Come anticipato nella prefazione di questo articolo, abbiamo voluto eleggere anche il Network ed il Personaggio Televisivo di questo decennio. Per il network la scelta è stata legata principalmente a quanto il network in questione ha drasticamente rivoluzionato la decade appena trascorsa, elevando i prodotti televisivi e creando della sana competizione. Per il personaggio invece la scelta, come per le serie tv, non è stata affatto facile poiché in questa decade abbiamo conosciuto molti personaggi che ricorderemo per molti anni, come Elliot di Mr. Robot, lo Sherlock interpretato da Benedict Cumberbatch, Walter White, fino ad arrivare a Daenerys Targaryen e Undici di Stranger Things.
Network del Decennio: Netflix
Come già abbiamo avuto modo di parlarne nell’introduzione, Netflix è stato un vero e proprio game changer per il mondo della serialità. Una piattaforma streaming che non solo rendeva disponibili prodotti di terzi ma che si occupava anche di produrre propri contenuti originali, rivoluzionario ed ora appunto ne sta pagando il prezzo con tutte le nuove piattaforme che nascono ogni giorno e di proprietà delle grandi compagnie. La compagnia di Reed Hastings, negli anni ha saputo portare, senza però delle difficoltà, il proprio concept anche nel resto del mondo e sopratutto in Italia, l’impatto culturale dell’app è stato veramente importante in quanto ha reso alla portata di una più ampia fetta di pubblico le serie tv che prima se si era fortunati erano disponibili in seconda serata su qualche canale secondario, mentre per i fortunati vi erano Mediaset e Sky. Netflix ha saputo negli anni accaparrarsi accordi di notevole portata come quello con Marvel che dopo The CW ha dato una scossa al panorama televisivo sui supereroi portando serie rivoluzionarie come Marvel’s Daredevil e serie meno fortunate ma comunque che intrattenevano nonostante la non gigantesca lungimiranza dei loro showrunner come Marvel’s Jessica Jones, Marvel’s Luke Cage e Marvel’s Iron Fist a cui poi si è aggiunto Marvel’s The Punisher. Se Disney+ riuscirà con successo a produrre una serie tv su Moon Knight e She Hulk, molto si dovrà al successo di Daredevil e Jessica Jones stagione uno. La compagnia non ha però prodotto solo quello, ha anche osato parecchio, investendo molto su prodotti coraggiosi come Narcos e il suo spin off Narcos: Messico, persino la sfortunata The OA, cancellata alla seconda stagione è riuscita ad essere un prodotto rinfrescante nel panorama televisivo, con una seconda stagione che seppur con un finale aperto da almeno un senso di chiusura parziale alle storie; sempre come produzioni coraggiose ricordiamo Ozark, con protagonista Jason Bateman, che di fatto è anche tra i produttori e registi della serie, sorpresa che si rivela essere molto più che un emulo di Breaking Bad. Con l’avvicinarsi della guerra dello streaming, sia Netflix che Amazon, i due grandi nomi in questo settore hanno fatto una grande corsa anche alle esclusive internazionali come Titans di DC Universe, Star Trek: Discovery, Better Call Saul e Peaky Blinders tra i tanti. Parte del decennio è stato caratterizzato dalla discussione che vedeva protagonisti grandi nomi del cinema sul come, la compagnia stesse distruggendo il cinema, una questione spinosa e che con l’uscita di The Irishman, ma anche prima con un’attenzione speciale per i film presentati a concorsi e selezioni come Tribeca, Toronto, ecc… ha dimostrato quanto Netflix voglia cercare di portare più diversità sul suo portale. Sicuramente senza questa grande novità, il mono della serialità non avrebbe visto prodotti come Castle Rock, The Boys e Preacher, prodotti che hanno raggiunto il successo con servizi streaming.
Personaggio del decennio: Walter White
Sicuramente il personaggio di Walter White, interpretato da Bryan Cranston, dopo il grande successo di Breaking Bad è diventato iconico, prima l’antieroe più noto della tv e poi il villain più noto del piccolo schermo. L’interpretazione di Cranston è diventata la più nota e riconoscibile in una serie costellata di grandi interpretazioni, come quella dello stesso co-protagonista, Aaron Paul, o ancora del villain per eccellenza prima della trasformazione di Walter, ossia il Gus Fring di Giancarlo Esposito. La caduta di Walter White nella criminalità non è stata lenta, anzi è stata ben costruita, ma non priva di segnali, sin dalla prima stagione, la vita di Walt viene stravolta, ma sempre per sua scelta. Lui non sta facendo tutto quello che fa per la sua famiglia, lo sta facendo solamente per lui e per un senso di compimento personale che non ha mai ricevuto, pecca di orgoglio e così con il solo crimine iniziale di peccare di stupidità credendo di non venire assorbito da questo mondo. “Ad avere a che fare con i mostri, bisogna stare attenti a non diventarne uno.”