Era il 2018 quando venne annunciata la produzione, dopo più di 50 anni, di un nuovo film di Diabolik (qui la nostra recensione). Il film, diretto e prodotto dai Manetti Bros. in collaborazione con Rai Cinema e la casa editrice Astorina, era inizialmente previsto per il 31 dicembre 2020 ma venne poi rimandato di un anno a causa della pandemia di Covid-19 uscendo nelle sale il 16 dicembre 2021. L’intento della pellicola era quello di riportare il più fedelmente possibile lo spirito del fumetto su schermo tuttavia il film non rispettò totalmente le aspettative create nel corso del tempo. Seppur coadiuvato da un ottimo lavoro di scenografia, costumi e dall’ottima colonna sonora a cura di Pivio e Aldo De Scalzi, con la collaborazione di Manuel Agnelli per la main track della colonna sonora, il film presentava una regia molto statica, cosa insolita per i Manetti Bros, e una recitazione teatrale e pomposa supportata da dialoghi molto didascalici e a volte prolissi.

A meno di un anno dall’uscita del primo film, i Manetti Bros tornano in sala con il secondo capitolo della saga intitolato Diabolik: Ginko all’attacco!. Saranno riusciti i registi romani a fare un lavoro migliore del precedente oppure i problemi che attanagliavano la prima pellicola saranno amplificati? Scopritelo nella nostra recensione!

Un piano apparentemente perfetto per Diabolik (Giacomo Gianniotti) ed Eva Kant (Miriam Leone). Ma non sanno che dietro questo colpo si nasconde una trappola dell’astuto Ispettore Ginko (Valerio Mastandrea), che mette a dura prova il loro legame. Tradita dal Re del Terrore, Eva decide di vendicarsi, proponendo all’ispettore di collaborare alla cattura di Diabolik. Una decisione difficile per Ginko che deve anche affrontare l’arrivo di Altea (Monica Bellucci), duchessa di Vallenberg

Diabolik - Ginko all'attacco!Prima di parlare effettivamente della pellicola, è giusto spendere due parole sulla produzione di questo film. Il sequel, anzi i sequel, di Diabolik vennero annunciati nell’aprile 2021, ben 8 mesi prima dell’uscita nelle sale del primo capitolo. Insieme all’annuncio arrivò anche la riconferma di tutto il cast, fatta eccezione per il protagonista, Luca Marinelli, che dovette rinunciare al ruolo. La notizia del recasting fece storcere il naso a parecchi, una trilogia che perde dopo neanche un film il suo protagonista non da l’impressione di partire con i migliori auspici. Tuttavia sia Marinelli che la produzione confermarono che questo recasting non era dovuto a problemi sul set ma ad altri impegni pregressi dell’attore romano che gli impedivano di partecipare ai sequel e poi se c’è un personaggio di cui non si conosce il vero volto e che può essere interpretato da diversi attori, quel personaggio è proprio Diabolik. La produzione quindi, orfana del protagonista, decise di affidare il ruolo di Diabolik a Giacomo Gianniotti, attore italo-canadese noto al grande pubblico per aver interpretato, tra il 2015 e il 2021, il dottor Andrew DeLuca nel celebre medical drama statunitense Grey’s Anatomy.

Arriviamo quindi a parlare della pellicola e diciamolo senza giri di parole: Diabolik – Ginko all’attacco! non è un bel film. Non è assolutamente tutto da buttare, la pellicola ancora una volta è supportata da una lavoro di scenografia e costumi eccellenti che ci riportano direttamente negli anni ’60, dalle le musiche di Pivio e Aldo de Scalzi – questa volta con la collaborazione con Diodato per la canzone principale del film – eccellenti anche loro, da una la fotografia di buon livello e dalla regia Manetti Bros che sostanzialmente fanno i Manetti Bros, abbandonando la regia statica e impersonale del primo film e tornando ad essere quelli che abbiamo conosciuto ne L’Ispettore Coliandro e nelle loro altre produzioni come Song’e Napule. A tal proposito, molto bella scena con i titoli di testa, un vero e proprio videoclip che strizza l’occhio ai titoli di testa dei film di James Bond. Ma sfortunatamente tutto il resto è un completo disastro.

