Negli anni Novanta chiunque, ma proprio chiunque, avesse un minimo di interesse per il mondo dei manga e degli anime, avrà sentito anche solo parlare di Pretty Guardian Sailor Moon, meglio conosciuta come Sailor Moon: un fenomeno editoriale e televisivo paragonabile ad altri enormi capisaldi provenienti dal Giappone, come Dragonball o One Piece, per dire due nomi altrettanto celebri. Molti di voi avranno conosciuto le Guerriere Sailor grazie alla serie animata trasmessa in Italia da Mediaset che, al netto di un adattamento discutibile e di alcune censure decisamente disdicevoli, ha favorito l’esplosione del fenomeno anche nel nostro paese. Di acqua sotto i ponti ne è passata talmente tanta che una nuova serie animata, intitolata Sailor Moon Crystal, è stata prodotta per il ventennale del franchise con l’intento di portare su schermo un adattamento più fedele dell’opera di Naoko Takeuchi. E se i primi tre archi narrativi sono stati trasmessi sotto forma di serie TV, nel 2021 la quarta parte, rinominata Sailor Moon Eternal, è diventata un film, diviso in due parti per la distribuzione cinematografica in Giappone, avvenuta tra gennaio e febbraio 2021 e che, dal 3 giugno, arriva finalmente in Italia grazie a Netflix.

Sailor MoonPartiamo da un presupposto importantissimo: diversamente da quanto accadeva una volta, quando i film al cinema erano episodi standalone, spesso nemmeno canonici, come i film di Dragonball Z o altri lungometraggi dedicati a Usagi, Chibiusa, Ami, Rei, Makoto, Minako e le altre Guerriere, questo Eternal, come ormai va di moda (vedasi il film campione d’incassi su Demon Slayer, o Goblin Slayer Goblin’s Crown, o ancora il film che concluderà la saga di Black Clover o il prequel di Jujutsu Kaisen) è incastrato nella continuity della serie e, anzi, nel caso di Eternal, è la continuazione esattamente da dove si era interrotta la terza saga di Crystal.
Ne consegue, quindi, che uno spettatore casual potrebbe non capire determinate situazioni e riferimenti: nulla di grave, il doppio film scorre comunque senza problemi ed è comprensibilissimo, ma ovviamente solo il pubblico che già conosce la serie Crystal potrà cogliere davvero tutto senza porsi grosse domande.

È passato qualche mese dalla sconfitta dei Death Busters, è il primo di aprile e le guerriere entrano nel primo anno delle superiori, Mamoru inizia l’università, e una rara eclissi solare totale sta per esser visibile sulla città di Tokyo. Con l’eclissi però giunge anche il nuovo nemico, i Dead Moon, che installano la loro base aprendo un circo, il Dead Moon Circus.

Con il loro arrivo creano una sorta di barriera, che sostanzialmente isola la Terra dallo spazio e dal tempo. Per questo Chibiusa, intenta a tornare nel futuro, non riesce più a stabilire il contatto necessario, le guerriere hanno perso la loro facoltà di trasformarsi, e dovranno trovare dentro di loro il potere per farlo e combattere i nuovi nemici, comprendendo qual è il loro vero sogno. I Dead Moon sono guidati da Zirconia, che prende ordini dalla Regina Nehellenia, che utilizza l’Amazoness Quartet per portare a compimento il proprio spettacolo, e così condurre il mondo nelle tenebre. Il loro obiettivo è cancellare i sogni ed eliminare ogni luce, per farlo hanno dalla loro parte i Lemures, gli incubi concretizzati, che divorano i sogni.

Sailor MoonQuesta la trama di Sailor Moon Eternal che, come dicevamo, prende piede subito dopo il finale dell’arco Death Busters e ci porta, come sempre, in una situazione inizialmente tranquilla, con nuovi nemici e nuovi problemi pronti a sconvolgere la vita di Usagi e compagni. Narrativamente, i due film hanno un approccio totalmente diverso: se, infatti, il primo film ci presenta i nemici e, un po’ come se fossero singoli episodi, ci mostra le vicende di ogni singolo protagonista, fornendoci solo alcuni elementi di quella che sarà la trama principale di questa nuova avventura, il secondo film ci butta nell’azione, con scontri e spiegazioni di tutti gli elementi della trama, risultando davvero interessante e ben scritto, con tutti gli ovvi elementi caratteristici della serie, nuovi poteri, trasformazioni, l’importanza dell’amicizia e dell’amore e ogni altra caratteristica del manga di Naoko Takeuchi.

Quello che colpisce maggiormente di questo Sailor Moon Eternal è senza dubbio l’ottima realizzazione tecnica, qualcosa per cui applaudire TOEI Animation e Studio Deen: il character design è un’ottima via di mezzo tra quello visto su Crystal, ma più pulito e dettagliato, e quello classico, senza tentativi di ammodernamento che potrebbero far storcere il naso, soprattutto visto che Sailor Moon è un prodotto iconico come pochi altri nel panorama giapponese; le animazioni, pur con qualche elemento in CGI non eccellente, sono assolutamente ottime, fluide e dinamiche, e danno vita al solito, coloratissimo insieme di vestiti “alla marinara”, attacchi a base di luce, fuoco, acqua e altri elementi, e al solito scontro tra bene e male, luce e oscurità che abbiamo imparato ad apprezzare negli anni. Non è da meno, anzi, la colonna sonora, che salta tra i generi più disparati con pezzi azzeccatissimi e perfettamente coordinati con l’animazione.

Sailor MoonSe siete fan dei doppiaggi originali, ovviamente guarderete il film in giapponese, ma è giusto e doveroso sottolineare come il doppiaggio e l’adattamento in italiano siano ottimi, riprendendo il cast vocale di Crystal e mantenendo, fortunatamente, i nomi originali dei personaggi, senza stravolgere o tagliare elementi della caratterizzazione dei personaggi, come purtroppo è avvenuto con la serie classica negli anni ’90, uno dei casi di censura più maldestri della storia degli anime in Italia.

In conclusione, Pretty Guardian Sailor Moon Eternal – Il film è un prodotto adatto a tutti, dai neofiti ai casual ai fan più hardcore del manga di Naoko Takeuchi: un comparto tecnico pressoché perfetto porta su schermo una storia super classica, ma che non può che soddisfare chiunque sia alla ricerca di un’avventura ricca di emozioni che ci ricordi perché, in fin dei conti, tutto il mondo ama le Guerriere Sailor.

Lascia un commento