“Non nasciamo con l’odio dentro.
Lo impariamo”.
Il fumetto, quasi per definizione, nasce e si sviluppa come forma di evasione, di distrazione dalla vita reale, un luogo sicuro in cui rifugiarsi nei momenti di svago. Ma quando la vita e la realtà irrompono tra le pagine del fumetto, andando a distruggere il nostro “porto sicuro”?
Il 12 Giugno 2016, un ragazzo entra nel night club gay “The Pulse” di Orlando, Florida, armato fino ai denti, sparando all’impazzata e togliendo la vita a 49 persone che si trovavano nel locale. Un gesto che ha sconvolto non solo la comunità LGBT, ma anche il mondo intero. Perchè, sarà banale, ma quando accadono questo genere di tragedie non ci sono religioni, orientamenti sessuali o colori della pelle che tengano: si parla solo di esseri umani e di animali.
L’11 Settembre del 2001, quando le Torri Gemelle di New York vennero distrutte da un’attacco terroristico, nemmeno il mondo del fumetto ne rimase illeso: lo speciale de “l’Uomo Ragno – 11 Settembre” mostrava non solo supereroi e villain sconvolti da tanto orrore e pronti ad aiutare i bisognosi, ma anche la gente comune di New York, le vittime, i cittadini, i volontari, i veri eroi del nostro mondo. La strage di Orlando ha suscitato lo stesso sgomento nel mondo del fumetto: la collaborazione tra DC Comics e IDW, sotto la gestione di Marc Andreyko, ha dato vita a “Love is Love“, una raccolta di storie brevi, illustrazioni e tributi di tantissimi autori.
Proprio come lo speciale de l’Uomo Ragno che commemorava le vittime dell’attentato del 2001, gli autori raccontano non solo del massacro, ma anche della discriminazione nei confronti degli omosessuali sotto tanti punti di vista; quello dei bambini, la cui innocenza non gli permette di capire fino in fondo, ma proprio per questo sono liberi da ogni tipo di pregiudizio; quello dei nostri animali da compagnia, a cui non importa chi amiamo o in che cosa crediamo; quello delle forze dell’ordine e dei volontari, accorsi sul posto per garantire la sicurezza di tutti; quello più doloroso di tutti, ovvero di chi piange le vittime, e che magari non era riuscito ad accettarne la diversità, e che ora si ritrova schiacciato dal rimorso. I veri eroi rimangono però proprio le vittime e tutti coloro che nonostante le discriminazioni, nonostante i soprusi, continuano ad amarsi e a non nascondersi nonostante tutto.
E poi ci sono i personaggi dei fumetti, i cui poteri e abilità non possono nulla contro l’odio e le discriminazioni: Batman non sa come trovare una risposta al massacro su cui si trova a dover indagare, ben sapendo le aspettative che le persone comuni nutrono nei suoi confronti; Batwoman, personaggio dichiaratamente omosessuale, consola un ragazzino che ha perso la madre; Midnighter e Apollo, storica coppia gay della DC, piange le vittime stringendosi l’un l’altro; Superglirl, leggendo la notizia, si chieda come gli uomini siano riusciti in qualche modo ad accettare la presenza dei super esseri ma non le loro stesse diversità; Wonder Woman non capisce perché, con già delle guerre in corso, gli essere umani debbano generarne altre, costruendo muri e barriere anziché accettarsi; persino Deathstroke prova disgusto vero l’uso delle armi da fuoco, promettendo di votarsi alle arti marziali da ora in avanti.
Giusto per citare qualche nome di scrittori ed artisti coinvolti: Kaare Andrews, Bruce Timm, Rafael Albuquerque, Marc Gugghenheim, Robert Venditti, Gail Simone, Mark Millar, Dan DiDio, Mike Carey, Tom Taylor, Johnathan Hickman, Paul Azaceta, Francis Manapul, Brian Buccellato, Paul Jenkins, Ivan Reis, Tom King, Al Ewing, Jason Aaron, Jason Latour, Jim Lee, David Mack, la nostra Mirka Andolfo, Leinin Francis Yu, Phil Noto.
Nella galleria seguente trovate altri tributi di artisti e scrittori tratti dal fumetto
In conclusione, è un fumetto che va acquistato, ma sopratutto letto, perché è solo ricordando chi non c’è più che forse abbiamo qualche speranza che cose del genere non si ripetano, e che le discriminazioni verso chi può sembrarci diverso da noi abbiano fine; perché in fondo, l’Amore è Amore.