Kick-Ass Volume 1: La Nuova Tipa di Mark Millar e John Romita Jr. | Recensione

0
Kick-Ass

Sono passati quattro anni dalla fine di Kick-Ass 3, ultimo capitolo della trilogia dedicata alle avventure tragicomiche di Dave Lizewski, giovane appassionato di fumetti che un bel giorno decide di diventare il primo “real life superhero”. Violenta, dissacrante e grottesca, la serie di Kick-Ass, frutto dell’immaginazione di Mark Millar (Civil War, The Secret Service – Kingsman) e John Romita Jr. (The Amazing Spider-Man, All Star Batman) fin dal suo esordio ormai dieci anni fa, fu un successo commerciale su larga scala, portando addirittura alla realizzazione di due film, in grado di catturare pienamente lo spirito della serie.
Dopo l’acquisizione di Netflix del Millarworld, l’universo delle serie creator owned dello scozzese, e il passaggio all’Image dei diritti di pubblicazione delle serie precedentemente pubblicate sotto Icon Comics, ritorna il duo Millar-Romita Jr., pronto a mostrarci la nuova incarnazione del loro supereroe con Kick-Ass: La Nuova Tipa, proposto da Panini Comics in un volume cartonato, contenente i primi sei numeri, primo story arc introduttivo, prima di lasciare il timone della serie a un nuovo team creativo, in linea con Hit-Girl.
Patience Lee, soldatessa afroamericana dell’esercito degli Stati Uniti, dopo mesi passati tra la sabbia e i proiettili dell’ Afghanistan al comando di un plotone dell’US Army, noto come Predatori Notturni, ha finalmente terminato il suo mandato ed è finalmente pronta a tornare in America, riabbracciare la sua famiglia e vivere una vita normale. Purtroppo al suo rientro, l’ex marine deve subito scontrarsi con la cruda realtà: suo marito se ne è andato con una ragazza più giovane, sperperando tutti i soldi da lei guadagnati in guerra e lasciandola, inoltre, indebitata e con due bocche da sfamare. Non essendo il tipo di donna che si piange addosso, Patience cerca subito un lavoro che le permetta, quanto meno, di sopravvivere, ma il meglio che riesce ad ottenere una giovane reduce di  guerra è un lavoro sottopagato, come cameriera, in un bar malfamato. Maurice, cognato di Patience, si offre diverse volte di aiutare la veterana, proponendole alcuni lavori ma, sapendo i legami del cognato con il crimine organizzato, seppur bisognosa, Patience decide di declinare le offerte di aiuto. Poi, come un fulmine, arriva l’illuminazione: perché non  usare l’addestramento e le abilità apprese sul campo di battaglia per guadagnare  il denaro necessario per sanare i debiti? L’idea comincia a prendere sempre più piede nella mente della veterana e, dopo aver pianificato tutti i dettagli come una vera e propria missione, rimanendo  sulla linea grigia tra legalità e illegalità, Patience, novella Robin Hood, deciderà di ottenere il denaro necessario sottraendolo al crimine organizzato, celando la propria identità sotto il costume verde e giallo di Kick-Ass.
Pur abbandonando il fascino e il carisma della serie originale, Mark Millar riesce, con grande sorpresa, a raccontare una storia sempre dai toni eccessivi ma più umana. Riconoscendo il buon ritmo della narrazione, supportato da alcune sequenze d’azione ispirate e ben riuscite, lo script del rilancio di Kick-Ass è molto semplice, senza particolari colpi di scena, riuscendo però nell’intento di intrattenere e, a tratti, divertire il lettore. L’elemento più riuscito è senza alcun dubbio Patience. Una versione femminile di Rambo con figli, abbandonata dalla famiglia e dalle istituzioni, Patience farà fronte a queste difficoltà grazie alla sua forza di volontà e allo spirito di intraprendenza. Oltre ad essere una donna forte e carismatica, l’ex marine è anche una madre affettuosa e premurosa, creando un forte legame empatico con i lettori, soprattutto dal lato umano.
Sorprendente è il lavoro di John Romita Jr., il quale dopo prestazioni mediocri come Il Ritorno del Cavaliere Oscuro: L’Ultima Crociata e altre da dimenticare, come All Star Batman, torna sulle pagine di Kick-Ass rinvigorito e con una marcia in più. Aiutato sicuramente dalle ottime chine e dai colori di Peter Steigerwald, che aggiungono una maggiore profondità, le tavole di Romita Jr. sono ispirate e si esaltano nelle sequenze action più concitate e sanguinarie. Combinate con il solito e ben collaudato storytelling tipico dell’artista newyorkese, le matite di JR JR sono dinamiche e d’impatto, capaci di soddisfare il palato del  pubblico  più esigente e di attrarre, come sempre, anche lo sguardo dei lettori occasionali.
Questo primo storyarc introduttivo del reboot (se così possiamo definirlo) del franchise di Kick-Ass riesce nell’intento di divertire ed intrattenere. Distaccandosi per alcuni aspetti e mantenendo alcune delle caratteristiche tipiche della serie, il debutto di Patience è più che positivo. Il duo Millar-Romita Jr. ci presenta una Kick-Ass completamente diversa rispetto al precedente, aprendo a nuovi e inaspettati scenari che, se ben sviluppati, potrebbero fornire una nuova interessante visione dell’universo di Kick-Ass.