Il creatore di Punisher critica l’industria dei fumetti di supereroi

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Gerry Conway Punisher

Durante una discussione con uno youtuber Americano, Gerry Conway, creatore di Punisher, non ha avuto parole molto positive sull’intera industria dei fumetti supereroistici.

Conway ha parlato della situazione del mercato a fumetti Statunitense sopratutto, a fronte delle numerose notizie che escono mensilmente sulla programmazione delle pubblicazioni DC e Marvel. L’autore si è concentrato sul costante cambio di status quo da parte delle major, cosa che sta dividendo parecchio anche i fan che non riescono quasi a tenerne conto, nonostante siamo nel momento in cui qualsiasi informazione sia reperibile attraverso wikipedia e le enciclopedie curate dai fandom. La critica che Conway muove dunque riguarda l’interesse delle major di continuare a proporre importanti eventi per aumentare il collezionismo e quindi guardando molto di più ai collezionisti che ai fan e ai lettori che si trovano sommersi da eventi e starting point ideali, qui il tweet:

“Per una serie di motivi che si auto-impongono, gli editori hanno ben definito il pubblico principale dei fumetti tradizionali come, fan di vecchia data e probabili collezionisti alla lunga. Quindi, hanno uno sguardo verso una continuity serrata, fatta dai fan, che collezionano “eventi triennali, ripartenze, copertine variant, ecc…” Queste strategie di marketing sono mirate esclusivamente per tenere i lettori esistenti. Persino i restart, pongono la necessità di avere conoscenze pregresse, non sono punti di inizio per nuovi lettori. I nuovi lettori non sono i benvenuti in questa strategia delle major, i nuovi lettori sono scoraggiati da questa semmai. Stanno dicendo “Il Club è pieno, rimani fuori”.”

Conway ha poi spiegato  “Cancellerei ogni testata supereroistica, e pubblicherei solo serie limitate per lettori più o meno dentro a questo mondo, semplificherei alcune dinamiche e storie ed eliminerei ogni evento che necessita una lettura ampia di una continuity decennale. 10-15 titoli. Per i lettori più esperti invece offrirei delle graphic novel a prezzo più alto che mostrino storie adulte con scrittori scavati. Ma sarebbe separato dal resto. Non il mainstream. E farei di tutto per portare i fumett mensili ovunque, nei supermercati, nei cinema, da Wallmart, da Target e Costco e creerei un servizio tipo Amazon. Fornire ogni possibilità di acquisto si desideri.”

Cosa ne pensate? Siete d’accordo con lui? Ditecelo nei commenti.

Fonte: Comicbook

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