Premessa: la review contiene opinioni personali e non si sofferma neanche troppo sulla parte tecnica del film, non sono un’esperto ma un semplice appassionato.
Buona lettura!
Miss Peregrine e La Casa dei Ragazzi Speciali, titolo originale Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children, è un film del 2016 diretto da Tim Burton e sceneggiato da Jane Goldman è ispirato all’omonimo libro di Ransom Riggs.
La trama è molto semplice, Jacob “Jake” Portman(Asa Butterfield) dopo la morte del nonno avvenuta per cause misteriose si reca su un’isola alla ricerca di Miss Peregrine(Eva Green) e del suo orfanotrofio, posto dove appunto Abe Portman aveva trascorso del tempo durante la seconda guerra mondiale. Jake però non è pronto al mondo che gli si apre davanti fatto di poteri, mostri e loop temporali.
Innanzitutto ci tengo a dire che sul film non mi ero fatto aspettative, avevo solo una curiosità data sopratutto dal nome di Burton legato al progetto e da quello di Eva Green, nulla più, dunque mi sono limitato a questo e poco altro prima della visione.
Il film possiamo dire che parte bene? Si, nella prima mezz’ora c’è stata una costruzione ottimale delle vicende, la sceneggiatrice ,Jane Goldman è riuscita a dare una base solida a tutto quello che viene dopo e la tensione si viene a creare lentamente, peccato che poi nell’ora successiva di film sembra di trovarsi davanti un altro prodotto totalmente diverso da ciò che stavamo vedendo prima, l’azione prende corpo e toglie spazio all’interazione personale tra i ragazzi e alle grandi scoperte che vengono fatte, possiamo dire che c’è stato una sorta di totale dislivello tra le due parti, ed è un vero peccato, perché mi stavo per lo meno divertendo. Si preme l’acceleratore quindi infarcendo di tantissima CGI e azione un film che stava funzionando bene nella sua lentezza iniziale, straniando lo spettatore. Il tutto si conclude con un finale da film trash o classico anni 80.
La regia di Burton non eccelle anzi racconta la storia, senza infamia e senza lode, troppo frenetica però o troppo statica in molte scene d’azione.
La CGI non è male, se ci si limita a guardare quella della prima ora di film, successivamente sembra di trovarsi di fronte ad un’altra cosa completamente.
Gli attori danno tutti una buonissima prova ma si trovano molto più a loro agio nei momenti di “società” più che in quelli dove devono dare sfoggio delle proprio abilità, anche questo ha contribuito a rendere legnose molte scene d’azione presenti nella seconda parte del film.
Il film potrebbe tranquillamente rientrare nella categoria, film supereroistici, quindi serve un villain giusto? Il villain che questa pellicola ha è un certo signor Barron(interpretato da Samuel L. Jackson),insomma un grande nome per un grande cattivo? Assolutamente no! Le motivazioni del signor Barron risultano incredibilmente antiquate e stantie, non aggiungono nulla e il personaggio non ha spessore, anzi risulta quasi una macchietta nonostante Jackson tenti in tutti i modi di rendertelo inquietante.
Non sembra proprio un prodotto di Burton e nemmeno partorito o almeno in questo caso riadattato da Jane Goldman(X-Men First Class e Kingsman Secret Service), ci troviamo di fronte un normalissimo blockbuster come ne vediamo tantissimi negli ultimi anni, probabilmente verrà dimenticato e si passerà oltre.