Era nell’aria da un po’ di mesi, fin dai test condotti nel nostro paese qualche mese fa, ma adesso è stato reso ufficiale: Netflix ha ritoccato, al rialzo, il costo dei propri abbonamenti.
Nello specifico non vi è stata alcuna variazione di prezzo per il piano base, che comprende la visione su un solo device e qualità standard, mentre sono stati aumentati sia il costo del piano standard, che prevede due dispositivi in contemporanea e l’HD, che quello del piano premium, che porta i dispositivi utilizzabili contemporaneamente a quattro con Ultra HD laddove disponibile.
Nello specifico le modifiche saranno le seguenti:
— Piano Standard (2 dispositivi alla volta e, se disponibili, Hd e Ultra Hd): il costo dell’abbonamento passa da 10,99 euro a 11,99 euro
— Piano Premium (quattro dispositivi alla volta e, se disponibili Hd e Ultra Hd): il costo dell’abbonamento i passa da 13,99 euro a 15,99 euro.
Le motivazioni dietro questo aumento sono legale alla sempre più pesante competizione nel settore dei servizi streaming: oltre ai già presenti Hulu ed i servizi del colosso WarnerMedia, ad oggi presenti solo negli Stati Uniti ma pronti ormai a sbarcare nei mercati europeo ed asiatico, si profilano all’orizzonte i debutti di Disney+, AppleTv+ ed Apple Channels che rendono la concorrenza sempre più spietata.
Inoltre Netflix deve anche fare i conti con la propria situazione finanziaria, avendo chiuso lo scorso anno con un passivo di 12 miliardi di dollari investiti per lo più in produzioni originali e acquisizioni di diritti, e pertanto sta sorgendo per la società di Reed Hastings la necessità di iniziare a massimizzare i proprio profitti, anche tenuto conto della necessità di aumentare sempre più le proprie produzioni originali vista la naturale perdita dei diritti di alcuni titoli, che migreranno verso i servizi delle proprie case produttrici, Disney+ su tutti.
