In un rombo di tuono Le Mans ’66 proietta lo spettatore negli anni ’60 delle corse automobilistiche e racconta uno dei momenti più entusiasmanti ed iconici di questo sport. L’ultimo film del regista James Mangold (Ragazze Interrotte, Logan) segue le vicende che si sono svolte tra il 1963 e il 1966 dai membri delle Scuderie Ford, guidate da Carrol Shelby (Matt Damon) e dal pilota Ken Miles (Christian Bale), incaricati da Henry Ford II (Tracy Letts) stesso, reduce da una fallita compravendita della Ferrari da parte della Ford nel 1963, a costruire un nuovo modello automobilistico: la Ford GT40 che dovrà essere in grado di battere la sempreverde Ferrari nella famosissima corsa francese: la 24 ore a Le Mans. Pubblicato con il titolo in lingua originale Ford vs. Ferrari, il film avrebbe potuto alludere alla famosissima rivalità tra i due direttori delle case di produzione automobilistica, cosa che in realtà viene presentata ma non come motivazione principale. Il titolo Le Mans ’66, ci sembra quindi molto più coerente con ciò che il film andrà a mostrare. Alla base c’è sì la rivalità tra i due uomini: Henry Ford II e Enzo Ferrari, ma tale rivalità emerge non esclusivamente dalle loro figure bensì dalle due aziende e dagli uomini che le compongono, in particolare dagli uomini della Ford, che si fanno i veri protagonisti della pellicola, i veri eroi che dovranno portare a termine un compito arduo e apparentemente impossibile: battere la Ferrari di Enzo Ferrari.
Composto da un cast di stelle del cinema e della televisione internazionale come: Jon Bernthal, Noah Jupe, Remo Girone, Ian Harding, Stefania Spampinato, Josh Lucas e molti altri, Le Mans ’66 vede sicuramente la glorificazione di due grandi attori nonché protagonisti della pellicola: Christian Bale e Matt Damon, quest’ultimo in una delle sue migliori performance del periodo. I momenti che vedono protagonisti i due sono molteplici e sono senza dubbio i migliori del film, caratterizzati da dialoghi schietti, sinceri, ma anche molto cinici e beffardi che rendono il clima assolutamente dinamico e allo stesso tempo riflessivo. Nota di merito va sicuramente a Christian Bale, perfettamente calato nella parte di padre di famiglia, marito e sportivo capace di mettere le tre cose più importanti della sua vita sullo stesso piano e agendo mosso da quello che è l’amore per il suo lavoro e per la sua famiglia.
La sceneggiatura è stata scritta da: Jez, John-Henry Butterworth e Jason Keller, tre grandi sceneggiatori che sono riusciti a ricostruire senza troppo fronzoli una storia vera aggiungendo la giusta dose di romance, di comicità e contestualizzandola in un panorama storico ben preciso. Il film è altamente fruibile anche da chi non si interessa di sport su quattro ruote o da chi non conosce assolutamente la storia in questione. Il tutto è brillantemente descritto e spiegato, e non mancheranno interessanti e divertenti aneddoti che vedono come protagonisti proprio Ford e Ferrari. Quello che di certo colpisce chi non ha dimestichezza con la materia trattata è il comparto tecnico del film, qui a livelli davvero eccezionali. Lo stesso James Mangold in un’intervista rilasciata prima dell’uscita del film aveva detto di non conoscere assolutamente nulla di automobili, anzi di trovare questo sport “estremamente noioso e lento se pur sfrutta la velocità”. Qui il comparto tecnico e quindi Mangold e la sua troupe arrivano in soccorso di tutti coloro che la pensano come il regista. La fotografia si fa in alcuni momenti limpida, in alcuni opaca in altri ancora più vivida richiama i colori delle due automobili in gara; il giallo, il rosso, il blu sono i colori predominanti. La luce naturale è sfruttata al meglio, tutto il film infatti è girato in esterna, sono pochissimi i set ricostruiti in studio. Le scene delle corse automobilistiche sono da cardiopalma, il rombo dei motori, il montaggio serrato, le lunghe sequenza che seguono le macchine sono davvero immersive ed adrenaliniche contribuendo a rendere il film mai noioso, nonostante le sue due ore e mezza di durata. Il punto più alto si tocca indubbiamente sul finale, che se pur essendo un momento storico e quindi “prevedibile” riesce a creare una situazione di suspense, di attesa quasi snervante. La sequenza della 24 ore a Le Mans resta una delle migliori del film sia sul piano tecnico sia su quello emozionale, tutti gli attori sono al loro massimo per creare una sequenza davvero memorabile.
In conclusione Le Mans ’66 di James Mangold è un film davvero molto godibile e apprezzabile anche da chi non ama il mondo automobilistico o non conosce la storia di questa particolare corsa. Caratterizzato da un comparto tecnico davvero degno di nota, da un cast d’eccezione e dalle performance memorabili di Bale e Damon rientra nei film da vedere assolutamente per vivere delle emozioni davvero a tutto gas.
Le Mans ’66 è prodotto da 20th Century Fox, distribuito da Walt Disney Studios Motion Picture e diretto da James Mangold. Sarà nei cinema italiani a partire dal 14 novembre 2019. Di seguito il trailer italiano del film: