Domenica notte, in contemporanea con la messa in onda negli Stati Uniti su HBO ed in esclusiva su Sky e in streaming su NOW è uscita la quinta puntata della nuova serie prequel di Game of Thrones, House of the Dragon (qui la nostra recensione del quarto episodio).
La serie è ispirata al romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, che è anche ideatore della serie insieme a Ryan J. Condal. La serie è appunto un prequel ambientato 200 anni prima di quanto visto ne Il Trono di Spade durante il regno di re Viserys I Targaryen e segue la sanguinosa storia che porterà allo scoppio della “Danza dei Draghi”, la guerra civile per la successione al Trono di Spade.

Dopo avervi parlato più in generale della serie nella nostra recensione dei primi sei episodi (che potete leggere qui), è tempo di analizzare più nel dettaglio il quinto episodio!

[La recensione che segue presenta diversi SPOILER sulla trama di House of the Dragon 1×05: We Light the Way]

La salute del re Viserys (Paddy Considine) continua a peggiorare, mentre Otto Hightower (Rhys Ifans) a seguito della discussione con il re per gli avvenimenti della notte macchiata, viene allontanato. La tensione nella fortezza rossa ed anche in generale ad Approdo del re sta montando, così Viserys e Rhaenyra Targaryen (Milly Alcock), salpano alla volta della casata Velaryon, per stabilizzare il regno e impedire rivolte e spargimenti di sangue, unendo in matrimonio Rhae e l’erede della casa Velaryon, Laenor (Theo Nate). Nel frattempo Daemon Targaryen (Matt Smith) trama all’insaputa del re per mettersi di mezzo ai piani di Lord Strong (Matthew Needham) per stabilizzare il regno. Con la situazione sempre più grave, Lady Alicent Hightower(Emily Carey) inizia a dubitare della sua migliore amica e di suo marito, mentre deve accudire il giovane Aegon.

Dopo cinque puntate possiamo dire di aver iniziato ad imparare a conoscere i personaggi, e le loro scelte. Scelte che sono al centro di questa puntata, che nasce proprio dall’esigenza di rimediare ad una decisione presa dalla giovane Rhaenyra nelle precedenti puntate. In tutto ciò si può vedere la crescita della giovane regnante che sempre di più inizia a capire, grazie anche alle lezioni dello zio, come comportarsi a corte e giocare, ma soprattutto ingannare pur di essere libera di amare. Milly Alcock in questa puntata sfodera una prestazione superiore a quella di gran parte del cast, eccetto Steve Toussaint, che qui dimostra tutta la debolezza nascosta di Lord Corlys Velaryon. Allo stesso modo di Corlys, questa puntata aggiunge un lato che non avevamo considerato a Rhaenys Targaryen, interpretata da Eve Best, che qui mostra un lato materno a noi sconosciuto fino ad ora.  House of the Dragon in questo continua ad essere una serie decisamente ben scritta: riuscire a far cambiare idea su determinati personaggi lungo la sua corsa, senza snaturare i loro caratteri, azione e parole non è facile, eppure riesce in maniera convincente e funzionale. Certo non siamo di fronte ad una puntata perfetta, ma una di transizione tra un momento storico e l’altro che, come ormai siamo ben abituati da Game of Thrones, è nel segno del sangue.

House of The Dragon continua a dimostrarsi un prodotto confezionato bene, ma rispetto alle altre puntate, questa quinta si dimostra molto meno interessante. Certamente nel quadro generale una puntata del genere serviva per dare un decisivo passo in avanti alla serie, che avrebbe rischiato di arenarsi per certi versi, ma non se ne va mai l’idea che più che Game of Thrones questa puntata rappresenti più una telenovela medievale che la serie a cui ci eravamo abituati. Certamente la durata permette di risollevare l’episodio negli ultimi venti minuti dando davvero il via a quella che ben presto diventerà la Danza dei Draghi, ma allo stesso tempo ci si trova davanti ad eventi che coinvolgono molto meno e che vanno considerati un semplice intermezzo.


I primi cinque episodi di House of The Dragon sono ora disponibili in esclusiva su Sky e in streaming su NOW. Di seguito potete visionare il trailer della serie:

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