[Recensione] Mob Psycho 100 #1 – Qualcuno ha chiamato un esorcista ?

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In questi ultimi anni si è sentito molto parlare di One, nascente autore che ha spopolato sia nel mercato orientale che in quello occidentale con l’ormai affermato One-Punch Man che l’anno scorso dopo ben quattro anni di pubblicazione è stato trasposto in una serie animata di ben 12 episodi più 7 OAV e che in Italia è disponibile doppiato e sottotitolato su VVVID e Netflix.

Quest’oggi noi di RedCapes.it vogliamo parlarvi di Mob Psycho 100, manga scritto e disegnato interamente da One che è stato presentato qui da noi in Italia recentemente da Star Comics in anteprima al Lucca Comics and Games 2017 e come precedentemente accade l’anno scorso per Ajin una variant realizzata da un artista Italiano, Marco Checchetto.
In Giappone è invece  edito da Shogakukan e viene pubblicato sulla rivista Ura Sunday.

Il Protagonista delle vicende è un ragazzo, Shigeo Kageyama, molto anonimo e silenzioso che frequenta le medie, soprannominato da tutti “Mob” e che possiede notevoli poteri da esper.

Mob sin dal primo capitolo dimostra di non avere completo controllo dei suoi poteri, infatti da un momento all’altro se non dovesse riuscire a controllare le sue emozioni tipicamente umane potrebbe mettere a rischio la vita di moltissime persone.
Il ragazzo però cercherà di condurre anche una vita normale, lavorando anche part-time per Arataka Reigen, una sorta di figura paterna per lui, che finisce sempre per fruttare il ragazzo allo scopo di compiere vari esorcismi nei posti più inaspettati a soli 300 yen all’ora.
Il primo capitolo della serie, una prefazione al mondo esoterico che circonda la figura di Mob è solido e non si perde in inutili ripetizioni evitando uno dei maggiori difetti che si riscontrano in molte introduzioni di svariati manga, i quali si perdono in dettagli, che annoiano il lettore e lo confondono.
In questo primo volume trovano posto sia le dimostrazioni dei poteri di Mob oltre che il suo carattere e le sue difficoltà di adeguarsi alla vita di tutti i giorni e che crediamo caratterizzano i capitoli successivi, creando così una struttura ripetitiva ma funzionale alla definizione del suo carattere.

In definitiva possiamo dire che questa prima parte di storia ci presenta un Mob che reprime le sue emozioni, e quindi il suo vero potere, finché per via di svariati eventi è portato a liberarlo e a dimostrare ai lettori di cosa è capace un ragazzo così anonimo.
Le tavole seguono uno schema ordinato, permettendo una fluizione semplice per un tipo di manga comico come, per l’appunto è Mob Psycho 100.
Lo shōnen presenta anche situazioni classiche che caratterizzano i battle manga e vengono ulteriormente evidenziati da cambiamenti di stile sui volti sopratutto, che cambiano da quando si sta scherzando a quando i personaggi sono in pericolo di vita.
Per quanto riguarda il disegno non c’è molto da dire, lo stile dell’autore è molto semplice se non banale e non presenta uno storytelling particolarmente elaborato.

Speriamo che con l’avanzamento della storia lo stile si evolva e trovi una propria forma che rappresenti al meglio l’opera differenziandola dalle altre e da altri lavori di One.

Segnaliamo anche che in alcune tavole sono presenti personaggi di altri manga scritti da One come Tatsumaki di One-Punch Man oppure citazioni a serie ben più note come tipo “Le Bizzarre Avventure di JOJO” ed a vari videogiochi di famose case nipponiche.

Il successo di Mob Psycho 100 ha fatto si che ricevesse un adattamento anime di 12 episodi, che ha riscontrato un discreto successo in madre patria e da noi.
Lo Studio Bones (produttori dell’anime) recentemente ha dichiarato che arriverà sicuramente la seconda stagione e un adattamento live action prodotto grazie alla collaborazione tra TV Tokyo e Netflix, quest’ultimo sempre più attivo nel panorama mondiale per la produzione di contenuti originali e che ora sta espandendo il suo palinsesto con produzioni animate.

In conclusione, l’opera è interessante e nel futuro potrebbe rivelarsi una lettura “passatempo” notevole quindi se vi piace il genere vi consigliamo di darci un occhiata anche se non possiamo definire esaltante la componente grafica, anzi abbastanza scarsa.

Vi lasciamo con la splendida cover variant disegnata da Marco Checchetto per Star Comics.