Ieri, Venerdì 29 Novembre, è uscito nelle edicole di tutta Italia il primo numero di Samuel Stern, nuova proposta di Bugs Comics. Andiamo a vedere insieme come si presenta questa nuova avventura della casa editrice romana, che presenta così questa nuova serie:

L’incubo ha un nuovo avversario. Nel cuore di ogni essere umano c’è un’oscurità profonda, buia e spaventosa. In quel luogo si spegne ogni ricordo della luce del giorno e con esso ogni aspettativa di speranza. L’essere umano diventa estraneo a sé stesso e la Morte sembra il male minore. In quel vuoto dell’anima, a volte entra qualcosa. Qualcosa di antico e innominabile combattuto dagli uomini sacri delle varie tradizioni. Coloro che, spezzati dalla vita, gettati nell’Abisso, hanno avuto la forza di tornare, guardare in faccia i propri demoni e combattere quelli altrui.

Samuel è un libraio ad Edimburgo, ma non solo: infatti, a quanto pare, il suo lavoro quotidiano sembra essere proprio una scusa per passare la giornata intorno a vecchi tomi, riproduzioni di grimori ed artefatti di ogni tipo. Quando il prete Duncan richiederà l’assistenza di Samuel per un’esorcismo, l’uomo sarà di nuovo messo in una condizione difficile, e per risolverla dovrà fare i conti con il risultato finale per sempre.

Gianmarco Fumasoli prende ovviamente spunto da tantissimi fumetti horror, a partire dal più noto Hellblazer, per creare il suo protagonista (almeno nell’aspetto e nei rimpianti), ma anche dal meno noto Outcast di Robert Kirkman e Paul Azaceta per il suo co-protagonista, Padre Duncan. Anche Samuel ricorda, in parte, il background del protagonista di Outcast e l’episodio pilota, se così possiamo chiamarlo, nonostante poi prenda una strada leggermente diversa, ricorda l’inizio dello stesso fumetto di Kirkman.
Samuel, affascinante ed alternativo ragazzo del liceo di Edimburgo viene descritto come una sorta di misterioso passante di cui nessuno sa nulla, nemmeno il lavoro che fa;  ha persino una figlia, che “non vuole” vedere per un evento traumatico, che probabilmente sarà svelato con il procedere della serie.
Padre Duncan è invece un prete un po’ particolare, una sorta di testa calda che ha sentito la vocazione e si trova nella situazione di dover collaborare con il rosso (Samuel) per portare a termine il dovere datogli dal divino.
L’idea che i demoni che nascono e prendono possesso delle persone siano semplicemente dei “lati oscuri” della nostra anima e non delle demoniache presenze mandate dal Diavolo è un’interessante visione, che avrebbe avuto un effetto ancora più interessante se inserito in un contesto religioso come quello italiano, dove questo avrebbe potuto permettere di sviluppare molte tematiche come il femminicidio, la diffusione di razzismo e la violenza sulle strade, anche se ovviamente tali punti possono essere ripresi anche nel contesto scelto dagli autori.

A qualcuno potrà sembrare strano leggere un fumetto che parla di esorcismi, realizzato da autori italiani ma ambientato in un paese diverso dall’Italia perché, con il fatto che la religione è così radicata nel nostro paese, ambientare il tutto proprio in Italia avrebbe decisamente avuto un impatto maggiore sul pubblico. Questa diversa localizzazione avrebbe permesso ai lettori di vedere delle splendide bellezze architettoniche ed allo stesso tempo mostrato lo strano connubio tra evoluzione storica e credenza religiosa così radicata nel popolo italiano. Ma questa soluzione non è necessariamente da criticare, anzi, anche perché basterebbe pensare ad un certo Indagatore dell’Incubo per rendersi conto che la scelta non è certamente così bislacca come si potrebbe pensare a primo acchito, anzi. Se gestito bene, infatti, il connubio tra atmosfere più europee ed una sensibilità autoriale italiana potrebbe sicuramente dare ottimi risultati.

I disegni di Luigi Formisano funzionano bene, richiamando lo stile Bonelli ma con qualche influenza internazionale, sopratutto Image Comics; forse le tavole del disegnatore “perdono” un po’ con il bianco e nero, e molte scene, se colorate, avrebbero sicuramente reso di più. Senza nulla togliere alla decisione propriamente commerciale di proporre un prodotto che ricordi lo stile Bonelli in una catena distributiva come quella dell’edicola, dove è molto più radicato del classico formato comicbook.

Samuel Stern è sicuramente un fumetto da tenere d’occhio, magari con il procedere della serie l’elemento anima e i comprimari potranno dare una nuova linfa all’horror a fumetti Italiano. Sicuramente il punto narrativo di cui si fa portatore il fumetto, ossia l’odio e il malessere come nemico del protagonista, potrebbe in futuro portare a qualcosa di davvero molto interessante. Si tratta di un progetto ammirevole da parte di Bugs Comics, a prescindere dal risultato finale, che è comunque più che buono, ed è lodevole il progetto della casa editrice, che è riuscita ad introdursi nel complesso mercato da edicola con un titolo ambizioso, coraggioso ed originale, in un contesto in cui tra colossi come Topolino e Bonelli è davvero difficile ritagliarsi il proprio spazio, soprattutto per un editore dalle tirature e dalla distribuzione decisamente minori rispetto ai più celebri concorrenti.

RASSEGNA PANORAMICA
Samuel Stern 1
7
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Sono Luca, fin da piccolo mi sono interessato ai fumetti e successivamente alle serie tv, quando mi è stata data la possibilità di parlare delle mie passioni mi sono ficcato in questo progetto. PS: Ryan Ottley mi ha chiamato Tyrion non ricordandosi il mio nome.
samuel-stern-1-il-nuovo-incubo-recensioneSamuel Stern è sicuramente da tenere d'occhio. Un progetto ammirevole da parte di Bugs Comics, a prescindere dal risultato finale, che è comunque buono come esordio, ed è lodevole il progetto della casa editrice, che è riuscita ad introdursi nel complesso mercato da edicola con un titolo ambizioso, coraggioso ed originale Sicuramente il punto narrativo di cui si fa portatore il fumetto, ossia l'odio e il malessere come nemico del protagonista, potrebbe in futuro portare a qualcosa di interessante.

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