Jonathan Hickman distrugge le convinzioni degli X-Men in Powers of X #6

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Jonathan Hickman

Jonathan Hickman ha concluso con il botto l’epopea di House of X/Powers of X, le due miniserie che daranno il via alla Dawn of X.

La conclusione delle due miniserie ha portato alla distruzione di una delle convinzioni cardine dei Mutanti Del Marvel Universe.

[ATTENZIONE DA QUI SEGUONO SPOILER SUL SESTO NUMERO DI POX E SU ANCHE SU HOX, QUINDI NON PROSEGUITE NELLA LETTURA SE NON VOLETE SPOILER]

Nell’ultimo numero della miniserie scritta da Jonathan Hickman abbiamo scoperto che, qualunque cosa facCIANO, gli X-Men sono destinati a perdere, perché l’umanità non riuscirà mai ad accettare di essere prossima all’estinzione; come scopriranno i Mutanti, neanche loro sono però salvi dal venire surclassati.

Infatti, nel corso delle due miniserie, siamo stati portati a conoscere l’Homo Novissimo, una versione geneticamente creata dagli Homo Sapiens per surclassare gli Homo-superior.

In quanto prossimo stadio dell’evoluzione, Magneto sopratutto e i Mutanti sono stati un passaggio necessario per l’evoluzione, ma ora sono stati surclassati, da delle creazioni in provetta.

Il Libraio, l’ultimo essere “umano” rimasto dopo che i Phalanx hanno palesato la loro presenza, comunica infatti A Wolverine e Moira Kinross, che i mutanti saranno destinati sempre a fallire, perché non hanno mai visto cosa davvero stesse avvenendo dietro le quinte.

Le sentinelle ci hanno dato anni, i Nimrod centinaia di anni. Non avete mai avuto speranze.

Così il Libraio spiega agli ultimi X-Men come fossero destinati a perire da anni. Le macchine sono sempre state le più grandi preoccupazioni dei Mutanti, tra Sentinelle e Nimrod ma, mentre si accanivano su di esse, l’umanità tramite la scienza ha sviluppato dei procedimenti che hanno permesso all’evoluzione di fare un salto successivo agli Homo Superior e renderli di fatto obsoleti, rinchiudendoli in una sorta di arca. Il tutto era un piano per distrarre i Mutanti e così non fargli vedere che, mentre combattevano per la salvezza della loro specie e della terra coabitata con gli umani, gli umani stavano pianificando ben altro.

Il Libraio cita anche Darwin parlando dei Mutanti, definendoli una razza che si è evoluta per sopravvivere all’ambiente che la circondava non tenendo conto degli avanzamenti scientifici che avrebbero potuto effettivamente creare esseri modificati geneticamente allo stesso scopo; alla fine quindi, dopo vari tentativi ed errori, l’umanità nella forma dell’Homo Novissimo ha sviluppato l’ibrido uomo-macchina definitivo che può surclassare l’Homo superior in tutto e per tutto; eppure lo stesso Libraio mantiene una caratteristica tipicamente umana, l’arrogante convinzione di poter sopravvivere ai Phalanx mandando indietro i Mutanti e mettendoli sulla strada di questa suprema intelligenza mentre l’evoluzione scientifica fa il suo corso inevitabile e rende obsoleta la razza Mutante.

I Phalanx infatti, la forma di vita universale superiore allo stesso conglomerato di uomini-macchina che ora sono la terra, si stanno per abbattere sugli Homo Novissimi e quindi, seppur la loro coscienza sopravvivrà, gli umani continuano a non accettare di scomparire, “chiedendo” aiuto ai loro acerrimi nemici, convinti sempre di prevalere.

Sul finale del numero vediamo dunque Logan uccidere Moira, permettendo così alla donna di tornare nel suo corpo appena nato e mettere insieme una squadra composta da lei, Xavier e Magneto per salvare la razza Mutante dall’estinzione.

Proprio per questo, tornando indietro, capiamo che alcune battute stesse del Prof X avessero un significato ben più profondo di quello che pensavamo.

Mentre loro penseranno che stiamo facendo una cosa, noi staremo facendo tutt’altra.

Proprio quello che gli stessi esseri umani hanno fatto per centinaia d’anni.

Non sappiamo ancora cosa abbia in serbo Jonathan Hickman per i prossimi numeri, sappiamo solo che Moira sta tenendo ben d’occhio i suoi alleati e si fida ben poco di loro.