Debutta oggi su Netflix Ma Rainey’s Black Bottom, adattamento cinematografico dell’opera teatrale omonima del 1948 di August Wilson. Il film vede nel cast oltre a Viola Davis, anche Chadwick Boseman nella sua ultima interpretazione cinematografica. Sarà riuscita questa nuova produzione ad arricchire il catalogo di un’altra grande perla? Scopriamolo nella nostra recensione in anteprima.

Prima di passare alla trama, un po’ di storia. Ma Rainey alias di Malissa Nix Pridgett, fu una delle prime cantanti blues e con il suo stile inconfondibile e la sua presenza scenica divenne una vera e propria star. Grazie ai successi delle sue canzoni, riuscì anche a registrare alcuni dischi, per un totale di 100 canzoni tra cui Ma Rainey’s Black Bottom, che da il nome alla pellicola. L’aver potuto registrare dei dischi ha permesso alla cantante di tramandare la sua musica anche alle generazioni future segnando la storia del Jazz e del Blues. Il film prende le distanze da qualsiasi prodotto biografico, raccontando una delle ultime registrazioni di Ma, ormai già stancata e sfiancata e concentrandosi anche sulla sua band.

Il film prende vita nella Chicago degli anni ’20 ed è ambientato per tutta la sua interezza in una sala di registrazione che è in fermento per l’arrivo di Ma (Viola Davis) che sta per registrare il suo nuovo disco. Ma ormai è una star ed ha ricevuto grande fama grazie alle sue performance live (di cui ne vediamo una all’inizio) e al singolo che lo ha preceduto, Ma Rainey’s Black Bottom. Nella pellicola seguiamo la sua band alle prese con le prove dei pezzi, e soprattutto ci concentriamo sul trombettista Levee (Chadwick Boseman), che vuole sfondare nel mondo della musica e si sente stretto nel ruolo che la band gli ha affidato. Il suo carattere lo porterà spesso a scontrarsi coi suoi colleghi e con la stessa Ma che ha un carattere molto simile al suo.

La pellicola attraverso il personaggio di Ma, racconta un’epoca dove le persone di colore erano sottomesse e quindi il suo stesso imporsi come una sorta di vate, non passa inosservato. Neanche chi stipendia Ma, riesce tenerla a bada e ogni volta che ci si trova insieme è incredibilmente spaventato e spazientito dalla personalità esplosiva della donna. La cantante nel film è una presenza ingombrante anche quando non è presente, il fermento della band e dei suoi stessi datori di lavoro, in attesa del suo arrivo, è solo l’inizio del fermento che Ma crea nella sala di produzione. Vedere la descrizione della donna da parte del suo manager, poi del discografico e infine della sua band prima di vederla effettivamente fuori dal palco, crea un’idea che poi viene confermata dalla pellicola stessa e dall’interpretazione di Viola Davis.

Viola Davis regala una delle interpretazioni migliori del film, trovandosi bene a dare corpo e voce alla cantante che ha fatto la storia del Blues. La Davis da sempre è considerata un’ ottima attrice, ma qui diventa quasi irriconoscibile diventando la sudata e alcune volte meschina Ma, riuscendo a far dimenticare altre interpretazioni della sua carriera. All’interno della pellicola trovano spazio anche i componenti della band ma soprattutto Levee, esplosivo trombettista quasi quanto Ma, tanto da trovarsi spesso in disaccordo con lei. Chadwick Boseman che interpreta Levee regala così nella sua ultima interpretazione, una delle migliori della sua carriera ed anche una delle più sentite, sembra quasi che l’attore, tanto quanto la Davis, abbia fatto sua la rabbia e la frustrazione del personaggio e ce lo trasmette attraverso le lacrime e l’infrangersi dei suoi sogni calpestati come era quelli di una gran parte della popolazione in quegli anni. In questo senso le scene finali del film, così come quelle iniziali, ammantate di una musica vera sentita e bella che però ha poco a che fare con chi la mette in scena, dimostrando tutta l’ipocrisia di una società e dei suoi membri.

Ma Rainey’s Black Bottom è una piccola perla del catalogo di Netflix, che con la sua durata di 1 ora e mezza scorre molto bene, lanciando dei potenti e diretti messaggi al pubblico. I personaggi parlano e discutono e riescono a catturare lo spettatore al punto che si ritroverà a condividere quasi le loro stesse perplessità e paure. Difficilmente ci si troverà a concordare completamente con le visioni dei personaggi ma si arriverà a capirle e provare sensazioni e dolori come loro, rendendo l’esperienza visiva intima e personale.


Ma Rainey’s Black Bottom è disponibile su Netflix. Ecco il trailer del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Ma Rainey's Black Bottom
7.5
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Sono Luca, fin da piccolo mi sono interessato ai fumetti e successivamente alle serie tv, quando mi è stata data la possibilità di parlare delle mie passioni mi sono ficcato in questo progetto. PS: Ryan Ottley mi ha chiamato Tyrion non ricordandosi il mio nome.
ma-raineyss-black-bottom-il-film-netflix-con-viola-davis-e-chadwick-boseman-recensioneMa Rainey's Black Bottom è una piccola perla del catalogo di Netflix, che con la sua durata di 1 ora e mezza scorre molto bene, lanciando dei potenti e diretti messaggi al pubblico. I personaggi parlano e discutono e riescono a catturare lo spettatore al punto che si ritroverà a condividere quasi le loro stesse perplessità e paure. Difficilmente ci si troverà a concordare completamente con le visioni dei personaggi ma si arriverà a capirle e provare sensazioni e dolori come loro, rendendo l'esperienza visiva intima e personale.

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