Sembra impossibile, ma fino al 2022 nessuna casa di produzione major di Hollywood aveva prodotto una commedia romantica LGBTQ+. Se in televisione le relazioni non eterosessuali sono inserite in qualsiasi contesto – teen, drammatico, horror e anche comico – al cinema resta ancora viva la tendenza di rappresentare relazioni queer che virano quasi esclusivamente verso il dramma. Nicholas Stoller (Cattivi Vicini, Five Years Engagement) affiancato nella produzione dallo stand-up comedian Judd Apatow e da Universal Pictures, dirige Bros, la prima commedia romantica LGBTQ+ prodotta da una major, su una sceneggiatura di Billy Eichner protagonista del film insieme a Luke Macfarlane. Il film è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma ed è al cinema dal 3 novembre.

Il film racconta l’amicizia tra Bobby (Billy Eichner) e Aaron (Luke Macfarlane) due uomini gay che forse, possibilmente, probabilmente, inciampano verso l’amore. Forse. Poiché entrambi sono molto impegnati e hanno un gran timore ad impegnarsi. Bobby è un conduttore di podcast nevrotico che accumula appuntamenti su Tinder. Un giorno, incontra Aaron, un avvocato altresì incapace di impegnarsi. Tuttavia, il loro rapporto sembra cambiare qualcosa.

BrosChe le relazioni queer siano oggi all’interno di prodotti audiovisivi all’ordine del giorno è un dato di fatto. Ciò che invece non è scontato è la rappresentazione che la comunità LGBTQ+ ha della propria vita e delle proprie esperienze. Se nella serialità televisiva queste relazioni hanno ormai campo fertile e in molteplici casi anche un’ottima rappresentazione realistica, nel cinema, specialmente quello di largo pubblico, sono ancora decisamente troppo assenti o presenti solo in un determinato modo: quello drammatico. Il 2022 è l’anno non solo di Bros ma anche di un’altra interessante commedia, passata troppo in sordina e distribuita solo su Hulu negli Stati Uniti e Disney+ in Italia, Fire Island, che abbandona quelle atmosfere drammatiche e/o tragiche per mettere in scena una rappresentazione realistica ma soprattutto divertente del mondo LGBTQ+. Se Fire Island è una riscrittura in chiave queer e contemporanea di Orgoglio e Pregiudizio, Bros è una commedia romantica, una rom-com nel vero senso del genere, che non trae ispirazione da opere letterarie bensì dal suo genere d’appartenenza.

Bros, utilizzando i codici della commedia romantica, i suoi cliché (con tanto di canzone finale e rincorsa) mette in mostra tutte quelle caratteristiche di un genere ormai ampiamente battuto da coppie eterosessuali, inserendo personaggi queer con i quali tutti hanno la capacità di identificarsi. Sceneggiato dallo stesso Eichenr e da Stoller, Bros riflette sul concetto di mascolinità all’interno della comunità gay e nasce proprio da un’idea di Eichner. Il comico americano famoso per i sui video Billy On The Street, aveva realizzato qualche anno fa insieme al comico Jason Sudeikis, The Bro Lightining Round, in cui Eichner seguendo il format dei suoi video precedenti, si presentava alle persone, cambiando il suo tono di voce, con la famosa frase “Hey Bro”, utilizzata nello slng americano soprattutto da ragazzi eterosessuali per salutarsi, da qui il titolo del film. Bros mette in scena vicende e situazioni in cui i membri della comunità LGBTQ+ si ritrovano ogni giorno, analizza i rapporti, le relazioni, il sesso nel modo più naturale possibile come farebbe qualsiasi commedia romantica. Non è un caso quindi che ad essere protagonisti siano due uomini adulti, maturi, apertamente omosessuali e decisamente consolidati all’interno del mono queer e non dei giovani alla scoperta del proprio orientamento come spesso si è abituati a vedere nei coming of age.

Purtroppo il film è attualmente un clamoroso flop al botteghino statunitense. Molto probabilmente il pubblico non è più abituato a pagare per prodotti audiovisivi del genere quando sono ampiamente disponibili sulle piattaforme di streaming. Oggi la visione di un film al cinema deve essere un evento e nonostante questa commedia sia assolutamente importante per la storia del cinema stesso, non è abbastanza “un evento”. Ci auguriamo che con un suo probabile inserimento su qualche piattaforma possa arrivare il tanto meritato successo.

Un’esplosione di gay culture, di citazioni pop e comparse di un certo spessore – Debra Messing tra tutte – rendono Bros, insieme ad una solida scrittura, dialoghi brillanti e tempi comici precisi e puntuali, un prodotto vincente che si spera faccia da apripista per un genere carente di storie e rappresentazioni di questo tipo. Sorretto dai suoi due attori protagonisti, Bros è una commedia romantica dove a vincere non è l’orientamento sessuale ma l’amore (forse). Per scoprirlo non vi resta che andare al cinema.


Bros è al cinema dal 3 novembre. Ecco il trailer italiano del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Bros
8
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
bros-billy-eichner-nella-prima-commedia-romantica-lgbtq-di-una-major-recensione-roff17Un’esplosione di gay culture, di citazioni pop e comparse di un certo spessore – Debra Messing tra tutte – rendono Bros, insieme ad una solida scrittura, dialoghi brillanti e tempi comici precisi e puntuali, un prodotto vincente che si spera faccia da apripista per un genere carente di storie e rappresentazioni di questo tipo. Sorretto dai suoi due attori protagonisti, Bros è una commedia romantica dove a vincere non è l’orientamento sessuale ma l’amore (forse). Per scoprirlo non vi resta che andare al cinema.

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