Il cinema è fatto di stagioni, e quella forse più utilizzata dai registi è l’estate. Moltissimi film sono ambientati durante i tre mesi che vanno da metà giugno a metà settembre o hanno come tema solamente il caldo, il mare o la piscina. Storie d’amore durante le vacanze, thriller e horror ambientati in spiaggia, viaggi di formazione che cambiano la vita nel giro di pochi mesi, e ancora vacanze da sogno o storie di violenza inaudita: in estate può succedere di tutto e, soprattutto per il cinema, è la stagione perfetta per raccontare determinate storie.
Ecco quindi la nostra lista dei 20 migliori film estivi e sull’estate!


(500) Giorni Insieme

Marc Webb, prima dei due The Amazing Spider-Man, ha diretto una tra le commedie americane più leggere, divertenti e carine degli ultimi 20 anni. Questa commedia è 500 giorni insieme (in inglese 500 Days of Summer). Questo non è propriamente un film sull’estate, anzi, forse, tutt’altro. Summer, il nome della protagonista interpretata da Zooey Deschanel, è però davvero un personaggio solare, che mette moltissima allegria con la sua energia e rende il tutto un lungometraggio divertente, a tratti dolce e romantico. Sicuramente non un film che figurerà negli annali di storia del cinema, ma una pellicola piccola, che riesce a sorprendere tra momenti musical, canzoni pop e dialoghi molto frizzanti e originali. Merito della riuscita del film va anche ai due attori protagonisti, Joseph Gordon-Levitt e Zooey Deschanel.

A Bigger Splash

Prima di esplodere nel 2017 con Chiamami col tuo nome, Luca Guadagnino aveva realizzato questo remake de La Piscina di Jacques Deray. Nel cast, ricco di star, possiamo trovare la musa del regista Tilda Swinton, Ralph Fiennes, Dakota Johnson (che lavorerà con Guadagnino anche in Suspiria) e Matthias Schoenaerts . Un film che, seppur non perfetto, potrà regalare a chi lo guarda tante sorprese e farà venir voglia di andare in piscina o per lo meno uscire all’area aperta, essendo ambientato tutto in un’estate rovente, con una giusta dose di thriller erotico, che rende il tutto ancora più caldo e rovente. Da vedere e rivedere anche per poter capire chi era Guadagnino prima del successo mondiale con il lungometraggio con protagonista Timothée Chalamet.

Caro Diario

Nanni Moretti è forse la persona che meno accostereste ad un cinema estivo e da ombrellone. Eppure nel 1993 con Caro Diario, vincitore del Premio per la miglior regia al Festival di Cannes, realizza un racconto pieno di musica, suoni e soprattutto armonie che richiamano l’estate in tutto e per tutto. Quello che poi sarebbe diventato il logo della sua casa di produzione (Sacher Film), ovvero lo stesso Moretti in motocicletta, è ancora oggi, 26 anni dopo, un simbolo importantissimo di libertà e frenesia. La parte iniziale, con Moretti che viaggia per le vie di Roma e dintorni, è una parte incredibile di un percorso fondamentale per uno dei maggiori cineasti italiani di sempre e ad oggi ancora tra i più famosi.

C’era Una Volta Un’Estate

Per chi non lo sapesse il Craig Pelton di Community è anche uno sceneggiatore e regista e, insieme all’attore Nat Faxon, fa parte di un duo registico. Il loro primo lungometraggio, C’era una volta un’estate (in originale The Way Way Back), è una commedia di formazione davvero molto divertente, allegra, ambientata tutta, appunto, in estate. Nel cast troviamo oltre al protagonista Liam James, anche Steve Carell, Toni Collette e i vincitori del Premio Oscar Allison Jenney e Sam Rockwell. Un film medio, che non pretende nulla e che vi farà passare 1 ora e 40 in allegria.

Estate Romana

Matteo Garrone, prima del successo con Gomorra e successivamente con Dogman e Pinocchio, ha realizzato dei grandi film come Primo Amore e L’imbalsamatore. Nel 2000, diresse uno dei suoi meno famosi lungometraggi ovvero Estate Romana. Come per Caro Diario di Moretti, anche il poster di Estate Romana è diventato successivamente il simbolo della sua casa di produzione, ovvero Archimede. Ed è anche molto importante come immagine, quella del mappamondo sopra questa piccola auto sotto il caldo rovente dell’ estate a Roma. Un Garrone qui molto diverso e ancora molto giovane e con un’idea diversa da quella che diventerà poi il marchio di fabbrica del cinema di uno degli autori più importanti, ad oggi, della cinematografia italiana.

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