[Recensione] Game Of Thrones S07e07 – “The dragon and the wolf”

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Il drago e il lupo, il Sud e il Nord, il fuoco e il ghiaccio, il giorno e la notte. Così diversi eppure così simili, tanto lucente e confortevole l’uno quanto buia e piena di terrori l’altra. Il bene contro il male e ciò che è bello contro ciò che è brutto. Il titolo della settima puntata della settima stagione di Game Of Thrones, “The dragon and the wolf” appunto, sintetizza nel migliore dei modi, secondo noi, la recensione della puntata che vi apprestate a leggere. Tanto infatti, ben riuscito e curato in certi punti, tanto grossolano e poco dettagliato risulta l’episodio in altre parti, riuscendo a sua volta a rendersi facile esempio della qualità altalenante vista in questa settima stagione.

L’episodio si apre con un’ampia inquadratura sull’esercito di Immacolati in attesa di ordini di fronte le mura di Approdo Del Re. A loro si aggiungono anche i Dhothraki ed entrambi gli eserciti sono lì per “scortare” l’imminente arrivo di Jon Snow, Tyrion Lannister e il resto di consiglieri e cavalieri al seguito loro e di Daenerys Targaryen. Tutto è pronto dunque per il tanto atteso incontro tra i tre più grandi sovrani di Westeros. Il Re e protettore del Nord Jon Snow, La madre dei draghi nata dalla tempesta e legittima erede al trono dei Sette Regni Daenerys Targaryen, e infiine l’attuale Regina dei Sette Regni Cersei Lannister. Con grande sorpresa del sottoscritto, l’incontro inizia e viene portato avanti con relativa calma da parte dei protagonisti, ma soprattutto viene gestito nel migliore dei modi sia dal punto di vista della sceneggiatura, che da quelli della regia e della recitazione. La sola presenza di qualche battuta fuori tono o contesto per alcuni personaggi non riesce a rovinare una scena finalmente costruita con le giuste tempistiche e la giusta enfasi.

Decisamente di più, e per certi versi anche più importanti, gli avvenimenti che si verificano a Grande Inverno, dove la divergenza di idee fra Lady Sansa Stark e la sorella Arya sembra essersi fatta troppo grande e Petyr Baelish è pronto ad approfittare della situazione al primo momento opportuno che gli si presenterà. Anche quì è buona la gestione delle tempistiche e dei reparti più prettamente tecnici, mentre invece sceneggiatura e recitazione meritano una menzione particolare.

Nella volontà di non fare SPOILER, omettiamo dall’analisi nella recensione le ulteriori due location viste durante l’episodio. Segnaliamo però che i principali difetti della puntata risiedono proprio lì e sono ancora una volta frutto di disattenzione in fase creativa, più volte, purtroppo, riscontrato nei sette episodi della stagione.

In definitiva “The dragon and the wolf” è un’episodio che ci ha certamente soddisfatto per quanto di buono è stato portato in scena, ma che ci ha lasciato un retrogusto non particolarmente gradito per via di errori grossolani e facilmente evitabili di cui la puntata soffre in più punti. Se da una parte, infatti, abbiamo un’ottima gestione dei tempi e del budget e delle performance attoriali non indifferenti, dall’altra persistono trovate ridicole e sbrigative e personaggi secondari (e non) decisamente mal caratterizzati.

Gli sceneggiatori hanno ancora una volta accontentato i fan, confermando le più accreditate teorie su alcuni personaggi o alcune situazioni, ma il loro lavoro quì è stato più che corretto e nonostante tutto crediamo abbiano ancora dei grossi regali da elargire al pubblico durante l’ultima stagione. Purtroppo la stagione sette si piazza all’ultimo posto di qualunque classifica tra le stagioni dello show HBO, ma l’eredità di Martin era pesante e la voglia di poter dare ai fan tutto ciò che chiedevano ha inciso molto sul frettoloso e poco epico risultato finale. Voto finale 6,5. Tanti errori ma tutti commessi “in buona fede” per far si che si arrivasse lì dove era più facile far incontrare le idee originali di Martin con i desideri dei fan.