Il 23 novembre arriva al cinema Napoleon di Ridley Scott con protagonisti Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby nei ruoli di Napoleone Bonaparte e Giuseppina Bonaparte. Il film scritto da David Scarpa è un’epopea sulla vita, le gesta e l’intimità del Generale francese e fondatore del Primo Impero francese. Il regista statunitense tenta di tornare a quelle vecchie glorie del cinema di carattere storico che tanto erano state apprezzate con Il Gladiatore (2000) realizzando un film che finisce per accartocciarsi su sé stesso risultando come una messa in scena grottesca, fuori fuoco e troppo segmentata.

Il film narra le vicende di Napoleone Bonaparte (Joaquin Phoenix), della sua ascesa al potere fino alla caduta, passando per la storia d’amore con Giuseppina Bonaparte (Vanessa Kirby) e le battaglie militari e politiche che l’hanno reso una delle figure storiche più importanti e famose della storia.

Napoleon

Era la fine degli anni ’60 quando Stanley Kubrik decise di mettere mano alla vita di Napoleone Bonaparte volendo realizzare il “più grande film mai esistito”. Anni di ricerche, lavoro, casting infiniti per la realizzazione di uno dei film più grandi della storia del cinema fino ad allora. Progetto troppo ambizioso e mai realizzato che portò l’acclamato regista a realizzare Barry Lindon nel 1975, film frutto quasi della frustrazione per non aver mai diretto l’epopea napoleonica. Nel 2020, terminate le riprese di The Last Duel, Ridely Scott affermò che il suo prossimo film sarebbe stata proprio l’epopea napoleonica. Inizialmente il titolo del film sarebbe dovuto essere Kitbag facendo riferimento al detto “There is a general’s staff hidden in every soldier’s kitbag” che tradotto significa “nello zaino di ogni soldato si nasconde sempre l’equipaggiamento di un generale”, titolo allusivo alla vita sempre in crescita di Napoleone. Il titolo fu poi modificato optando per qualcosa di più diretto ma sicuramente meno incisivo. I diritti del film furono acquisti prima da 20th Century Studios e poi da Apple Studios, infatti la pellicola dopo il suo passaggoo in versione ridotto (2 ore 40) arriverà direttamente su Apple Tv nella sua Director’s Cut di 4 ore. E qui iniziano le pecche.

Un film cinematografico al quale è stata tagliata una sostanziale parte di un’ora e mezza. Napoleon pur mettendo in scena il meglio dei film di guerra e ascesa storica, risulta quasi come un lungo trailer fatto di scene scollegate tra di loro, come se mancasse un punto di collegamento tra un momento e l’altro. Quello che gli spettatori vedranno in sala è un lungo, lunghissimo preambolo ad una storia che probabilmente nella sua versione estesa risulterà più completa e appagante. Al netto delle potenti scene di battaglia che vedono un Napoleone stratega al massimo della forma, una messa in scena precisa e accurata grazie anche alle ambientazioni scelte e al modo in cui Scott decide di approcciarsi a tali sequenze, il resto della pellicola è evanescente, senza una vera e propria anima. L’intento di Scott con Napoleon era sicuramente quello di mettere in luce la duplicità della vita di Napoleone Bonaparte. Stratega e genio in battaglia e uomo goffo nella vita privata e amorosa. Quello che ne risulta è un’epopea grottesca in cui emerge una figura quasi parodistica che ha poco a che vedere con l’intento originario.

Napoleone viene mostrato nella sua vita privata come un uomo quasi debole, goffo, grottesco e l’interpretazione di Phoneix contribuisce ad aumentare questa caratterizzazione. Nonostante l’intenzione sia interessante è il risultato che non convince. Il film (almeno la versione cinematografica) ha tutto l’intento di voler omaggiare in qualche modo non solo Napoleone ma anche la stessa Giuseppina cercando invano di esplicitare un amore che però non sembra mai essere tale. Le scene tra Napoleone e Giuseppina si caratterizzano così di momenti a tratti imbarazzanti e parodistici da non essere all’altezza delle premesse. Non è una novità che Ridley Scott negli ultimi anni abbia un po’ perso quella mano regista che tanto ha caratterizzato il cinema contemporaneo. Dopo alcuni passi falsi come “Tutti i soldi del mondo” e in particolare “House of Gucci” il regista statunitense non gode più di quella fama che lo aveva caratterizzato. Nonostante The Last Duel fosse un buon film di carattere storico – al netto di una narrazione abbastanza ridondante – con Napoleon si sperava in un ritorno decisamente più in forma.

Napoleon con una messa in scena dove spiccano trucco, acconciature e costumi, tenta invano di trasformarsi in un’epopea quasi cavalleresca non riuscendo però a trasmettere quel senso di epicità che una storia del genere avrebbe dovuto avere. Quasi come un lungo trailer, fatto di scene troppo scollegate le une dalle altre il nuovo film di Ridely Scott vorrebbe mostrare al pubblico la dualità della vita di Napoleone Bonaparte, astuto stratega in battaglia e uomo comune, ma ne esce una storia a tratti grottesca, quasi parodistica che non riesce ad innalzare le performance attoriali di due interpreti straordinari come Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby. Saranno questi problemi dovuti al taglio di più di un’ora di film? Non ci resta altro che attendere la versione estesa in arrivo su Apple TV, ma in chiusura ci domandiamo: ha senso una scelta distributiva di questo genere?


Napoleon diretto da Ridley Scott arriva al cinema a partire dal 23 novembre distribuito da Sony Pictures Italia . Ecco il trailer italiano del film:

RASSEGNA PANORAMICA
Napoleon
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Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
napoleon-ridley-scott-dirige-unepopea-grottesca-che-tenta-di-essere-epica-recensioneNapoleon con una messa in scena dove spiccano trucco, acconciature e costumi, tenta invano di trasformarsi in un’epopea quasi cavalleresca non riuscendo però a trasmettere quel senso di epicità che una storia del genere avrebbe dovuto avere. Quasi come un lungo trailer, fatto di scene troppo scollegate le une dalle altre il nuovo film di Ridely Scott vorrebbe mostrare al pubblico la dualità della vita di Napoleone Bonaparte, astuto stratega in battaglia e uomo comune, ma ne esce una storia a tratti grottesca, quasi parodistica che non riesce ad innalzare le performance attoriali di due interpreti straordinari come Joaquin Phoenix e Vanessa Kirby. Saranno questi problemi dovuti al taglio di più di un’ora di film? Non ci resta altro che attendere la versione estesa in arrivo su Apple TV, ma in chiusura ci domandiamo: ha senso una scelta distributiva di questo genere?

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