Il 10 giugno arriva su Netflix “First Kill”, serie teen horror scritta e prodotta dalla scrittrice Victoria Schwab, basata su una sua short story contenuta nella raccolta Vampires Never Get Old: Tales with fresh bites. Lo show, che mescola teen drama e horror, è l’ennesimo racconto dai toni shakespeariani sull’amore impossibile e contrastato di due giovani con un passato e una storia decisamente diverse, che attinge ad una lunga serie di produzioni del passato, apportando però troppa poca innovazione nonostante le interessanti premesse. Abbiamo visto la serie in anteprima e questo è il nostro parere.
È tempo della prima uccisione per la giovane vampira Juliette (Sarah Catherine Hook) che vede nella sua compagna di scuola Calliope (Imani Lewis) la vittima perfetta. Purtroppo per Juliette, Calliope è una cacciatrice di demoni di celebre lignaggio. Entrambe si rendono conto che non sarà facile uccidere la rivale e che il vero rischio è quello di innamorarsi e perdere la testa…
Victoria Schwab è da qualche anno nota nel panorama letterario young adult come una prolifica autrice di romanzi fantasy e horror. Tra le sue produzioni più famose ricordiamo: La Vita Invisibile di Addie LaRue, la serie Questo Canto Selvaggio, Evil, la serie di Magic e altri titoli particolarmente apprezzati dai giovani lettori di tutto il mondo. First Kill, short story contenuta nella raccolta Vampires Never Get Old: Tales with fresh bites, ancora inedita in Italia, è la prima prova da sceneggiatrice per la scrittrice che decide di adattare un suo racconto in una serie in otto puntate dalla durata di poco più di 45 minuti. Se quello sulla carta può essere un racconto queer ben riuscito con spiccate qualità horror, lo stesso non si può dire per la sua versione televisiva.
First Kill tenta costantemente di emulare alcune tra le produzioni seriali horror che hanno fatto la storia della televisione come Buffy, Streghe, e le più recenti The Vampire Diaries, Supernatural e Teen Wolf, perdendo completamente di vista una sua originalità nonostante alcune premesse di trama da non sottovalutare a partire dal duo protagonista. Juliette e Calliope sono la prima coppia omosessuale protagonista di una serie tv di questo genere rivolta ad un pubblico di giovani. Con una trama sicuramente appetibile e due protagoniste del genere la buona riuscita del prodotto sarebbe quasi dovuta essere scontata ma così non è. Se da un lato gli innumerevoli scivoloni di sceneggiatura fanno sì che dialoghi e situazioni risultino per la maggior parte delle volte decontestualizzati e a tratti privi di senso, la messa in scena è ai limiti dell’accettabile.
Con una regia elementare, un utilizzo degli effetti speciali davvero posticcio e un montaggio altalenante, l’intera serie si compone di troppi bassi e pochi alti che potrebbero far perdere interesse nel proseguire la visione. Le scene action sono affaticate ed arrancanti, poco dinamiche e prive di quella sensazione di adrenalina che dovrebbero trasmettere, le poche creature demoniache che vengono messe in scena sono mal realizzate quasi come ci si trovasse di fronte ad un prodotto di serie b. Nota di merito alla colonna sonora che si compone di tracce di musica pop davvero godibili dove spiccano pezzi di Taylor Swift, Billie Eilish, Carrie Underwood e altri.
Nonostante il potenziale delle due protagoniste, questo viene sfruttato nel modo più lineare e prevedibile possibile. I riferimenti più o meno espliciti a Shakespeare segnano l’ennesima pigrizia da parte della produzione di trovare escamotage narrativi poco originali per raccontare l’amore e la passione “impossibili”. Gli stessi adulti, i genitori, pur essendo presenti e (teoricamente) importanti, non come in altre produzioni young adult in cui sono completamente assenti, sono caratterizzati da una costruzione davvero poco matura che li rende infantili e privi di qualsiasi autorità. I personaggi secondari sono quasi del tutto inesistenti o dimenticabili.
First Kill è purtroppo una grande occasione mancata. Nata dalla penna di Victoria Schwab, amata autrice young adult, non riesce a mantenere vivo l’interesse che una storia come questa avrebbe potuto suscitare. Nonostante la coppia protagonista viva una storia d’amore non originale, originale sarebbe stato lo sviluppo se gestito diversamente. Poca chimica tra i personaggi, eventi che si susseguono in maniera scollegata, dialoghi piatti e trovate di sceneggiatura troppo palesi e scontate, fanno della prima stagione di First Kill una produzione troppo sottotono che potrebbe non venir apprezzata rischiando di restare una first – and last – season.
First Kill arriva su Netflix il 10 giugno. Ecco il trailer della serie: