Arrow (2012-2020)
Era il 2012, un ricco ragazzo scomparso 5 anni prima torna a casa, ma non è più la stessa persona che era quando è scomparso, è diventato qualcun’altro, qualcos’altro. Nasce così l’incappucciato e da lì un universo inizia a crearsi intorno a lui, prima arriva un Velocista Scarlatto, poi da lì le cose iniziano a farsi sempre più strane, Metaumani, alieni e universi paralleli. Quel semplice vigilante con arco e frecce ha creato uno dei franchise televisivi più remunerativi per Warner Bros. e The CW, quello che sarebbe diventato l’Arrowverse. Dunque da lì è stato l’inizio del proliferare di prodotti televisivi sui supereroi dai Defenders di Netflix, a Legion per FX e così via. Tutto è iniziato da un arciere in una città chiamata Starling City. E quest’anno con Crisis on Infinite Earths siamo pronti a dire addio a quel personaggio che ha mostrato l’universo DC per la prima volta ad un largo pubblico ed ora comprende eroi come Flash, Supergirl, Superman, Batwoman, i Signori del tempo, Black Lightning, Martian Manhunter, la JSA, la Legione dei Supereroi e non solo.
Black Mirror (2001-In corso)
Black Mirror è una serie creata da Charlie Brooker (Dead Set) che fa dell’antologia la sua forza, in quanto può trattare diversi argomenti e raccontare varie storie in una sola stagione, realizzando puntate, più o meno lunghe, che creano empatia con lo spettatore e ponendolo di fronte a diversi interrogativi. Il filo conduttore di ogni episodio è l’incedere e il progredire delle nuove tecnologie, l’assuefazione da essa ed i suoi effetti collaterali. Vengono immaginate e ricreate diverse situazioni del mondo moderno in cui una nuova invenzione tecnologica o un’idea paradossale ha in qualche modo destabilizzato la società e i sentimenti degli esseri umani. La serie prodotta da Channel 4 e poi proseguita da Netflix è stata la scintilla per il ritorno delle serie antologiche ad episodi, proprio grazie alla popolarità del prodotto di Brooker, abbiamo assistito al diffondersi di prodotti come Room 104, Electric Dreams e il ritorno di glorie come The Twilight Zone.
BoJack Horseman (2014-2020)
E’ la serie animata originale più popolare della piattaforma di streaming ed anche a ragion veduta, Bojack ha portato praticamente la storia di Californication in salsa animata. Bojack (Will Arnett) è un attore fallito che dopo essere diventato famoso negli anni 90 con una sit com, Horsin’ Around, non è più stato davanti ai riflettori se non per i suoi autodistruttivi exploit. Nel corso della serie conosciamo Bojack attraverso gli occhi della sua biografa, Diane Nguyen e della sua agente, Princess Carolyn. Il mondo della serie ci presenta animali antropomorfi che condividono lo spazio con gli esseri umani e che di fatto presentano tutte le virtù e anche i difetti di un essere umano, attraverso le 6 stagioni della serie, che si concluderà a Gennaio 2020, scopriamo i difetti del protagonista, quelli dei suoi comprimari e vediamo in un certo senso anche il suo tentativo di migliorarsi attraverso il pattume che era la sua vita, ma forse ormai è troppo tardi.
Breaking Bad (2008-2013)
Seppur iniziata prima del 2010, ossia nel 2008, la fama è arrivata proprio a partire dalla terza stagione, che ha visto anche la consacrazione del personaggio di Walter White aka Heisenberg come uno dei più iconici personaggi televisivi del decennio. La serie ideata da Vince Gilligan, segue Walter (Bryan Cranston) professore di chimica di una scuola superiore ad Albuquerqe, New Mexico, che quando gli viene diagnosticato il cancro per raccogliere i soldi per le sue cure e per la sua famiglia insieme ad un suo ex studente, Jesse Pinkman (Aaron Paul), inizia a produrre e vendere metanfetamina, la più pura sul mercato. Breaking Bad è la storia della caduta di un uomo, sempre vissuto nell’anonimato della società che arrivato ad un punto in cui non sa se vivrà decide di lasciare qualcosa alla sua famiglia, perdendosi nel processo. Gilligan nelle 5 stagioni che compongono la serie ha creato un mondo di opportunità e personaggi indimenticabili da Saul Goodman (Bob Odenkirk), Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks), Gus Fring (Giancarlo Esposito) e tanti altri. Una serie che di fatto ha portato alla glorificazione il malvagio Heisenberg mentre il mite Walter moriva lentamente, consumato dal suo alter ego e non più dal cancro.
Boardwalk Empire (2010-2014)
Martin Scorsese debutta in tv, il noto regista di gangster movie dirige il pilot di questa costosa serie HBO. Siamo ad Atlantic City nel 1920 ed Enoch “Nucky” Thompson, boss mafioso e politico corrotto, mette in atto un piano per arrichirirsi e far arricchire i suoi protetti. Da questa semplice premesse inizia una serie di giochi di potere che farà così degenerare la situazione che nulla sarà più come prima. Senza ombra di dubbio la miglior serie gangster in costume del decennio, che ha aperto la strada a serie di gran successo come Peaky Blinders.
Chernobyl (2019)
Raccontare la storia di un disastro è sempre difficile, soprattutto per quelli recenti, d’altronde bisogna rispettare il dolore di chi è rimasto ed essere rispettosi della storia cruenta che si cela dietro. Chernobyl è una delle più disturbanti storie di uno dei disastri più grandi che hanno dimostrato la sempre più vicina caduta del regime sovietico. Craig Mazin e Johan Renck non hanno paura di mostrare l’orrore della politica e il disinteresse per le persone da parte del partito. Da questa terribile tragedia esce una delle rivelazioni del decennio, con un cast eccezionale ed una crudezza difficile da digerire anche a mesi dalla visione. Chernobyl è un’indagine sulla cupidigia umana, che racconta di come persone comuni ed improbabili eroi nacquero nella tragedia e che cosa è successo a queste persone anni dopo l’evento, tutt’ora uno dei più grandi crimini dell’umanità e di cui ben poco si sa ancora, sopratutto nel dietro le quinte della gestione del disastro. Infatti, proprio come lo definì lo stesso Gorbachev a posteriori, Chernobyl fu “Il vero segno del fallimento del sistema sovietico”.
Community (2009-2015)
Dan Harmon, ben prima di Rick & Morty aveva fatto sentire la sua voce in tv con una serie veramente importante per la NBC, Community. La serie è ambientata al Greendale Community College dove Jeff Winger, un avvocato con la licenza sospesa, si ritrova a far gruppo con un gruppo di studenti molto diversi tra di loro: Abed Nadir, Troy Barnes, Shirley Bennett, Annie Edison e Pierce Hawthorne, quindi il tentativo di sedurre la compagna Britta con un finto gruppo di studio fallisce e da qui inizia la nostra storia. Harmon spinge i limiti della commedy studentesca portando puntate al limite del surreale e personaggi sempre più pazzi, è questa la serie che lancia Dan Harmon alla fama, ma che rende ancora più noto Donald Glover che negli ultimi anni tra Atlanta e Solo: A Star Wars Story e la sua carriera musicale non si ferma più.