Netflix inaugura un centro di produzione a Madrid

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Il CEO di Netflix Reed Hastings ha ufficialmente inaugurato, nella mattinata di giovedì, il Production Hub Netflix di Madrid, il primo in tutta l’Europa: l’hub sarà composto da tre sound stage che verranno utilizzati nella maggior parte dei casi per produzioni di tipo televisivo e non chiaramente grandi blockbuster.

A far notizia durante l’inaugurazione, inoltre, sono stati i piani di Netflix per le produzioni spagnole in quanto Francisco Ramos, vice-presidente di Netflix per le produzioni originali, ha annunciato 2 nuove serie spagnole: “El Inocente” creata da Oriol Pauolo e prodotta da Belen Atienza e Sandra Hermida, e “Los favoritos de Midas“, creata insieme a Mateo Gil ed interpretata da Luis Tosar, con la co-produzione di Adrian Guerra e Nuria Valls della Nostromo Pictures.

Basato sul best-selle scritto da Harlan Coben “El Inocente” racconta la storia di un ex detenuto, Mateo, che 9 anni prima ha accidentalmente ucciso un uomo e che, ora libero, è in attesa dell’arrivo del suo primo figlio insieme alla moglie Olivia con cui sta inoltre comprando la casa dei suoi sogni. Ma una scioccante ed inspiegabile telefonata partita dal cellulare della moglie distruggerà la vita di Mateo per la seconda volta. La serie in 8 episodi sarà prodotta da Sospecha e Think Tank in esclusiva per Netflix.

Creato da Mateo Gil e Miguel Barros, “Los favorites de Midas” è un’adattamento del romanzo di Jack London pubblicato nel 1901 con il titolo “The Minions of Midas”: la storia ruota intorno ad un impresario molto ricco che è vittima di un macabro ricatto da parte di una misteriosa organizzazione che minaccia di uccide periodicamente qualcuno a caso a meno che l’impresario invii loro una grossa somma.

Netflix ha inoltre svelato “High Seas“, il cui poster era stato rilasciato il 4 aprile, ed ha annunciato che verrà rilasciato globalmente durante la primavera.

Hastings ha approfittato dell’occasione per annunciare che Netflix ha circa 24 produzioni originali in una qualche fase di produzione o sviluppo in Spagna, con 2 di questi progetti al momento impegnati nelle riprese come, ad esempio, la stagione 3 della Casa di Carta (Money Heist in inglese, ndR).
Oltre a ciò oltre 40 co-produzioni sono in sviluppo e la società americana ha dichiarato di aver lavorato, finora, con almeno 13 compagnie di produzione differenti impegnando circa 13000 fra attori, tecnici ed altre figure nella sola Spagna l’anno scorso. Quest’anno il numero dovrebbe salire fino ad almeno 25000 unità, almeno secondo Hastings.

Lo stesso CEO, intervistato da Alvaro Morte (il Professore de La Casa di Carta) ha inoltre dichiarato che:

E’ venuto fuori che non tutte le storie più interessante arrivano da Hollywood. Abbiamo investito in Europa ed in particolare in Spagna. Tutte nasce da ciò che la gente vuole vedere e noi vogliamo essere parte dell’ecosistema creativo spagnolo. E’ stato incredibile vedere come produzioni spagnole quali “Elite” o “La Casa di Carta” abbiano conquistato i cuori di fans in ogni parte del globo.

Il Production Hub, già completamente operativo, è sito nella TV City di Madrid, un campus di 10000 metri quadrati a Tres Cantos, un villaggio satellite a circa 20 minuti di macchina dalla capitale spagnola: l’Hub è composto da 3 stage da 1200 metri quadrati cadauno e lo studio principale è proprio di fronte al palazzo degli uffici in cui, al piano terra, è sito un auditorium con 250 posti a sedere, auditorium dove l’inaugurazione è avvenuta.

Nel prossimo futuro inoltre vi è in progetto la costruzione di altri 2 sound stage di circa 1500 metri quadrati l’uno che saranno a completa disposizione di Netflix una volta conclusi, permettendo quindi di aumentare il tenore e la quantità delle produzioni.

Hastings ha comunque parlato anche dei propri competitor durante la presentazione:

Nonostante ami Netflix guardo anche show di HBO. Sto guardando proprio in questo periodo anche uno show su Prime Video. L’ecosistema è molto più forte avendo tanti soggetti in campo. L’obiettivo è far spazio per tantissime nuove voci in campo

L’inaugurazione si è concentrata sul mettere in mostra maestranze, attori e produttori che lavoreranno con Netflix d’ora in avanti e che sono parte del boom che i telefilm stanno avendo in Spagna al giorno d’oggi.

Lo showrunner de “La Casa di Carta” ha infine aggiunto:

Abbiamo sempre avuto l’impressione che vi fosse un limite ai budget per le produzioni spagnole e perciò giravamo, per esempio, nelle prigioni per poter essere allo stesso tempo ambiziosi nello stile narrativo ed economici. Con la Casa di Carta questa sensazione sembra finalmente essere sparita

Fonte: Variety