[Recensione] Injection 3 – La Casa Fredda

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Siamo tornati sulle pagine di Injection, precisamente al terzo capitolo dell’odissea fanta-horror creata da Warren Ellis e pubblicata da saldaPress: ci ritroviamo ancora una volta alle prese con mostri, demoni e virus informatici originati dalla misteriosa Inoculazione che sta trascinando poco a poco il nostro mondo sull’orlo del baratro.

injectionCome anche nei capitoli precedenti, anche questo terzo volume ci racconta il propagarsi dell’Inoculazione come una epidemia dagli occhi di uno dei suoi “genitori”, ovvero l’informatica Brigid Roth, in grado di interfacciarsi con macchine e apparecchi informatici come se questi fossero posseduti da un qualche tipo di entità. Le sue indagini la portano fino in Cornovaglia, sulle tracce di alcuni violenti omicidi avvenuti nei pressi di una misteriosa formazione rocciosa.

Injection è probabilmente una delle migliori serie a fumetti proposte attualmente sul mercato, non solo perchè l’abilità di Warren Ellis di (non) raccontare una storia sia strabiliante, ma anche perchè ogni numero è un concentrato di tensione e cardiopalma, condito da atmosfere horror/sovrannaturali che speriamo vengano mantenute nell’adattamento televisivo da poco annunciato. In questi capitoli in particolare, Ellis sembra davvero essersi divertito a scavare tra miti, leggende e racconti popolari britannici, humor che si riflette anche nei dialoghi sempre molto taglienti della protagonista Brigid. Addirittura, lo sceneggiatore trova anche il tempo per scagliare una piccola invettiva alla religione cristiana, seppur facendolo in maniera molto fugace e senza accanirsi.

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Ho detto prima che Ellis è bravissimo a non raccontare, ed effettivamente non si è ancora capito molto riguardo a dove la storia voglia andare a parare, in particolare mantenendo ancora ambigue la natura e le origini dell’Inoculazione. Intendiamoci, non c’è niente di male nel tenere il lettore sulle spine e a tenere la tensione alta, ma, trovandoci ormai al terzo brossurato/16esimo spillato, si spera che venga rispettata una certa tempistica e che lo sviluppo della trama si svolga per il meglio.

Dal punto di vista grafico, tocca ripetersi un’altra volta: Declan Shalvey si conferma come uno dei migliori artisti sulla piazza con il suo stile pulito e deciso, che sembra trovarsi molto a suo agio con questa storia. Inoltre, il sodalizio che si è creato con la colorista Joride Bellaire continua a dare i suoi splendidi frutti, dando vita a contrasti sempre più acidi e psichedelici o a esplosioni di luce che abbagliano anche il lettore.

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Con questo terzo capitolo, Injection conferma ancora una volta la sua qualità e la bravura dei suoi creatori, sperando però che questi comincino presto a svelare il proprio obbiettivo effettivo.