Promare è un film del 2019, primo lungometraggio di animazione co-prodotto dello studio Trigger Inc. e XFLAG, con il supporto dello studio Sanzegan per l’animazione tridimensionale, diretto da Hiroyuki Imaishi e con soggetto e sceneggiatura di Hiroyuki Namashima, alla terza loro collaborazione dopo Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann e Kill la Kill.

PromareSiamo in prossimo futuro: la comparsa dei BURNISH, esseri mutanti capaci di dominare le fiamme, ha portato alla quasi totale estinzione della razza umana e alla distruzione di circa metà del pianeta. Trent’anni dopo, la civiltà umana si è ricostruita e squadre di pompieri combattenti sono state costituite contrastare i BURNISH e gli incendi da essi provocati, grazie ad avanzate tecnologie robotiche e misure anti-incendiarie. Proprio nella cittàdi Promepolis, la più grande delle nuove città degli esseri umani, il team di pompieri Burning Rescue, si troverà a contrastare il Trio Mad Burnish, un gruppo di terroristi guidati dal rivoltoso Lio Fotia. Nello scontro, Fokia si troverà a scontrarsi contro Galo Thymos, una giovane recluta spaccona autoproclamatasi “il miglior pompiere del mondo.” Thymos avrà la vittoria su Fotia ed otterrà la ribalta mediatica, ma sarà solo una piccola parentesi per entrambi di uno scontro che li porterà a svelare e ad affrontare le oscure verità che si celano dietro le istituzioni della città, incarnate nella figura del Governatore Kray Foresight, uomo rinascimentale e mentore di Thymos, e di un progetto che potrebbe mettere fine alla razza dei BURNISH ma anche, forse, all’intero pianeta.

Promare è un progetto complesso, frutto di quattro anni di lavorazione da parte dello studio Trigger Inc., che nel loro intento di portare il loro lavoro nelle sale cinematografiche spingono al massimo i limiti tecnici ed artistici dello studio. Ci troviamo di fronte ad un’opera che imbraccia appieno tutti i punti di forza giàrodati dello studio Trigger, dal design dei personaggi, allo humour all’azione forsennata, che a pari passo con il plot del film raggiunge una scala di follia e di devastazione sempre più grottescamente grandi, con scontri tra robot giganti su navi grandi quanto città e di distruzione su scala globale.
Da un punto di vista registico è certamente ricco ed accattivante, ma è da notare che segue gran parte di quanto già ottenuto tramite l’esperienza delle opere seriali precedenti (in particolare è molto sentito l’apporto dell’animatore Sushio, animatore capo di Kill la Kill, il cui stile è anche completamente infuso in Promare, specie nel character design e nell’uso dinamico delle animazioni fisiche) e non riesce ad essere costantemente innovativo.

PromareE’ piuttosto l’apporto della Sanzegin per la componente della grafica tridimensionale, sposata con la regia di Imaishi, a fungere da elemento essenziale per creare gli aspetti più gratificanti del film: da sequenze che sfruttano angolazioni alternate e movimenti anche a 360 gradi infusi di incredibile dinamismo ad uno studio ricchissimo della gestione dei volumi e degli spazi specie nelle sequenze più grandiose fino ad arrivare un caleidoscopio di superfici lucide e colori fiammanti che scoppiano sullo schermo, in uno spettacolo visivo incredibilmente soddisfacente comparabile quasi a quello di Spider-Man: Un Nuovo Universo.
Altro punto di forza del film è l’apporto del maestro Hiroyuki Sawano, una figura di spicco nella composizione di film d’animazione nipponici, che produce nuovamente per la Trigger una poderosa colonna sonora dai toni acidi e graffianti, con sfumate che passano dal Pop-rock all’industrial con qualche inserto sinfonico.

La differenza più grande col passato è chiaramente dovuto al formato cinematografico, che fa di Promare un’opera più concentrata, ma che non rinuncia ad un enorme quantità di plot-twist, climax e momenti di forte tensione, che fanno del film un’opera adrenalinica dall’inizio alla fine.
L’unica pecca è invece un risultato decisamente più semplicistico nell’esecuzione narrativa: c’è poco spazio per lo sviluppo dei personaggi, che rimangono quasi del tutto macchiette abbozzate se non per Lio Fotia, il cui arco di antieroe e protagonista secondario sostiene tutto l’arco narrativo della pellicola.
Altro personaggio molto caratterizzato è Kray Foresight, le cui azioni ed intenzioni sono un elemento importante della trama e per cui non verranno approfondite qui per evitare spoiler. Nonostante questo, la struttura cinematografica del film risulta alle volte eccessivamente compressa, con un primo atto estremamente striminzito ed un terzo atto avvincente ma narrativamente non sempre fortissimo. Il film ne esce ancora, tutto sommato, estremamente fresco e godibile, ma ci si domanda cosa potrà inventarsi Imaishi in futuro per rinverdire quelli che sono ormai sentieri già solcati dallo studio, magari con un ritorno ad una serie o una miniserie.

Quello che è certo è che una semplice visione di Promare da sola non può bastare, e che il film si presta necessariamente a numerosi visioni, anche solo per godere l’incredibile comparto tecnico e l’azione roboante che caratterizzano questa pellicola.
Due parole finali sono per il doppiaggio italiano, decisamente funzionale seppur senza particolari guizzi, ma con un’ ottima prova di Maurizio Merluzzo e Alessio Puccio.

1 commento

  1. Ottima analisi Lorenzo, direi che rispecchia discretamente le sensazioni di molti, soprattutto le mie. L’opera lascia sognare e appassionare lo spettatore al punto di volerlo riguardare più e più volte.

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