A partire da venerdì 28 maggio, arriva in esclusiva su Amazon Prime Video, PANIC, nuova serie originale della piattaforma, tratta dal romanzo young adult dallo stesso titolo di Lauren Oliver. Oliver è anche sceneggiatrice della serie nonché produttrice insieme ad Adam Schroeder. Grazie ad Amazon Prime Video abbiamo potuto vedere in anteprima la prima stagione della serie e questo è il nostro parere senza spoiler.

In una piccola cittadina di provincia del Texas, Carp, ogni estate i diplomati del liceo locale si sfidano ad un particolare gioco ad eliminazione: il PANIC, che sancirà un unico vincitore permettendogli di guadagnare una cifra tale da abbandonare lo sfortunato luogo. Le varie sfide consistono in prove sempre più complesse e difficili che negli anni precedenti hanno causato addirittura alcune vittime che la città piange. Heather (Olivia Welch), Natalie (Jessica Sula) e Bishop (Camron Jones) sono tre affiatati amici che proprio durante l’estate si ritroveranno invischiati nel gioco, che in questa speciale occasione sembra spingersi oltre l’immaginabile, regalando al vincitore una cifra di soldi mai così grande. Tra situazioni familiari scomode, crescita, primi amori e paure legate al PANIC, l’estate è appena iniziata e sarà ricordata per molto tempo.

Tratta dal romanzo omonimo, PANIC, scritto nel 2014 da Lauren Oliver (già scrittrice della trilogia bestseller: Delirium), la nuova serie originale Amazon Prime Video, segue un po’ il successo di The Wilds, altra serie teen drama della piattaforma (che vi abbiamo raccontato QUI), riportando in auge uno stile narrativo del genere che da qualche anno sembra aver dato la precedenza più all’estetica della messa in scena che alla storia o allo sviluppo dei suoi personaggi. Se in The Wilds (rinnovata per una seconda stagione) abbiamo avuto un perfetto mix tra Il Signore delle Mosche e Lost, PANIC è una serie che pur sfruttando dei cliché del genere risulta originale e ben congegnata.

Quando si parla di giovani ragazzi e “giochi mortali” è impossibile non pensare ad Hunger Games o Battle Royale, con PANIC siamo completamente da un’altra parte. Abbandonate le narrazioni distopiche o splatter, dimenticate i reality show o la fama, PANIC è un gioco che non coinvolge una società, non è alla base di alcun sistema politico, è una via di fuga in tutto e per tutto, organizzata esclusivamente da giovani che vedono il loro futuro sgretolarsi ogni giorni di più. La scrittrice Lauren Oliver, che già aveva esplorato il genere distopico con la sua trilogia di successo Delirium (seguito da Pandemonium e Requiem), in questa sua opera successiva decide di ambientare il suo racconto in una minuscola cittadina di provincia macchiata però da quell’indicibile competizione che torna puntuale ogni estate, privando la narrazione di qualsiasi elemento inverosimile. Sono vani gli sforzi dei genitori o della polizia di impedire che il gioco prenda luogo, i ragazzi sanno bene come nascondersi e come organizzare il tutto.

Frutto di un interessante rielaborazione in fase di sceneggiatura, Oliver prende la sua storia e l’adatta al piccolo schermo, scrivendo dieci episodi dalla durata di circa quaranta minuti l’uno. C’è da dirlo, in un mondo in cui le serie vengono costruite per essere “maratonate”, PANIC potrebbe risultare quasi un’anomalia. Il sapore è quello di una serie di qualche anno fa, caratteristica che non la rende assolutamente un prodotto datato o vecchio, anzi, riesce a tirar fuori quel lato nostalgico che tanto potrebbe piacere a quegli spettatori cresciuti ad esempio con i lavori di Julie Plec (The Vampire Diaries). Pur essendo avvincente e caratterizzata quasi interamente da finali di episodi con importanti cliffhanger, PANIC è perfetta per essere una serie da diluire nel tempo, in modo da apprezzare ogni storyline che si interseca nella vicenda. Se il trio composto da Heather, Natalie e Bishop è il motore intorno al quale ruota tutta l’azione, a loro si aggiungono altri personaggi quali: Dodge (Mike Faist) o Ray (Ray Nicholson) che a tutti gli effetti rendono la narrazione corale. Purtroppo c’è da dire che tolti i personaggi appena nominati, sono pochi gli altri che vengono approfonditi o ricordati, risultando estremamente funzionali.

PANIC è una serie che come Outer Banks, di Netflix, non punta tanto alla spettacolarità delle immagini, quanto alla storia e ai suoi personaggi. Se la regia e la messa in scena non sono particolarmente memorabili, è impossibile non amare/odiare i protagonisti delle vicende e non tifare per loro ad ogni “challenge” del PANIC. Il contesto nel quale sono inseriti pur non essendo dei più originali è comunque un aspetto originale, come è interessante la scelta di non rendere il gioco il fulcro dell’intera vicenda. I ragazzi di Carp continuano a vivere la loro più o meno problematica adolescenza, in un mondo in cui esiste il PANIC, in cui il richiamo all’azione è dietro l’angolo.

Panic

PANIC è un buon prodotto teen drama, che seguendo successi come The Wilds di Prime Video o Outer Banks di Netflix, regala agli spettatori un tuffo nel passato, ricreando una narrazione che oggi sembra essere quasi del tutto sorpassata; non ci sentiamo di definirla “antiquata” piuttosto nostalgica sul piano della messa in scena. Concepita come una serie corale, il suo più grande difetto è quello di mettere in scena molteplici personaggi approfondendone solo alcuni, al contrario uno dei suoi pregi è quello di raccontare una storia con al centro un “gioco mortale”, ambientandola in un mondo completamente diverso da quello che altri tipi di narrazione simili ci avevano abituato. I cliffhanger che caratterizzano la fine di ogni episodio rendono l’intera serie avvincente e di veloce fruizione e non vediamo l’ora di continuare a vedere cosa succederà visto il finale della prima stagione, augurandoci un rinnovo!


PANIC è ora disponibile su Amazon Prime Video. Ecco il trailer della serie:

RASSEGNA PANORAMICA
PANIC
7
Articolo precedenteCobra Kai – Confermato il ritorno di Terry Silver per la quarta stagione
Articolo successivoOld – Ecco il trailer italiano e il poster del nuovo film di M. Night Shyamalan
Classe 1995, laureato in critica cinematografica, trascorro il tempo tra un film, una episodio di una serie tv e le pagine di un romanzo. Datemi un playlist anni '80, una storia di Stephen King e un film di Wes Anderson e sarò felice.
panic-sopravvivenza-e-altri-affanni-nel-teen-drama-di-amazon-prime-video-recensionePANIC è un buon prodotto teen drama, che seguendo successi come The Wilds di Prime Video o Outer Banks di Netflix, regala agli spettatori un tuffo nel passato, ricreando una narrazione che oggi sembra essere quasi del tutto sorpassata; non ci sentiamo di definirla “antiquata” piuttosto nostalgica sul piano della messa in scena. Concepita come una serie corale, il suo più grande difetto è quello di mettere in scena molteplici personaggi approfondendone solo alcuni, al contrario uno dei suoi pregi è quello di raccontare una storia con al centro un “gioco mortale”, ambientandola in un mondo completamente diverso da quello che altri tipi di narrazione simili ci avevano abituato. I cliffhanger che caratterizzano la fine di ogni episodio rendono l’intera serie avvincente e di veloce fruizione e non vediamo l’ora di continuare a vedere cosa succederà visto il finale della prima stagione, augurandoci un rinnovo!

Lascia un commento