Dark (2017-2020)
Se si ha un account Netflix è quasi impossibile non essersi imbattuti in questa serie televisiva tedesca creata da Baran Bo Odar e Jantje Friese, che davvero nulla ha da invidiare ai migliori prodotti statunitensi. Presentata quasi come affine a Stranger Things, la serie si discosta ampiamente per tematiche, ambientazioni e situazioni reinventando il viaggio nel tempo. Sarebbe impossibile anche solo riassumere la trama di Dark perché ancora oggi chi la segue non ha effettivamente capito o colto il filone della storia, continua ad amarla e seguirla. Composta attualmente da due stagioni, con una terza ed ultima che ha appena concluso le riprese, Dark è di certo la serie che ha attivato di più il suo fandom con teorie complottistiche e previsioni sugli episodi successivi. Gli intrecci familiari, temporali ed amorosi sono solo alla base della serie di cui il grande interrogativo è “Non è dove, ma quando?”.
Fringe (2008-2013)
Qualcuno si ricorda di X-Files? JJ Abrams sembra proprio di si, il creatore di Lost riprende l’idea alla base di quella serie, ma stavolta, non c’è dubbio sulla natura strana e soprannaturale o aliena di molti casi. La divisione Fringe indaga quei casi che sembrano non avere una soluzione razionale mentre un disegno inquietante si delinea all’orizzonte e solo Walter, suo figlio Peter e Olivia Dunham possono mettersi in mezzo. Dunque seppur la quinta stagione sia stata un send off non particolarmente apprezzato, ha finalmente dato conclusione ad una storia che ci ha intrattenuto e ha creato una fan base enorme in tutto il mondo.
Game Of Thrones (2011-2019)
Alzi la mano chi prima del 2011 aveva sentito parlare delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco? Sicuramente in pochi avranno ormai alzato la mano. La serie di HBO, sempre nota per le sue produzioni ad alto budget come Band of Brothers e The Pacific, decide di prendersi un grande rischio, adattare una serie fantasy con intrighi politici al tempo e tutt’ora in corso di pubblicazione. Ma questo dettaglio non era il più preoccupante bensì lo era il fatto che il fantasy in tv, se non una versione goliardica e per giovani con produzioni come Hercules, Xena e Merlin non aveva avuto più di tanta risonanza, eppure GOT si è subito distinto. Sarebbe una pesantissima disonesta intellettuale nonostante le ultime due pessime stagioni non annoverare GOT tra le serie che hanno rivoluzionato la televisione moderna, ora il fantasy è di nuovo appetibile sia per il cinema che per la tv e il budget per queste produzioni non è proprio quello dei tempi di Merlin. Ne sono una prova la serie tv del Signore degli Anelli in arrivo per Amazon o The Witcher per Netflix, entrambi prodotti che senza Game of Thrones non sarebbero arrivati al grandissimo pubblico in televisione e con quei budget.
Gomorra – La Serie (2014-In corso)
Tratta dal romanzo di Roberto Saviano, Gomorra è stata un vero e proprio evento televisivo per Sky Italia tanto che successivamente ha portato persino le persone al cinema per vedere settimanalmente la puntata sul grande schermo. Tra le tante critiche alle ultime due stagioni vi è quella di aver perso la magia delle prime due indimenticabili stagioni, ma la serie ha sempre guardato avanti, avanti verso un modo di intendere il programma molto più internazionale, con una quarta stagione che si sposta anche in Inghilterra. Tra passi falsi e certamente del fanservice, Gomorra continua ad incollare milioni di spettatori allo schermo, in tutto il mondo.
House Of Cards (2013-2018)
Chi aveva sentito parlare di Netflix prima del 2011 e del rilascio di House of Cards? Nessuno se non in America, è stata proprio la serie prodotta ed interpretata da Kevin Spacey, ideata da David Fincher a cambiare tutto questo. La politica sin dai tempi di West Wing ha interessato il pubblico Americano, ma solo House of Cards è riuscito a portare la storia dell’ascesa al potere e della caduta di un politico senza annoiare fino ad eccetto l’ultima e deludente stagione, che non si salva nemmeno per la bravura di Robin Wright. Eppure House of Cards va ricordata perché è stata la scintilla da cui la grande N ha partito a sviluppare show sempre più impegnati e che hanno rivoluzionato la tv.
La Casa Di Carta (2017-In corso)
La storia dietro la storia stessa de La Casa Di Carta, secondo noi, è simbolo dell’evoluzione che il media televisivo ha avuto durante gli ultimi dieci anni. Nata per il mercato spagnolo e andata in onda sull’emittente Antena 3, la serie ideata da Álex Pina, arriva al successo planetario solo quando, qualche mese più tardi, Netflix decide di acquistarne i diritti e proseguirne la produzione. Dopo il passaggio a Netflix, la serie è rimasta la serie più seguita su Netflix per sei settimane consecutive ed è diventata brevemente, una delle serie più popolari al mondo. Dai continui trend topic su Twitter al Carneval di Rio, dal Musée Grévin di Parigi agli striscioni negli stadi di calcio in dell’Arabia Saudita. L’utopica fuga dalla difficoltà sociale che la serie offre agli spettatori, ha fatto sì, che le ormai popolarissime maschere di Dalì si mostrassero sempre più diffusamente in proteste di piazza in più paesi del mondo. Per il resto la serie è ben diretta, e per quanto non sempre ben scritta, riesce comunque a mantenere un certo livello di pathos per tutte le sue stagioni attualmente uscite.