Disney ferma sulle sue posizioni riguardo a James Gunn

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Nonostante siano arrivate da ogni dove richieste di rimettere James Gunn alla regia di Guardiani della Galassia vol. 3 dopo l’ormai noto licenziamento, Disney e Marvel restano ferme sulle proprie posizioni e non riassumeranno il regista per il prossimo film su Star-Lord, Gamora e compagnia. La decisione è giunta al termine di un incontro tra lo stesso Gunn e Alan Horn, presidente di Walt Disney Studios.
La vicenda del licenziamento di Gunn è nota: a seguito del riemergere di alcune dozzine di tweet “sconvenienti” risalenti a circa dieci anni fa, con battute e scherzi relativi a pedofilia, stupro e altri argomenti discutibili, Disney aveva preso provvedimenti e licenziato il regista, in quanto non in linea con l’immagine da azienda per la famiglia che Disney da sempre cerca di mantenere.
Da quel momento sono arrivati svariati segnali di supporto al regista, soprattutto da parte del cast di Guardiani della Galassia. I protagonisti del film, compresi Chris Pratt e Zoe Saldana, oltre ad uno scatenato Dave Bautista, hanno chiesto a gran voce, tramite una lettera, il reintegro del regista.
Gunn ed i suoi avvocati hanno provato in ogni modo ad avere una seconda possibilità, arrivando ad ottenere un incontro con Alan Horn, che ha concesso udienza con l’intento di chiarire il rapporto col regista. E, nonostante l’incontro sia stato descritto come civile e professionale, pare che Horn sia stato inamovibile sulla propria decisione di rimuovere Gunn dal ruolo di regista.
James Gunn
Alcune fonti sostengono che Kevin Feige, presidente di Marvel Studios, non abbia potuto partecipare all’incontro per altri impegni. Per quanto riguarda Feige, alcune voci sostengono che fosse tra i sostenitori del reintegro di James Gunn, ma che si sia allineato alla decisione di Disney di non riassumere il regista.
Da parte di Marvel e Disney non sono stati rilasciati commenti ufficiali sulla vicenda.
Al momento, Guardiani della Galassia vol. 3 è ancora senza regista. Non è ancora chiaro se la situazione possa portare ad un ritardo sulla produzione del film, prevista per l’inizio del 2019. Al momento, sembrerebbe che verrà utilizzato comunque lo script originale preparato da James Gunn, ma c’è da aspettarsi che chiunque sostituisca il regista dovrà apportare delle modifiche al tutto, in modo da rendere il film più “personale”.