Il prossimo 26 marzo approda finalmente su Amazon Prime Video la prima stagione di Invincible, serie animata pensata per un pubblico adulto tratta dall’omonimo fumetto della Skybound/Image Comics (edito in Italia da SaldaPress) firmato dal leggendario creatore di The Walking Dead Robert Kirkman insieme ai disegnatori Cory Walker e Ryan Ottley. Sin dal primo momento la serie ha subito attirato la nostra attenzione, in primis perché si pone l’obiettivo di trasporre fedelmente su schermo quello che, insieme a The Walking Dead, è uno dei migliori fumetti degli ultimi 20 anni, un’opera che, come non vi abbiamo mai nascosto, amiamo profondamente. In secondo luogo per il cast vocale colossale che la piattaforma di casa Amazon ha ingaggiato per questa serie, che conta nomi di spicco come il candidato Premio Oscar Steven Yeun (Minari, The Walking Dead), J.K. Simmons (Whiplash, Spider-Man), Sandra Oh (Killing Eve), Seth Rogen (This is the End), Gillian Jacobs (Community), Andrew Rannells (Black Monday, Girls), Zazie Beetz (Deadpool 2), Mark Hamill (Star Wars), Walton Goggins (Justified), Jason Mantzoukas (Brooklyn Nine-Nine/The Good Place), Mae Whitman (Good Girls), Chris Diamantopoulos (Silicon Valley), Melise (The Flash), Kevin Michael Richardson (The Simpsons), Grey Griffin (Avengers Assemble), Max Burkholder (Imaginary Order) e molti altri ancora. Grazie a Amazon Prime Video abbiamo avuto il piacere di vedere in anteprima i primi 3 episodi della serie e questa è la nostra recensione.

La serie racconta la storia del diciassettenne Mark Grayson (Steven Yeun), un ragazzo come tanti alla sua età, se non fosse per il fatto che suo padre è Omni-man (J.K. Simmons), il più potente supereroe del pianeta, proveniente dal pianeta Viltrum e alleato dei Guardiani del Globo. Dopo una brutta giornata a scuola, Mark scopre i suoi poteri. Il giovane Grayson diviene così Invincible e entrerà a far parte del Teen Team, supergruppo di giovani leve che combatte le forze del male capitanato da Robot (Zachary Quinto) e composto da Atom Eve (Gillian Jacobs), Rex Splode (Jason Mantzoukas) e Dupli-Kate (Melise). Ma man a mano che Mark inizia a sviluppare i suoi super poteri, scopre che l’eredità di suo padre potrebbe non essere così eroica come sembra.

Seppur mantenga la struttura e la trama del fumetto di Kirkman, a differenza dell’opera cartacea, che prendeva il via più lentamente per poi esplodere dopo una manciata di volumi, la serie decide di gettare sin da subito lo spettatore nel vivo dell’azione. I tre episodi che abbiamo potuto vedere, dalla durata di poco più di 40 minuti ognuno, sono densi di contenuto, ricchi d’azione che riuscirà senza dubbio a far presa sul pubblico. Pur partendo in quarta, la serie riesce a ben caratterizzare tutti i personaggi principali, dando loro il giusto minutaggio e creando situazioni adatte alla loro graduale caratterizzazione e, in alcuni casi, evoluzione. I dialoghi, molto presenti come nella serie a fumetti, ricreano un’esperienza analoga a quella vissuta durante la lettura, alternando dunque dialoghi classici per un prodotto supereroistico, classici ma mai banali, a momenti meta/citazionistici tanto apprezzati dai fan del fumetto.

