Finalmente, dopo un anno abbondante di indizi, suggerimenti, immagini in anteprima e post sui social, è giunto il momento di assaporare il primo numero di Kalya, la nuova serie di Bugs Comics, casa editrice romana responsabile, e chi segue il mondo del fumetto italiano lo sa, del successo di Samuel Stern. C’era davvero tanta attesa e una buona dose di hype (soprattutto da parte di chi vi scrive) per questa nuova creatura di Bugs: quando nasce una nuova serie fantasy, gli appassionati iniziano a fremere, si creano aspettative, e se la campagna marketing che ha preceduto l’uscita è fatta decisamente bene, come in questo caso, il 9 novembre diventa una sorta di Natale anticipato.
Kalya è una giovane avventuriera che, insieme al suo alleato goblin Tagh, cerca di vivere alla giornata fin quando l’arrivo di Dakan, un essere appartenente alla specie dei gjaldest, non la costringerà a scontrarsi con un antico potere: l’Alkest, un misterioso manufatto che sembra essere legato ad un Fondamento mai caduto. Kalya dovrà recuperarlo per il gjaldest nel bosco del Felhem. Ma la ragazza non è la sola a volere l’Alkest: l’alchimista Leena e la sua guardia del corpo Aridan sono stati incaricati dal Regno di Galdor di studiare il fenomeno, mentre l’elfo Calon ha il compito di trafugarlo per il suo signore, Varnon il Dissidente. Gli antichi segreti sepolti dai millenni della storia di Theia stanno emergendo in superficie.
Andiamo dritti al punto: il primo numero di Kalya non delude le aspettative, anzi. Si parte alla grande, con una cover regular realizzata da Elena Casagrande che da subito l’idea, che verrà confermata andando avanti, di una serie che, dal punto di vista estetico, è una bomba. Per rincarare la dose, Bugs pubblica anche una variant, disegnata da un’autentica superstar del fumetto italiano, Carmine Di Giandomenico. Una volta aperto l’albo, inizia la festa. Si vede sin dall’introduzione quanto Luca Lamberti e Leonardo Cantone siano affezionati al personaggio e all’universo che hanno creato: abbiamo una ricca introduzione, che ricorda nello stile alcuni spunti della lore della saga videoludica Dragon Age, e poi dritti nell’azione.
Quello che più impressiona di questo primo numero di Kalya è sicuramente il lavoro di Luca Lamberti: l’autore non è certo un nome che scopriamo ora, ma in questa nuova opera raggiunge dei livelli ancora più elevati dei precedenti. Il tratto è spettacolare, il character design originale e mai derivativo, con qualche elemento che ricorda la già citata saga di Dragon Age e l’inesauribile fonte di ispirazione per chiunque disegni creature magiche, ovvero il maestro Hayao Miyazaki, il tutto incastonato in una costruzione delle tavole sempre molto originale e dinamica, abbellita da un uso dei chiaroscuri che esalta ogni scena.
Ad un comparto visivo che la fa da protagonista, aggiungiamo anche una buonissima scrittura: siamo ovviamente di fronte ad un primo numero di una storia sicuramente di lunga durata, e quindi, come normale che sia, abbiamo una primissima fase degli eventi che ci deve giocoforza presentare protagonisti e altri personaggi importanti, ma questo primo numero di Kalya lo fa senza appesantire o rallentare, introducendo ogni personaggio con dialoghi brevi ma intensi e mettendone subito in mostra alcuni dei pregi e dei difetti che sicuramente verranno esplorati nei numeri successivi. Nella parte finale del volume abbiamo poi una prima accelerazione, con la trama che si muove decisamente verso sviluppi interessanti e tanta azione.
Un primo numero che convince decisamente sotto tutti i punti di vista, a maggior ragione se siete amanti del fantasy: Bugs Comics fa decisamente centro con il debutto di Kalya, e la strada sembra essere quella giusta. Luca Lamberti e Leonardo Cantone mettono in scena il primo capitolo di quella che potrebbe essere una grande epopea fantasy, con un Lamberti scatenato ai disegni. Due cover di livello assoluto impreziosiscono un gran bel debutto!
Kalya #1: Il Frammento del Caduto è ora disponibile in tutte le edicole e fumetterie italiane.
