Immuni è sicuramente una delle parole più ricercata degli ultimi mesi: in questo periodo di pandemia, con la minaccia Coronavirus che ha completamente paralizzato il nostro Paese, è stata annunciata, ormai diverse settimane fa, l’app per smartphone Immuni che, nelle intenzioni del Ministero della Salute, dovrebbe servire al tracciamento del virus durante la fase 2, iniziata ormai da quasi 15 giorni.
Tra polemiche e confusione, complotti e dubbi, le informazioni sull’app sono state inizialmente poche e poco chiare, ma finalmente, negli scorsi giorni, il Ministero ha rilasciato la documentazione del progetto: il documento, diviso in due parti, è in inglese e spiega il funzionamento dell’applicazione, oltre a fornire diversi dettagli sull’aspetto e l’interfaccia grafica di Immuni.
L’app è sviluppata dalla società Bending Spoons, che la concederà in licenza d’uso aperta, gratuita e perpetua, e sarà disponibile per dispositivi iOS e Android.
Immuni utilizzerà il framework di Apple e Google per le notifiche e per gestire tutta la fase di scambio di chiavi, non userà i dati del GPS ma unicamente la tecnologia Bluetooth per determinare la vicinanza con altri dispositivi.
L’installazione e l’uso dell’app sarà facoltativo e gli utenti che la installeranno potranno decidere se condividere i propri dati e le segnalazioni di sintomi, su base volontaria. Nessun obbligo, quindi.
Parlando di privacy (uno dei temi più infuocati all’annuncio dell’applicazione), Immuni non condividerà informazioni sulla posizione di una persona o dati personali. Saranno condivisi solo codici anonimi non associabili a nessun individuo fisico e neppure al suo telefono, oltre ad alcune informazioni tecniche, dati su eventuali contatti con altri dispositivi con l’app installata (data, durata del contatto e distanza) e la provincia di appartenenza (impostata dall’utente, come si può vedere dalla galleria).
Per i dispositivi Android l’applicazione sarà compatibile con tutti i dispositivi a partire dalla versione 6.0 e necessiterà dei Google Play Services aggiornati alla versione 20.18.13 o superiori.
Per quanto riguarda la versione per iPhone e iPad, l’app necessiterà della versione 13.5 del sistema operativo di casa Apple (che introduce il supporto all’API di tracciamento realizzata da Apple e Google). È presumibile quindi pensare che la pubblicazione avverrà subito dopo il rilascio della versione 13.5 di iOS, attualmente al 13.4.1
Immuni sarà ovviamente scaricabile dal Google Play Store e dall’App Store.
Fonte: Github