Domenica notte, in contemporanea con la messa in onda negli Stati Uniti su HBO ed in esclusiva su Sky e in streaming su NOW è uscita la sesta puntata della nuova serie prequel di Game of Thrones, House of the Dragon (qui la nostra recensione del quinto episodio).
La serie è ispirata al romanzo “Fuoco e Sangue” di George R.R. Martin, che è anche ideatore della serie insieme a Ryan J. Condal. La serie è appunto un prequel ambientato 200 anni prima di quanto visto ne Il Trono di Spade durante il regno di re Viserys I Targaryen e segue la sanguinosa storia che porterà allo scoppio della “Danza dei Draghi”, la guerra civile per la successione al Trono di Spade.

Dopo avervi parlato più in generale della serie nella nostra recensione dei primi sei episodi (che potete leggere qui), è tempo di analizzare più nel dettaglio il sesto episodio!

[La recensione che segue presenta diversi SPOILER sulla trama di House of the Dragon 1×06: The Princess and the Queen]

House of the DragonQuesta sesta puntata parte con un salto temporale di più di dieci anni, e vede re Viserys (Paddy Considine) ormai un guscio vuoto che si sta lasciando andare. Il re non solo sta perdendo completamente il distacco con la realtà cercando di negarla ma ha anche perso un braccio mentre l’altro presto seguirà. Con la salute del re sempre più precaria, Rhaenyra Targaryen (Emma D’Arcy) e suo marito Laenor Velaryon (John Macmillan), sono diventati lo zimbello di corte dopo le varie scorribande della principessa e la situazione sentimentale del marito. Nel frattempo Daemon Targaryen(Matt Smith) si è sposato con Laena Velaryon (Nanna Blondell) da cui ha anche avuto delle figlie e si è allontanato dalla corte. Lord Strong(Matthew Needham) è ormai un uomo pesantemente segnato dai suoi doveri come mano del re e ad impensierirlo oltre alla principessa e la salute del re, anche la Lady Alicent Hightower(Olivia Cooke), ormai in rotta pesante con Rhae e preoccupata per il destino dei suoi figli e cerca aiuto dall’infido Larys Strong (Matthew Needham).

Togliamoci subito il dente così anche il dolore, il cambio di attori è straniante, all’inizio. Certamente eravamo già a conoscenza che ci sarebbe stato un cambio dei casting degli attori più giovani come Milly Alcock ed Emily Carey, ma non si poteva fare nulla di diverso con la storia che si cercava di raccontare e per non dover inventare troppi avvenimenti nel mezzo; eppure, incredibilmente passata la prima mezz’ora ci si abitua a tutti, non li si vede come dei personaggi diversi, ma come persone che non abbiamo visto per anni (anche se si è trattato solo di una settimana) che sono cambiate e che ora hanno nuove visioni e nuove priorità, seppur mantengano ancora i cruci che nell’episodio cinque hanno segnato definitivamente il rapporto tra la corona e Rhaenyra e con Daemon. Come al solito la parte del leone nella puntata la fanno l’attrice che interpreta Rhae, Alicent e Daemon. Emma D’Arcy è non solo credibile come una giovane principessa un pò ribelle ma anche come una persona che è maturata ed è pronta ad affrontare qualsiasi cosa che le verrà messo di fronte, Olivia Cooke ben rappresenta una lady stanca e preoccupata che ancora è ferita da decisioni prese in momenti di hubris, ed ora deve affrontarne le conseguenze. Matt Smith abilmente ci porta un Daemon lontano dall’imprevedibile “Rogue Prince”, ma riesce abilmente a riportarlo alla vita quando questo resuscita in un momento catartico sulla fine della puntata.

Non c’è neanche da dirlo, la qualità tecnica della puntata è altissima, il ritorno dietro alla macchina da presa di Miguel Sapochnik consegna un prodotto estremamente bello e regale, ma anche crudo e duro. La Fortezza rossa non è più quella che era all’inizio della serie, è più grigia, pericolosa e piena di spie e questo traspare incredibilmente bene. Il regista riesce anche sapientemente a imitare alcuni momenti della serie madre, citando ma anche stravolgendoli, tra cui due molto importanti. Insomma, non potevano scegliere regista migliore per questa prima puntata del nuovo corso di House of the Dragon.

La sesta puntata di House of the Dragon mostra decisamente un passo in avanti molto potente per la serie, sia a livello visivo con un cast rinnovato, sia a livello di scrittura dei personaggi e regia. Anche se ci siamo persi alcuni anni della vita a Westeros, i personaggi che abbiamo visto rimangono quelli che abbiamo conosciuto, le loro motivazioni, i loro futili desideri e le loro paure rimangono le stesse incastonate nella pietra di quel per quanto lento fondamentale episodio cinque. Non è neanche da sottovalutare la messa in scena della puntata, che viene affidata a Miguel Sapochnik e che regala momenti davvero splendidi, come uno straziante momento che ha per protagonisti Daemon e Laena. I venti della guerra soffiano su Westeros, unioni infelici verranno fatte, tradimenti saranno dispensati con il coltello e le fiamme e la danza dei draghi può iniziare.


I primi sei episodi di House of The Dragon sono ora disponibili in esclusiva su Sky e in streaming su NOW. Di seguito potete visionare il trailer della serie:

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