mail dell’Ash artificiale. Inizia così un intenso scambio di messaggi e lo informa della gravidanza. Arriva persino a caricare dei video e delle foto sul database di Ash e quest’ultimo duplica la voce del fidanzato, per parlare con Martha al telefono. Lei s’illude di stare parlando con il defunto partner e durante le successive settimane la comunicazione con l’Ash artificiale si fa sempre più assidua, rendendolo sempre più partecipe della gravidanza. Arrivati a questo punto, l’Ash artificiale le parla di un livello successivo del servizio, che è ancora in fase sperimentale: un corpo fatto di carne sintetica, nel quale si può caricare il programma.

La vera chiave di lettura dell’episodio, ha come fulcro una caratteristica propria dell’essere umano: l’elaborazione del lutto e la capacità di chi rimane di “andare avanti”. Ed è qui che l’episodio arriva al suo cuore pulsante: l’essere antropomorfo è un evidente simbolismo metaforico o un’allegoria di quanto la tecnologia renda possibile rimanere connessi quasi fisicamente a chi non c’è più, impedendo così di andare avanti con la propria vita e di superare, per quanto possibile, il lutto. Inizialmente il desiderio di Martha è comprensibilissimo, tuttavia l’arrivo dell’Ash artificiale evidenzia dolorosamente come i suoi stessi ricordi dell’amato siano autentici solo di fronte alla sua versione autentica, andando a scontrarsi con la triste verità che l’Ash artificiale non potrà mai arrivare ad essere paragonabile con l’Ash originale.

La vera differenza risiede proprio nella caratteristica fondamentale dell’essere umano ossia l’umanità, composta da difetti, istinti ed impulsività, caratteristiche completamente assenti nel clone. Martha è persino incapace di disfarsi del suo ingombrante ricordo, combattuta dal desiderio incessante di riavere il suo compagno nonostante tutti i limiti dell’essere antropomorfo. La sua scelta finale è di attuare un taglio netto con la tecnologia che la porta a ricordare l’uomo, sigillando tutto in soffitta. Ogni passo che Martha intraprenderà verso la soffitta è un passo nel passato che la farà semplicemente allontanare dalla cruda realtà dei fatti. La donna deve convivere con l’immagine vivente di chi ha amato ma non può più amare, di chi ha perso per sempre ma è sempre accanto a lei, per ricordarle che andare contro le decisioni della natura non può che portare a qualcosa di brutto e inquietante.

Black Mirror – La tecnologia secondo Charlie Brooker