Assolutamente senza conoscerne il come o il perché, Il Pene Del Senpai è ambientato in un mondo apparentemente identico al nostro, nel quale però, i peni degli uomini, una volta tagliati (senza dolore tra l’altro sembra) continuano a vivere anche in assenza del loro “padrone”. Questo apparentemente divertente espediente narrativo permette all’autore, Yoichi Abe, di raccontare un’antologia di storie con protagonisti giovani ragazze, giovani ragazzi e tantissimi peni.
Un pò tutti ormai, bene o male, conoscono il concetto psicoanalitico del complesso di Edipo, certamente in meno però, conoscono a cosa si deve e in quale modo sopratutto, Sigmund Freud partorì il suddetto concetto. Ebbene, quello del complesso di Edipo per i maschi, e del complesso di Elettra per le femmine è un particolare tipo di nevrosi che secondo Freud è legato all’angoscia che svilupperebbero i bambini e le bambine durante la loro fase fallica. Durante questa fase, le bambine noterebbero di non possedere il pene, mentre i bambini noterebbero le differenze tra il loro pene e quello del padre. Il superamento dell’Invidia del pene e dell‘Angoscia di castrazione avverrebbe dunque con la presa di coscienza da parte dei bambini, del loro sesso e della loro appartenenza ad un determinato genere sessuale e di conseguenza, entrando in competizione con il genitore dello stesso sesso per le attenzioni del genitore di sesso opposto.
Per quanto pallosa magari (e la scelta dell’aggettivo non è stata casuale), l’introduzione di carattere psicoanalitico era necessaria per parlare de Il Pene Del Senpai. Edito in Giappone tra il 2017 e il 2018 sulla rivista online Ohta Web Comic, e in Italia nel Marzo 2019 da J-POP, il fumetto di Yoichi Abe è infatti una cornucopia di metafore, letture, significati e rimandi alla teoria freudiana e al desiderio appunto, di possedere un pene tutto per sé, che quì ovviamente viene preso alla lettera e parodiato.
Attraverso le sette storie raccontate nell’albo, l’autore tratta storie tutte in qualche modo connesse dal sentimento amoroso di fondo, ma sfaccettate ognuna diversamente dal personalissimo rapporto che le ragazze protagoniste vivono con i peni che possiedono. Il sensei Abe tratta attraverso le sue storie surreali e talvolta grottesche, un’infinità di argomenti come: desideri sessuali ancora inespressi, le difficoltà nel leggere i primi sentimenti amorosi, la difficoltà del fare esperienze sessuali, la differenza e la confusione tra sesso e amore, il tradimento, la fisionomia dell’apparato genitale maschile e femminile, la maternità, l’uso di sex toy, la vita di coppia e tanti altri.
Sia chiaro quindi, a differenza di come il titolo potrebbe far immaginare, Il Pene Del Senpai NON è un Hentai e non è nella maniera più assoluta un titolo da prendere sottogamba. Il Pene Del Senpai è un’opera che da copertina pare essere indirizzata ad un pubblico adulto, ma che in realtà nasconde un’etica, nemmeno troppo velata in fondo, rivolta ai giovani. Yoichi Abe parla, in quest’albo, dei temi più importanti e sensibili legati a sesso e amore senza mai scadere nel banale e nel retorico. L’autore riesce invece a mantenere sempre la sua impronta in ogni storia e al contempo dare dignità ad ognuna di esse.
Il Pene Del Senpai però non è un libro, e la parte grafica non è assolutamente inferiore rispetto a quella narrativa. Il disegno di Abe è sporco e diretto, senza contrasti o scale di grigi, ma al contempo leggero delicato, grazie ad un tratto quasi tremolante e ad un ottimo uso dei bianchi. Il meglio della sua arte grafica l’autore però lo esplode nelle meravigliose splash page, nelle quali da vita anche alla sua fantasia e bizzarria.
In definitiva, Il Pene Del Senpai è un fumetto che promuoviamo a pieni voti e che si sentiamo di consigliare a tutti. Un fumetto dalla semplice lettura, che permette però riflessioni facili su temi importanti. Tramite le due storie finali poi, è perfettamente chiara la poetica e posizione dell’autore sugli argomenti trattati.
