Sherlock (2010-2017)

In molti hanno provato a dare nuova linfa alle avventure di Sherlock Holmes scritte da Arthur Conan Doyle, ma l’esperimento più riuscito è senza dubbio quello della BBC: immersi nella Londra contemporanea, Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, rispettivamente nei panni del detective e del suo braccio destro, il dottor John Watson. La capacità da parte degli ideatori, Steven Moffat e Mark Gatiss, di rimettere in scena i romanzi più famosi dell’investigatore in chiave moderna, omaggiando e cambiando dove necessario ha contribuito al grande ritorno di Sherlock Holmes dal baratro dell’oblio all’olimpo della cultura pop. Sherlock si afferma quindi come una delle serie iconiche di questo decennio, con grandi personaggi, una scrittura sublime e una regia ben più che coinvolgente.

Sons Of Anarchy (2008-2014)

Anche questa serie come Breaking Bad è iniziata nel 2008, ma ha avuto un picco di popolarità solo a partire dalla terza stagione e si è conclusa in questo decennio, portandoci a metterla in classifica. Ormai tutti almeno una volta hanno avuto modo di osservare la fighissima giacca dei Sons, tra facebook ed instagram, la gente che si appassiona alla serie continua a crescere e pensare che tutto è iniziato così in piccolo con un creatore, Kurt Sutter, che non sapeva nemmeno come finire ed in che modo arrivarci. I Sons of Anarchy sono una banda di motociclisti a cui sono affiliati diversi gruppi principalmente locati sulla costa occidentale degli Stati Uniti, ma anche in vari paesi Europei, come l’Irlanda, il Regno Unito, la Svezia, il Canada, l’Australia e persino la Sicilia. I Sons sono dei trafficanti questo pare ovvio, con un certo codice, ma quando l’ambizione si fa strada e si scontra con il la cosa giusta seppur tramite un percorso sbagliato, vari legami si recidono. Questa è la storia di Jax e di come i Sons hanno reagito e sono periti sotto il loro stesso nome. Inoltre la serie ha avuto un successo così enorme che persino uno spin off è stato messo in programma, spin off che di fatto ambientato dopo SOA ci mostra il risultato di quei turbolenti anni e delle azioni di Jax e compagni.

Star Wars: The Clone Wars (2008-In corso)

Qualcosa di decente da “L’Attacco dei Cloni” doveva pur uscire, e quel qualcosa è The Clone Wars, serie animata canonica dell’universo di Star Wars che narra delle guerre dei Cloni e dei maestri Jedi come Obi Wan, Mace Windu, Yoda e dei loro apprendisti come Anakin, Ahsoka Tano e tanti altri. Per anni la serie è stata fonte di gioia per i fan dell’universo Espanso, ha infatti approfondito elementi come la Forza, la politica dietro alla guerra dei Cloni e anche il ruolo dei Jedi nella repubblica. Ogni puntata anche la più inutile con Jar Jar Binks, aveva spunti interessanti che faceva riflettere grandi e piccoli, una produzione da non sottovalutare solo perché animata, e si persino Rebels è meritevole di essere considerata, ma questa ha dato inizio a tutto e a molti spunti ripresi della serie successiva, Rebels.

Stranger Things (2016-In corso)

La serie tv creata dai fratelli Duffer era la serie che più di tutte quelle del nuovo corso di Netflix, ha incarnato una possibile vita per la piattaforma post HoC. La serie di fatto non è complicata da seguire, anzi i protagonisti, sono 4 ragazzi: Mike, Dustin, Lucas e Will che sono trascinati da una serie di strani eventi ad una caccia al mostro aiutati da Undici, una ragazza con poteri psichici. I Fratelli Duffer sono stati molto furbi quando hanno creato questa serie, già dalla prima stagione; infatti si sprecavano i riferimenti agli anni 80 e alla cultura di quel periodo tra cinema e videogiochi, tutte cose che sono poi entrate nell’immaginario della cultura pop come ET L’Extraterrestre, Star Wars, Ghostbusters e Dungeons & Dragons. La grande fortuna del serial è però sempre stato l’imponente budget che la piattaforma gli ha messo a disposizione, così facendo sono riusciti a creare un vero e proprio altro mondo sotto al nostro che poteva dare effettiva vita a creature temibili come il demogorgone. Ora a 4 anni dalla prima iterazione dello show, Stranger Things è una hit che ha riportato in auge i prodotti con ambientazione simil Goonies e che non accenna a fermarsi, di fatto Netflix ha ottenuto il risultato che JJ Abrams sperava di avere con Super 8 ed ora ha un mondo pieno di eccitanti opportunità da sviluppare.

The Handmaid’s Tale (2017-In corso)

Probabilmente non c’è prodotto televisivo che meglio rifletta l’era del #MeToo e di tutto il movimento femminista degli ultimi anni. Eppure The Handmaid’s Tale c’era già da prima. Da quando negli anni 80, una giovane Margaret Atwood scriveva Il Racconto Dell’Ancella un libro distopico e disturbante sulla vita della giovane Offred, reclusa all’interno di Gilead, uno stato teocratico, dove le donne fertili vengono costrette a schiavitù ed utilizzate come  vere e proprie incubatrice umane. Solo nel 2017 dopo quasi quarant’anni dalla pubblicazione del libro, si è deciso di trasporre il prodotto in una serie televisiva che almeno nella sua prima stagione avrebbe seguito fedelmente le vicende del libro. Il risultato è una serie, che nel 2019 si compone di tre stagioni, di cui due originali, con una quarta attualmente in lavorazione, riuscita a guadagnarsi il plauso di pubblico e critica conquistando una modesta dose di Emmy e Golden Globes. Volto principale della serie è Elizabeth Moss, già resa nota da Mad Men, ma in questa serie vero highlight e punto focale della narrazione. E’ anche grazie alla sua ottima interpretazione che la serie, trattando di tematiche orribilmente vicine alla realtà, rientra a pieno titolo nei migliori prodotti di questa decade.

True Detective (2014-In corso)

La serie di HBO insieme ad American Horror Story ha segnato la nascita delle serie antologiche, ogni stagione con personaggi e una storia diversa, che si dipana nel corso di due periodi temporali diversi, tecnica che ha reso così celebre la serie nella sua prima iterazione che vedeva Matthew McConaughey e Woody Harrelson come due detective della Lousiana e che in parte, è stata rifatta nella terza fortunata stagione, che quest’anno ha riportato True Detective sugli schermi di tutto il mondo e che vedeva protagonista il fresco di oscar, Mahershala Ali. True Detective è stata una di quelle sorprese che non ti aspetti, fatta da un nome sconosciuto al pubblico televisivo del tempo, Nic Pizzolatto, che qui infonde tutto il suo amore per il giallo ed il mistero. Ogni stagione anche la più debole (ossia la seconda) dimostra comunque una certa visione della narrazione che in tv non si vedeva così spesso e per questo merita di essere citata.

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