Dopo tre mesi privi di nuovi contenuti a tema Marvel Studios, arriva finalmente su Disney+ Moon Knight, nuovo tassello della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe che ci introduce l’omonimo eroe interpretato da Oscar Isaac. A contrario delle altre serie tv Marvel approdate nell’ultimo anno su Disney+, Moon Knight è la prima serie ad essere indipendente dal resto del MCU, in quanto, nonostante faccia parte dell’Universo Cinematografico Marvel, non presenta collegamenti o citazioni ad altri film o serie tv del MCU. Grazie agli amici di Disney abbiamo avuto modo di vedere in anteprima i primi due episodi di Moon Knight e questo è il nostro parere.
La serie segue Steven Grant (Oscar Isaac), un tranquillo impiegato di un negozio di souvenir all’interno di un museo egizio londinese. Steven soffre di un particolare disturbo del sonno che gli provoca vuoti di memoria e ricordi che sembrano provenire da un’altra vita. A seguito di una particolare nottata, Steven si ritroverà in Europa centrale dove, senza saperne il motivo, viene inseguito da diversi uomini armati che fanno capo a Arthur Harrow (Ethan Hawke), un santone con un nutrito numero di fedelissimi adepti. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con il mercenario statunitense Marc Spector, avatar umano del Dio Egizio della luna Konshu. Mentre i nemici di Steven/Marc si avvicinano, i due devono indagare sulle loro identità complesse mentre si spingono in un mistero mortale tra i potenti dei dell’Egitto.
Dopo 4 serie in live-action dei Marvel Studios che davano l’impressione di trovarsi di fronte ad un prodotto pensato come un film diviso poi in parti, Moon Knight è invece concepita come una vera serie tv, presentando episodi con una struttura molto ben ragionata e coerente con il media di riferimento. A dire il vero, già con Hawkeye i Marvel Studios avevano iniziato a percorrere la giusta strada dando alla serie una struttura più televisiva, strada poi proseguita con questa nuova serie. Il primo episodio, da cui sono state tratte un buon 90% delle scene mostrate nei trailer e nelle clip promozionali, è un solidissimo pilota che ci presenta sin da subito i personaggi e la strada che la serie intende percorrere nel corso delle 6 puntate. Se il primo episodio ci introduce personaggi e dinamiche, il secondo, ricco finalmente di scene inedite, ci butta nel vivo della serie creando un intrigante setup per i prossimi episodi. Davvero ottima la scelta di sfruttare Steven Grant come protagonista e non Marc Spector: in questo modo il personaggio riesce a legare sin da subito con il pubblico, sia per il suo carattere sia per il suo status di vittima ignara degli eventi, permettendo inoltre di sfruttare sin dal pilota Moon Knight senza dover passare necessariamente per una classica storia di origini. Ottimo anche l’espediente sfruttato nella serie per far apparire le varie incarnazioni del costume di Moon Knight. Inoltre è molto interessante il lavoro fatto sul villan della serie, Arthur Harrow, interpretato da Ethan Hawke. Nei fumetti il personaggio è uno degli avversari meno incisivi del pugno di Konshu; nello show la sua figura viene riscritta da zero, mantenendo solo alcuni dettagli del personaggio, per creare un villain tutto nuovo e molto più credibile che, insieme al protagonista, crea un dualismo perfetto sul tema della giustizia.
Il maggiore punto di forza della serie risiede però in Oscar Isaac. I Marvel Studios non potevano trovare attore migliore per un personaggio complesso e sfaccettato come Moon Knight. La recitazione di Isaac è davvero impressionante, perfettamente in linea con le performance portate in scena nell’ultimo anno nella serie Scene da un Matrimonio e nel film Il Collezionista di Carte. L’attore riesce a caratterizzare con pochi semplici gesti Steven Grant e Marc Spector, rendendo le due identità ben riconoscibili. Inoltre, vista la diversa provenienza delle due identità (Steven è britannico mentre Marc statunitense), Isaac in lingua originale utilizza, oltre che un timbro vocale differente, anche due differenti accenti dando così una caratterizzazione ancora più marcata alle identità. Sfortunatamente questo dettaglio si perde con il doppiaggio italiano, che invece punta a differenziare Steven da Marc usando per il primo un timbro di voce più timido e goffo, mente per il secondo una voce più piena e spavalda. Molto buona anche la performance di Ethan Hawke che veste perfettamente i panni di Arthur Harrow, un personaggio molto particolare che ricorda per certi versi anche altri ruoli passati di Hawke. Promossa anche May Calamawy, interprete di Layla El-Faouly, moglie di Marc Spector.
La regia della serie, soprattutto nel primo episodio affidata a Mohamed Diab –che dirigerà 4 dei 6 episodi della serie– sceglie di giocare sapientemente con i classici movimenti e inquadrature dell’horror, inserendole in un contesto a metà tra un thriller e una commedia. Il risultato è davvero ottimo, riuscendo a far vivere allo spettatore, grazie anche ad un montaggio serrante, le stesse sensazioni destabilizzanti di paura e terrore che i continui blackout provocano a Steven. Buona anche la regia nelle scende di combattimento, presenti principalmente nella seconda puntata, lato che però deve ancora dimostrarci tanto. Tutt’altro che eccelsa è invece la scena d’inseguimento che occupa una buona porzione del primo episodio, troppo confusionaria e in cui si nota fin troppo un ampio utilizzo del green screen non ben mascherato. La nota maggiormente dolente risiede però nella CGI che sin dal primissimo trailer mostrava alcune fragilità evidenti. Non sempre infatti la CGI utilizzata nel costume di Moon Knight rende giustizia, risultando un po’ troppo finto e pupazzoso. Stesso discorso vale per altri elementi sparsi nelle puntate, come il tatuaggio di Arthur Harrow e lo sciacallo umanoide già apparso nei trailer. Un plauso va invece fatto alla colonna sonora, pressante e avvolgente, che scandisce alla perfezione azione e blackout del protagonista.
In conclusione, Moon Knight si presenta come un’ottima serie Marvel che, finalmente, riesce a far sua la struttura episodica mancata nelle precedenti serie. Sfruttando alla perfezione le peculiarità del protagonista, la serie riesce a creare una storia d’origine atipica che lancia sin da subito l’ignaro Steven Grant e lo spettatore nel cuore dell’azione. La forza della serie risiede senza dubbio nella straordinaria performance di Oscar Isaac, elemento fondamentale senza il quale la serie avrebbe perso diversi punti. Peccato per una CGI in alcuni punti poco brillante, che speriamo migliori nel corso della serie come già accade nella seconda puntata. Visti i legami praticamente assenti con le trame del Marvel Cinematic Universe e la conferma che la serie non avrà una seconda stagione, sarà interessante scoprire –forse nel finale di stagione– il ruolo che Moon Knight andrà ad assumere nel futuro del MCU, magari come membro dei Marvel Knights.
Il primo episodio di Moon Knight sarà disponibile su Disney+ dal 30 marzo, i successivi episodi saranno distribuiti a cadenza settimanale ogni mercoledì fino al 4 maggio. Di seguito il trailer ufficiale della serie: