Questo è stato un Halloween di sequels per quanto riguarda il genere horror, abbiamo infatti avuto dopo dieci anni il seguito di due film di culto: Welcome to Zombieland che ha generato Zombieland: Double Tap ed il film di cui vi parlerò oggi, Doctor Sleep, seguito di The shining.
Sono passati decenni dalle vicende di Shining e Danny, ora chiamato Dan, é cresciuto. I traumi subiti durante gli eventi del primo film e la morte della madre per malattia, hanno gettato Dan nello sconforto, spingendolo a voler “spegnere” la luccicanza annegandola nel alcolismo. Vagando per l’America senza una meta, giunge infine in una piccola cittadina del New Hampshire, dove, con l’aiuto di una comunità di ex-alcolisti, riesce non solo ad uscire dall’alcool ma ad aiutare i moribondi dell’ospizio cittadino, confortandoli nel momento della morte, cosa che gli varrà il nomignolo di Doctor Sleep. Durante questo periodo, Danny fa la conoscenza di Abra Stone (Kyliegh Curran), una bambina che possiede una luccicanza molto più potente di quella di Danny. Purtroppo nonostante la vita sembri andare per il verso giusto, l’esistenza di Abra viene ben presto minacciata dal Vero nodo: un gruppo di possessori di Luccicanza che uccide i propri simili per nutrirsi del loro potere e prolungare il proprio ciclo vitale.
Portare il seguito di un film realizzato da altri non è mai un’impresa semplice, soprattutto se quel film risale a quasi 40 anni fa. Soprattutto se il film è il seguito di un monumento del mondo del cinema quale è The Shining. Soprattutto se devi dare un seguito al lavoro di Stanley Kubrick.
Il rischio di non essere all’altezza del predecessore è davvero molto alto, così come quello che i fans ti si rivoltino contro. Questo chi ha fatto il film lo ha capito e quindi ha trovato il modo di girarci attorno, cambiando parzialmente genere.
La pellicola infatti non è un horror come il suo predecessore, bensì un thriller fantasy con elementi horror utilizzati come ponte tra essa ed il film d’origine. Quindi se vi aspettate di andare in sala e morire di paura, questo non è il film che fa per voi. Se però vi aspettate una storia con elementi spaventosi, ma che fa dell’avventura e dello sviluppo dei personaggi il suo forte, allora ne sarete soddisfatti.
Il film sfrutta infatti la sua lunga durata (due ore e trenta circa) per costruire un senso di empatia con i personaggi, ché siano antagonisti o protagonisti, lasciando il tempo allo spettatore di conoscerli e comprenderli. Questo fa in modo che ogni cosa che vediamo sullo schermo abbia un peso emotivo che compensa soluzioni narrative che sulla risultano banali, ma che ci coinvolgono perché il film ha avuto tutto il tempo di costruirle.
Altro particolare particolarmente di merito della pellicola è la colonna sonora. Molto preponderante ed aggressiva nei suoni, sempre presente e carica di tensione nei temi risulta una vera e propria colonna portante del film.
Il film inoltre vanta un’ottima recitazione da quasi tutti i componenti del cast, cosa che ovviamente contribuisce alla riuscita della pellicola e giova grandemente del tempo messo loro a disposizione. Vi è però un motivo se c’è il quasi. Purtroppo la recitazione di Alex Essoe nel ruolo di Wendy Torrance nella versione originale non è decisamente all’altezza di quello che la circonda. Questa cosa purtroppo risulta fin troppo evidente considerando l’importanza che la donna ha per Dan e rimane come una brutta stonatura in una melodia davvero molto apprezzabile.
In definitiva Doctor Sleep è un seguito che saggiamente non cerca confronti con il proprio predecessore, ma ne sfrutta le basi ed i temi per raccontare la propria storia e sviluppare i propri temi in modo separato ed efficace grazie alla saggia idea del cambio di genere. Non diventerà sicuramente un caposaldo del genere Horror, ma riesce pienamente nel fare quello in cui moltissimi seguiti falliscono: essere un buon film