[Esclusiva] Turconi & Radice raccontano Non Stancarti di Andare

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“Un eroe è un normale essere umano che fa la migliore delle cose nella peggiore delle circostanze”. Anche secondo Joseph John Campbell un eroe non deve avere particolari super poteri o provenire da Krypton per realizzare delle imprese degne di nota, è la sfida quotidiana e la vita di tutti i giorni la più grande avventura che l’uomo può affrontare. La vita dei giovani autori Stefano Turconi e Teresa Radice è radicata proprio su questo assioma, i loro figli da accudire, viaggiare quando è possibile e in tutto questo scrivere e disegnare storie che raccontino avventure e sfide. Stefano, disegnatore per Disney e per le più grandi case editrici italiane, si ritrova nella propria taverna di casa ad ascoltare musica con i fogli bianchi da riempire con le tecniche più disparate mentre sua moglie Teresa al piano di sopra in una diversa atmosfera pensa alle storie da proporre al marito. Il connubio Radice-Turconi è alchimia pura, i tratti delle tavole e i colori sono la perfetta sintesi delle parole della scrittrice, un mix perfetto che dona al lettore non solo storie uniche nel suo genere ma esperienze, in qualche modo vissute dagli stessi autori. “Ci confrontiamo di continuo e la fortuna di abitare nella stessa casa ci permette di focalizzare le nostre forze sulle storie che andiamo a proporre”. E’ il caso dell’ultimissima opera edita da Bao Publishing, Non stancarti di Andare dove i due autori propongono una tematica forte e attuale come la situazione politica estera nei paesi martoriati dall’Isis. Ismail è un professore siriano che ha studiato in Italia mentre Iris è un’illustratrice in cerca della svolta professionale. La loro storia d’amore inizia ad Aleppo ma nel momento più importante della loro vita, come la futura convivenza e una nuova casa da condividere in Liguria, si ritrovano ad essere distanti con la guerra di regime da sfondo. Ismail era tornato in patria per sistemare degli affari in patria, Iris invece era rimasta in Italia per continuare a lavorare. Nel frattempo scoppia la guerra tra il regime di Assad e le brigate dei fondamentalisti dell’Isis ed Ismail rimane bloccato nel proprio paese con nessuna possibilità di comunicare con Iris. In Italia la giovane illustratrice scopre nel frattempo di essere incinta ed ecco che inizia il grande viaggio di Ismail dove fa di tutto per tornare, scendendo a compromessi di ogni tipo per rivedere la sua amata. Lei lo attende e, con altrettanta ostinazione, cerca di non perdere la speranza. Non Stancarti di Andare è uno dei fumetti meno fumetti che possa passarvi tra le mani, una di quelle storie narrate con talmente tanta cura che si può inserire tranquillamente tra il reportage giornalistico e il romanzo illustrato. I nostri viaggi nei paesi descritti nella storia ci hanno permesso di avere delle sensazioni ben precise da proporre al lettore. La nostra documentazione per una storia del genere è durata diversi anni”. La potenza del linguaggio, i dettagli di ogni testo unito alle magistrali tavole di Turconi realizzate con penna Bic e colorazione digitale sono il perfetto contenitore di un racconto apparentemente normale ma di una forza dirompente. Una storia che andrebbe sfogliata per i disegni e letta per la narrazione almeno un paio di volte soffermandosi su ogni battuta, ogni ombra, ogni sfumatura di colore fino a quando non ci si stanca. Magistrali i cambi temporali delle varie storie, dove Turconi e Radice attraversano le epoche e le generazioni per narrare la storia di una famiglia alternando stili di disegno in maniera affascinante e soprattuto non facendo mai perdere il filo della trama al lettore. Vuoi la tematica e vuoi la grande presenza di dettagli scritti la lettura è comunque impegnativa perché la loro storia è talmente calata nella realtà da costringere quasi il lettore ad immedesimarsi a 360°. A differenza della precedente opera pluripremiata Il Porto Proibito, possiamo asserire che è un racconto non per tutti ma ci auguriamo che tutti si confrontassero con questa storia fatta di coraggio e amore, dai grandi ai piccini perché

non c’è niente di più puro e nello stesso modo reale attualmente nel panorama odierno di Graphic Novel. “Ogni qualvolta ci approcciamo ad un racconto da fare insieme – raccontano Stefano Turconi e Teresa Radice – ci interroghiamo su cosa vogliamo proporre e quale messaggio da tirar fuori ma soprattutto anche se la storia risulterà non reale l’importante che le emozioni dei personaggi lo siano. Noi non siamo molto fan di storie fantasy o supereroistiche, apprezziamo la straordinarietà di una vita apparentemente normale dove gli eroi sono semplicemente degli uomini o donne che messi di fronte a delle difficoltà tirano fuori quell’elemento straordinario che li rende unici. La bellezza di questa storia è che tutti possono apprezzarne un lato e una caratteristica: c’è chi adora le lettere e chi si perde tra le atmosfere calde della Siria, chi ci ha ammonito per il troppo testo e chi ha adorato tutta questa presenza di dettagli scritti, insomma una storia dalle innumerevoli sfaccettature anche per chi la legge. C’è tanta umanità in questo fumetto, una forte spiritualità di base dove l’altro non è il male assoluto, i diversi modi di pregare e di vivere la vita, secondo culture differenti, sono il filo conduttore della storia riuscendo a integrarsi perfettamente tra di loro”. Personaggio cardine è anche Saul, ispirato alla figura carismatica di padre Paolo Dall’Oglio che ha costruito a Mar Musa, una comunità monastica fondata sul dialogo tra le religioni senza distinzioni e discriminazioni. “E’ proprio il dialogo, insieme all’amore e la fratellanza, il fulcro del nostro racconto, un messaggio univoco per tutti i lettori che si accosteranno alla storia di Ismail e Iris”. La sensazione di quando chiudi il libro è semplicemente nostalgia di averlo terminato perché la storia è così vicina a te, così maledettamente possibile che possa succedere che vorresti abbracciare Ismail e Iris per dirgli grazie di tutto quello che hanno fatto.