Se la sceneggiatura della serie risulta pressoché perfetta, non possiamo dire la stessa cosa del lato tecnico. Sin dal trailer avevamo alcuni dubbi sul lato artistico, dubbi che si sono confermati anche dopo la visione dei primi episodi. Ma andiamo con ordine. Nonostante buona parte del pubblico riconosce lo stile di Invincible in quello di Ryan Ottley, per la serie è stato scelto di affidare il character design a Cory Walker, primo disegnatore della serie, questo perché lo stile di Walker, più sintetico rispetto a quello di Ottley, permette agli animatori di dare vita ai personaggi in modo più semplice. Questa scelta, pur privando la serie di virtuosità, in fin dei conti si rivela azzeccata. Lo stile scelto permette, pur con un numero non troppo elevato di fotogrammi, di portare in scena combattimenti davvero violenti e avvincenti che sono sicuramente la nota più positiva del lato artistico. Se nelle scene d’azione le animazioni risultano di buon livello, stesso non possiamo dire nei momenti di stasi, dove i fotogrammi sono ridotti all’osso, passando a volte interi minuti di fronte a dei fermo immagine il cui unico elemento a muoversi sono le bocche dei personaggi. Ad aggiungersi a questo troviamo anche dei fondali fin troppo statici e bidimensionali che in diverse occasioni vanno ad intaccare la buona resa visiva di alcune scene. C’è da dire che questi sono difetti molto presenti nelle produzioni animate di stampo statunitense, dunque nulla di nuovo all’orizzonte, ma comunque ci aspettavamo una cura artistica migliore per questa serie.

Se sul lato artistico la produzione sembra andata un po’ a risparmi, è facile intuire dove sia stato impiegato buona parte del budget, ovvero nel doppiaggio. Sfortunatamente non abbiamo potuto vedere la serie anche in lingua italiana, dunque non possiamo darvi ancora un giudizio sull’adattamento nostrano, ma a prescindere da questo vi consigliamo caldamente di vedere la serie in lingua originale. Il lavoro di casting è stato a dire poco perfetto, tutte le voci si sposano alla perfezione con i personaggi che vediamo su schermo, con alcune prove, una su tutte quella di J.K Simons nei panni di Omni-man, già pronte ad entrare nella storia. A delle voci praticamente perfette si accosta però un mixaggio sonoro non dei migliori. Quasi tutte le scene presentano rumori ambientali atti a rendere vivo l’ambiente in cui si svolge la sequenza: peccato per il fatto che la traccia ambientale sia talmente bassa da risultare in moltissimi casi quasi impercettibile. Questo danneggia non poco l’immersività dello spettatore. Di buona fattura invece la colonna sonora, sia per quanto riguarda i motivi, seppur pochi, composti appositamente per la serie, sia per la selezione di brani musicali.

In conclusione, Invincible è sicuramente una buonissima serie animata che punta tutto su una trama densa, carica, ricca di combattimenti esagerati e colpi di scena. Ad una sceneggiatura pressoché perfetta si aggiunge un cast vocale davvero incredibile. Più altalenate il discorso riguardante le animazioni che alternano scene d’azione violente, ben coreografate e fluidamente animate, a scene statiche poco ispirate che fanno cadere fin troppo l’occhio su dei fondali freddi e bidimensionali. Seppur con alcuni difetti, Invincible è pronto a conquistare il pubblico di Prime Video sperando che, grazie a questa serie, il fumetto di Robert Kirkman goda di una seconda giovinezza e riscuota finalmente un successo ancora maggiore anche presso un pubblico mainstream.


I primi 3 episodi della prima stagione di Invincible debutteranno su Amazon Prime Video venerdì 26 marzo, a seguire sarà disponibile un nuovo episodio a settimana, sino ad un adrenalinico finale di stagione il 30 aprile. Di seguito il trailer della serie animata:

RASSEGNA PANORAMICA
Invincible
7
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Classe '93, di professione illustratore e graphic designer. Sin da piccolo appassionato di fumetti, serie tv, cinema e videogiochi, passioni che con il tempo mi hanno portato a voler condividere le mie opinioni con gli altri e mettere in piedi questo progetto. Dal 2016 fondatore e caporedattore di RedCapes.it
invincible-recensione-dei-primi-tre-episodi-della-serie-animata-di-amazon-prime-video-anteprimaI primi tre episodi di Invincible, adattamento animato di Amazon Prime Video del fumetto di Robert Kirkman, Cory Walker e Ryan Ottley, alternano elementi di qualità stellare, come il cast di doppiatori, ad altri decisamente meno pregevoli, come le animazioni troppo statiche in alcuni frangenti. Una serie che comunque, al netto dei difetti, mette in scena tutti gli elementi che hanno reso Invincible uno dei fumetti più amati e celebrati degli ultimi vent'anni.

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