La sceneggiatura è tremendamente scontata, non incalza mai e non c’è mai la sensazione che ci sia qualcosa in palio. Il colpo di scena su cui, in teoria, si dovrebbe reggere tutto il film ci viene spiattellato in faccia sin da subito senza lasciarci il minimo dubbio che qualcosa possa andare storto per Diabolik ed Eva. In aggiunta i dialoghi, ancora una volta super didascalici, non aiutano assolutamente. L’unico miglioramento, rispetto a quella del film precedente, è non presentare la problematica di sembrare due episodi di una serie tv accorpati in un film di due ore, con una trama che va da punto A a punto B senza molteplici finali. Ma forse la cosa peggiore di tutto il film è il cast che va in una direzione completamente diversa rispetto alla regia. Se nel primo film la regia e la recitazione andavano di pari passo dando la sensazione di trovarsi, non solo davanti ad una trasposizione fedele del fumetto su pellicola, ma anche ad un omaggio ai film degli anni ’60, in questo film le cose sono diverse e non in senso buono. Come detto in precedenza, questo secondo capitolo presenta una regia più dinamica rispetto al primo, ma la recitazione del cast resta invece staticissima, teatrale e ancora una volta pomposa, creando un contrasto palpabilissimo con quello che ci viene raccontato dalle immagini.

Al netto del ottimo lavoro a livello iconografico di Giacomo Gianniotti che non fa pesare minimamente la dipartita di Luca Marinelli – anche perché, la sua interpretazione del “Re del terrore” fu tutt’altro che indimenticabile, il suo lavoro sull’interpretazione di Diabolik è ingiudicabile a causa di un minutaggio on-screen che non supera i 20/25 minuti. Cosa strana se pensiamo che stiamo parlando del protagonista del film, ma sicuramente non stupirà i conoscitori del fumetto originale che sono abituati alle apparizioni fugaci del “Re del terrore”, che passa più il tempo a stare nascosto dietro a delle maschere che in scena col suo vero volto. Miriam Leone, che nel primo capitolo reggeva tutto il cast sulle sue spalle, in questo secondo capitolo si uniforma agli altri dando un interpretazione blanda, senza la minima emozione, finendo per appiattire l’unico personaggio che nel film precedente aveva dimostrato un minimo di personalità.

Diabolik - Ginko all'attacco!Valerio Mastandrea, che riprende il ruolo dell’Ispettore Ginko, come un onesto mestierante, svolge il compitino senza infamia e senza lode come nel film precedente, ben lontano dall’attore che per le sue interpretazioni è stato candidato undici volte ai David di Donatello, vincendo per quattro volte il premio. Ma il fondo del barile lo tocchiamo con la new entry del cast: Monica Bellucci. L’attrice romana, che interpreta l’interesse amoroso dell’Ispettore Ginko, la contessa Altea di Vallemberg, sembra uscita direttamente da “Boris”, con un’interpretazione che definire oscena è poco, fatta principalmente di overacting, sospiri e battute farfugliate. E qui infatti ci chiediamo il perché dell’inspiegabile la scelta di non ridoppiarla portandoci, non solo ad avere un’interpretazione quasi parodistica, ma anche dei dialoghi molto spesso incomprensibili. L’unica nota positiva del cast è Linda Caridi, la giovane attrice milanese è l’unica che prova seriamente a creare un link emotivo tra gli spettatori e il suo personaggio che seppur secondario ha una parte importante nella trama.

In conclusione, Diabolik – Ginko All’attacco! è un film brutto. Seppur supportato dalla sempre buona regia dei Manetti Bros (che questa volta fanno i Manetti), un ottimo lavoro di scenografia, costumi e musica il film non decolla mai. La sceneggiatura, tremendamente scontata e con dialoghi didascalici, e un cast che a tratti da l’idea di svolgere il compitino e ad altri di non volerci essere in questo film, fanno di questa pellicola un totale disastro. Ma non finisce qui, perché l’anno prossimo verrà distribuito anche il terzo capitolo della trilogia che è stato già girato in contemporanea col secondo e, visto il risultato finale di questa seconda pellicola, le speranze che ci possano essere dei miglioramenti sono minime.


Diabolik – Ginko All’attacco! arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 17 novembre. Di seguito potete vedere il trailer del film:

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