Le fiere del fumetto italiane uniscono le voci per chiedere il sostegno del Governo

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Fiere Fumetto

L’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 ha inferto un duro colpo al mondo dell’intrattenimento in Italia, sopratutto nell’ambito di eventi culturali che sono caratterizzati dal numeroso afflusso di pubblico.  Le fiere del fumetto sono per l’appunto alcune delle manifestazioni culturali più seguite e partecipate del paese, che di anno in anno hanno goduto di un’affluenza sempre maggiore, cosa rende questo tipo di eventi i meno idonei ad una ipotetica ripresa. Purtroppo il governo non sembra aver  studiato un piano di sostegno e tutela per questo settore, escludendolo dal Fondo Cultura inserito all’interno del Decreto Rilancio stilato a Maggio. E’ per questo motivo che alcune delle più importanti fiere del fumetto italiane si sono unite in un appello nei confronti del Governo per chiedere l’adozione di misure straordinarie a sostegno di queste manifestazioni.

La necessità di unirsi è fondamentale per far sentire la propria voce e far si che il Governo possa intervenire tempestivamente, riconoscendo degli aiuti che sono fondamentali per i festival che dopo il blocco imposto dal Covid hanno già subito ingenti perdite economiche, e che non potranno permettersi di riprendersi ancora per molto tempo. Ma non solo, è anche importante far si che eventi del genere non vengano esclusi dal dibattito culturale del paese e liquidati come semplici attività ludiche. Si perché purtroppo molto spesso si ci dimentica che quando si parla di Fumetto  si parla di cultura, allo stesso modo come succedere per Cinema, Teatro, Musica ecc. I festival del fumetto sono eventi fondamentali per gli scambi culturali, che si rivelano essere essenziali ad un certo tipo di sviluppo socio-economico. A questi eventi vi sono infatti legati vari aspetti produttivi quali editoria, industria, imprenditoria, artigianato, creatività, professionalità, turismofiliera ecc. che sono fondamentali per un pese che fa della cultura e del turismo punti cardine della propria economia. Le fiere del fumetto rappresentano tutto questo. In molti casi hanno contribuito allo sviluppo turistico/territoriale e a dare lustro all’Italia nel panorama delle industrie culturali internazionali.

Ecco il comunicato ufficiale diramato da ARF!-festival

I FESTIVAL DI FUMETTO INSIEME PER GUARDARE AVANTI
Per la prima volta i Festival di Fumetto si uniscono e chiedono al Governo l’adozione di
misure straordinarie a sostegno delle manifestazioni culturali escluse dal Fondo Cultura

5 Giugno 2020 – Quando si parla di fumetto si parla di cultura e si parla anche di editoria, industria, imprenditoria, artigianalità, creatività, professionalità, filiera. I più importanti festival dedicati alla nona arte uniscono oggi le loro forze con l’obiettivo di far riconoscere il valore culturale dei fumetti e di tutto il mondo che vi gravita attorno, per promuovere il linguaggio fumettistico e stabilire un dialogo duraturo e proficuo con le Istituzioni.

L’Emergenza Covid-19 ha messo a dura prova tutti i comparti economici e produttivi del Paese. Il settore che sembra più lontano dalla previsione di una ripresa, e ancora privo di politiche per la sua tutela e sviluppo, è proprio quello degli eventi, in particolare quello degli eventi dinamici, ovvero delle manifestazioni affollate – come i festival – che si alimentano principalmente della specificità aggregativa degli assembramenti; l’attuale emergenza sanitaria e le misure di contenimento a breve termine aprono pochi spiragli di possibilità organizzative.

Le perdite economiche subite dai festival di fumetto italiani nel 2020 sono un dato già evidente, determinate come sono da: mancata vendita dei biglietti, mancato introito di contributi e sponsorizzazioni, mancati emolumenti a dipendenti e professionisti che a vario titolo collaborano con le strutture organizzative, mancato supporto al volontariato fondamentale nella realizzazione della maggior parte degli eventi culturali. Ecco perché le manifestazioni più importanti d’Italia richiedono misure urgenti, puntuali e dedicate, e auspicano un dialogo con le Istituzioni preposte ad affrontare l’impatto economico della pandemia nei diversi settori dell’economia e della cultura. 

Le azioni da porre in essere dovrebbero contenere l’impatto dell’emergenza sanitaria su una filiera apparentemente ‘invisibile’ che, tuttavia, contribuisce allo sviluppo dei territori e continua a dare lustro all’Italia nel panorama delle industrie culturali creative internazionali, così come lo fanno le industrie delle arti visive (cinema e teatro, infatti, sono stati esplicitamente considerati nel testo che riguarda il Fondo Cultura del Decreto Rilancio).

Questo appello è sottoscritto da ARF! Festival (Roma), Be Comics! (Padova), B-Geek (Bari), BilBOlBul (Bologna), Cesena Comics & Stories, COMICON (Napoli), Etna Comics (Catania), Lanciano nel Fumetto, Le Strade del Paesaggio (Cosenza), Lucca Comics & Games, Lucca Collezionando, Mostra Mercato del Fumetto ANAFI (Reggio Emilia), Palermo Comic Convention, Pescara Comix & Games, Rapalloonia! Mostra Internazionale dei Cartoonists (Rapallo), Riminicomix, San Beach Comix (San Benedetto del Tronto), TCBF Treviso Comic Book Festival, Teramo Comix, Tiferno Comics (Città di Castello), Torino Comics, Varchi Comics (Montevarchi), Venezia Comics, 23 manifestazioni di respiro nazionale e internazionale, con un bagaglio storico importante, ben radicate nei propri territori, in dialogo con amministrazioni locali, nazionali ed europee, che ogni anno offrono una pluralità di eventi capaci di attirare un pubblico numeroso ed eterogeneo, che va oltre il milione di presenze con un indotto economico e una ricaduta sui territori intorno ai trecento milioni di euro.

Come i festival di approfondimento culturale, o come quelli dedicati al cinema, al teatro e alla musica, i festival dedicati al fumetto rappresentano dunque una realtà solida e strutturata in Italia, un insieme di appuntamenti che durante l’anno contribuisce a comporre un fitto calendario di iniziative culturali, editoriali e commerciali, occasioni significative e uniche per frequentare determinati luoghi o scoprirli proprio grazie a specifici programmi di eventi. 

In questo senso, i festival di fumetto non sono assimilabili solo a fiere o a eventi collaterali: sono vere e proprie piattaforme culturali in grado di attirare energie creative, aggregare operatori commerciali e pubblico (un pubblico variegato e trasversale composto da famiglie, ragazzi, studenti, appassionati, turisti). Sono peraltro soggetti essenziali allo sviluppo socio-economico delle città, delle regioni e dell’intero sistema dell’industria culturale in Italia. 

Trascurarli significherebbe vanificare investimenti pluriennali, annientare i risultati raggiunti sino ad oggi e danneggiare irreversibilmente una filiera produttiva, con il rischio di impoverire uno degli asset creativi che contraddistinguono il nostro Paese. Un patrimonio di manifestazioni al servizio della valorizzazione di un linguaggio e di un settore produttivo di cui l’Italia è da tempo uno dei leader mondiali, e primo produttore europeo per numero di titoli all’anno. Un patrimonio festivaliero che intende riaffermare la propria capacità di guardare avanti, sollecitando le Istituzioni a difenderla e sostenerla nella fase di complessa ricostruzione che attende tutta la filiera.”

Fonte: Arf!-Festival

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