Dopo Ryuko, che ha fatto conoscere anche al grande pubblico il talento e l’approccio per certi versi decisamente poco orientale del mangaka Eldo Yoshimizu, Bao Publishing porta in Italia un’altra opera del talentuoso autore giapponese: Hen Kai Pan, di Eldo Yoshimizu, arriva infatti nella maggior parte del mondo il 22 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Terra. Una data scelta non a caso, visto la tematica trattata dalla nuova opera del mangaka indipendente.
Preoccupati per il caos scaturito dall’umanità, i cinque spiriti guardiani della Terra discutono su come sia meglio agire. Nila, uno degli spiriti, stanca di perdere tempo, costringe i restanti quattro a unirsi in una disperata battaglia finale per impedirle di spazzare via ogni forma di vita dal pianeta.
Il nuovo lavoro di Yoshimizu si presenta fin da subito con un evento catastrofico, che ci porta nel mood di Hen Kai Pan: il nuovo manga del poliedrico autore, infatti, come intuibile fin dalla sinossi, ci porta nel caos che ormai regna sovrano sulla Terra, tra guerre, disastri ambientali e violenza di vario genere. Ed è proprio il caos che preoccupa e divide i cinque spiriti guardiani della Terra, indecisi su come comportarsi e quale fato scegliere per l’umanità e per tutta la vita sul pianeta. Un’indecisione che viene aggravata da Nila, decisa a non prendere una decisione insieme ai suoi fratelli, ma che sta preparando Asura, la sua agente, per decidere in autonomia il destino funesto dell’umanità. Nei sette capitoli di Hen Kai Pan scopriremo come la vicenda si evolverà e quale punto di vista prevarrà e deciderà il futuro dell’umanità.
Per chi già conosce il lavoro di Yoshimizu, non stupirà quindi la natura in volume autoconclusivo della sua storia: l’autore, infatti, è noto, oltre che per la qualità dei suoi lavori, anche per essere più orientato ad una pubblicazione che si avvicina più alle dinamiche delle graphic novel che alla serializzazione classica giapponese, e Hen Kai Pan non fa eccezione, anzi. Suddiviso come già detto in sette capitoli, il volume edito da Bao ricorda decisamente una graphic novel, sia per la struttura che per i temi decisamente adulti che tratta. Senza addentrarsi troppo nella trama, vi possiamo dire che il lavoro di Yoshimizu tratta una serie di tematiche molto contemporanee, che spaziano dal dilemma etico tra la sopravvivenza dell’umanità e le colpe che quest’ultima ha nell’attuale stato del pianeta e quanto la civiltà umana sia contemporaneamente vittima e carnefice di se stessa.
Se dal punto di vista tematico e narrativo, Hen Kai Pan è assolutamente splendido e degno di nota, per quanto riguarda il comparto artistico siamo di fronte ad un’opera ancora più convincente: Eldo Yoshimizu varia e spazia all’interno della sua stessa storia, mescolando in maniera sapiente e senza mai stonare un tratto che passa da uno stile molto “manga” a elementi più realistici, da tavole a sfondo totalmente bianco, con pochi dettagli ed un’atmosfera quasi onirica a pagine ricche di dettagli, da una linea pulita e dettagliata a tavole sporche, graffiate, con un utilizzo oltremodo interessante sia dei pochi retini che delle più svariate tecniche di ombreggiatura. Il bianco e nero tipico del fumetto giapponese si arricchisce di elementi che sembrano presi di peso da stili più occidentali, mescolati sapientemente con altri elementi più classici della tecnica orientale. Il tutto inserito in una costruzione della tavola che spazia da scene ricche di dinamismo e azione, ad altre più contemplative e statiche, con un ritmo pressoché impeccabile che non appesantisce mai la lettura e anzi, scandisce la narrazione in maniera perfetta.
Tornando invece alla trama e alle tematiche, l’autore si cimenta in un finale decisamente aperto ed enigmatico, preceduto da un climax decisamente inaspettato e dalle conseguenze che ci faranno chiedere chi, in realtà, sia il vero manipolatore della vicenda, ribaltando probabilmente le convinzioni che il lettore aveva fino a poche pagine prima.
Hen Kai Pan racchiude, in una vicenda che alterna linearità a mistero, tutto il pensiero ecologico, filosofico e spirituale di Eldo Ysohimizu, in una storia che fa riflettere, arrabbiare e sentire in colpa il lettore: perché, in fondo, sappiamo benissimo che quello che ci racconta il mangaka è terribilmente vero, e che siamo tutti un po’ colpevoli dello stato del nostro pianeta, ma difficilmente avremo la forza di ammetterlo. Molto più semplice che siano gli spiriti guardiani del pianeta a decidere per noi: un po’ per scaricare la coscienza, un po’ per avere qualcuno da additare qualora la decisione non ci aggradasse. Una sottile ma violenta metafora dell’indolenza umana.