[Recensione] Avengers: Infinity War – La fine ha un nuovo inizio

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Avengers: Infinity War

Dopo 10 anni di lunghissima attesa, finalmente l’Universo Cinematografico Marvel sta per convergere in questo grande evento, gli eroi saranno tutti uniti a far fronte comune per combattere il titano folle Thanos ed impedirgli di completare il Guanto dell’Infinito, è arrivato il momento di Avengers: Infinity War.

Le Gemme dell’Infinito, reliquie create dalla concentrazione del potere che imbrigliano, come possiamo anche solo lontanamente immaginare un simile potere racchiuso nel palmo della nostra mano? Tempo, quanto ne è passato dall’inizio del viaggio cine-fumettistico che ci ha portato fino ad oggi?
Essere qui, ora, non può che aver infiammato l’Anima di qualunque fan della casa delle idee.
I singoli tasselli del Marvel Cinematic Universe avevano un ultimo ostacolo da superare: lo Spazio che separava i protagonisti da uno dei più ambiziosi crossover cinematografici di sempre.
Nulla di tutto ciò avrebbe mai avuto vita senza la Mente della casa delle idee: Stan Lee, colui che può davvero rendere, ciò che prima era solo carta, una Realtà. Come abbiamo resistito fino ad oggi? Grazie al Potere che ci accomuna tutti: l’essere degli irriducibili fan Marvel.

Dopo gli eventi di Captain America: Civil War i Vendicatori sono divisi, Captain America/Steve Rogers (Chris Evans) ha lasciato il suo scudo diventando un fuorilegge, con lui la spia Vedova Nera (Scarlett Johansson), Falcon (Anthony Mackie) e il Soldato D’Inverno/Bucky Barnes(Sebastian Stan). Tony Stark/Iron Man (Robert Downey Jr.) invece, rimasto senza una vera squadra alle spalle, impiega tutti i mezzi a sua disposizione per difendere il pianeta, ma questa volta non può farcela da solo. Il titano folle Thanos (Josh Brolin) è alla ricerca delle Gemme dell’Infinito e decide di attaccare la terra insieme al suo esercito per recuperare la Gemma della Mente, posseduta da Visione (Paul Bettany), e quella del Tempo contenuta nell’Occhio di Agamotto di Doctor Strange (Benedict Cumberbatch). La minaccia imminente richiede l’intervento di tutti gli eroi del Marvel Cinematic Universe, dallo scienziato Bruce Banner (Mark Ruffalo) e il suo irascibile alter ego Hulk, al dio del tuono Thor (Chris Hemsworth); passando per Spider-Man (Tom Holland), il re del Wakanda T’Challa/Black Panther (Chadwick Boseman), fino ad arrivare ai Guardiani della Galassia, guidati dal prode Star Lord (Chris Pratt).

Tutto si poteva pensare di Avengers: Infinity War ma la realtà supera le più larghe aspettative degli spettatori. Dopo mesi di attesa dove si speculava su come la vicenda potesse evolvere e chi probabilmente sarebbe morto, finalmente giungiamo alla tanto agognata risposta. Il lavoro che ha portato a questa pellicola è stato lungo dieci anni. Da quel lontano 2008, che vedeva nei cinema un’ottima trasposizione di Iron Man, ad oggi le cose si sono fatte sempre più complesse e sempre più intricate ma tutto portava a questo giorno. Il lavoro dei fratelli Russo per Avengers: Infinity War è davvero encomiabile, il dettaglio con cui riunisco tutte le pellicole è incredibile, strutturato e sorprendente. Sicuramente la coppia di registi è il punto di forza di questa pellicola, bravi praticamente in tutto, anche nel pubblicizzare il film. Si perché Avengers: Infinity War fa quello che forse ci si aspettava meno, sorprende e tiene incollato lo spettatore in un continuo turbinio di emozioni.

Non sarà facile parlare e analizzare il film senza rovinare la pellicola, quindi mi asterrò da ogni tipo di spoiler e ogni tipo di allusione specifica alla trama.

La pellicola è solida, strutturata e ben scandita. Il merito è di una sceneggiatura ben sviluppata nelle sue parti più intricate e complesse, che rende agevole la visione del film senza appesantire troppo le parti meno dinamiche. La forza di questa sceneggiatura risiede infatti nella sua ottima capacità di gestione dei personaggi e del grande equilibrio nella quantità di contenuti, distribuiti in modo intelligente per dare la quantità maggiore di informazioni senza appesantire la visione ma anzi rendendola più dinamica e piacevole. Non esente da errori la sceneggiatura non brilla sicuramente la qualità dei dialoghi, spesso molto rapidi e ridotti all’osso, ma questa è una formula che funziona per la tipologia di cinema che vedremo dove i contenuti vengono espressi nei momenti più topici e più carichi di Pathos.

Questo tipo di sceneggiatura permette anche agli attori, i tantissimi attori di questa pellicola, di esprimersi al meglio caratterizzando i personaggi e dandogli i giusti spazi e dando il giusto spazio al villain, il massimo punto di forza della pellicola. Thanos è la parte più sorprendente, più coinvolgente e più affascinante della pellicola. È il villain perfetto, caratterizzato e approfondito in modo curato, è il personaggio che ti trascina nella sua storia, ha una personalità ben definita e una sua linea di pensiero estremamente dettagliata. È complesso e pieno di sfaccettature, tutte le sue parti vengono messe in risalto e vengono trasposte nella pellicola. Il lavoro fatto sul Titano Pazzo è la vera punta di diamante di Avengers: Infinity War, è probabilmente il cattivo più completo, complesso e interessante che si sia mai visto in un cinecomic. Nonostante la CGI, Brolin riesce a dargli il giusto spessore, aiutato da una sceneggiatura che lo mette in primo piano rispetto al resto del cast.

La parte che risulta meno riuscita della pellicola è stata proprio la Computer Grafica. Nonostante un livello sicuramente altissimo, in alcuni punti rimane un po’ troppo finta ed evidente; non sono, però, questi pochi secondi ad intaccare il livello del film che rimane altissimo.

Avengers: Infinity War è una pellicola quasi corale, dove tutti i personaggi danzano nel loro ruolo per rendere lo spettacolo unito e fluido fino all’epilogo. Non privo di difetti più o meno evidenti, la fatica dei Fratelli Russo viene ripagata con una sorprendente e dinamica pellicola action, carica di Pathos e la giusta dose di epicità. Il film calca giustamente la mano sulla figura di Thanos, rendendolo quasi il protagonista e dando vita finalmente ad un villain ben caratterizzato e ben sviluppato. L’ultimo cinecomic di casa Marvel Studios è riuscitissimo ed è il perfetto prodotto che tutti i fan si meritano di vedere. Se siete appassionati della saga non rimanere delusi da questa pellicola.