[Recensione] Star Trek: Discovery 1×13 – Il passato è il prologo

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Star Trek: Discovery 1x13

Star Trek: Discovery stupisce con questa tredicesima puntata e corregge un errore della precedente.

Dopo la scoperta che Lorca (Jason Isaacs) è in realtà un abitante dell’universo a Specchio, Michael (Sonequa Martin Green) cerca di escogitare un modo per contattare la USS Discovery, mentre sulla nave, Saru (Doug Jones) e Stamets (Anthony Rapp) constatano il veloce decadimento della rete miceliale. Sulla ISS Charon, Lorca, ormai uscito dalla falsa identità di Capitano della federazione, cattura lo Stamets dell’universo a specchio e inizia a guidare il golpe lasciato incompiuto contro l’imperatore Georgiou (Michelle Yeoh). Burnham riesce a contattare la Discovery e riferire della scoperta sul proprio capitano, sarà quindi premura di Saru guidare l’equipaggio attraverso una missione suicida: eliminare la fonte di energia della ISS Charon, che sta consumando la rete miceliale dall’interno. Gabriel continua la sua avanzata liberandosi di tutti i possibili ostacoli tra cui Stamets, che si rivela essere proprio lo Stamets di quell’universo. Burnham e Georgiou faranno un accordo per riuscire a battere Lorca in astuzia, dandogli quello che vuole ossia l’imperatore. Mentre Lorca si autocelebra, Burnham esegue il piano e insieme a qualcuno di molto simile al suo ex capitano e mentore conduce una disperata lotta con un uomo che credeva suo alleato e con cui stava sviluppando un’intesa quasi padre-figlia, Gabriel Lorca. Lo scontro terminerà con la morte di Lorca, e Burnham, che sta per essere trasportata sulla Discovery e che proprio in quell’ultimo momento salva Philippa Georgiou da morte certa e la porta con sé, nel suo universo. L’equipaggio arrivato a casa constaterà una realtà inquietante, però, nei 9 mesi che sono stati via, i Klingon hanno vinto la guerra. Ma questo come è possibile? Nei registri della flotta non ve n’è traccia di tale avvenimento. Che l’avventata missione di Lorca abbia cambiato il passato?

Viene anche spiegato come Lorca sia arrivato nell’universo principale in modo similare a quello che è stato il viaggio di Kirk, Spock, Scotty ed Uhura nel 2267(episodio “Mirror, Mirror” della TOS), ossia tramite un errore di teletrasporto mentre la ISS Buran veniva fatta esplodere dalla nave imperiale. Non ci è dato ancora sapere quale sia stato il destino del Lorca dell’universo di Star Trek Principale ma è altresì probabile che sia morto veramente nella battaglia che ha visto coinvolta la USS Buran, lasciando spazio e manovra quindi al Lorca dell’universo a Specchio.
Con questa puntata finalmente vengono chiusi quei punti che potevano rimanere sospesi a proposito dell’universo a specchio, che sappiamo non rimarrà senza a guida a lungo, mentre l’equipaggio dovrà fare i conti con una situazione catastrofica e possibilmente irrimediabile, la fine della federazione e la nascita dell’impero galattico Klingon. Certamente potrebbe darsi che si trovino in un’altro universo, plausibilmente, ma se così fosse non si spiegherebbe l’affermazione di Stamets. Insomma a quanto pare la trama relativa alla guerra con i casati Klingon non è ancora conclusa e probabilmente se non certamente Voq (Shazad Latiff) avrà un ruolo importante a tal fine. Dunque non ci resta che aspettare ulteriori sviluppi.

Un appunto: nella scorsa recensione ho fatto notare uno scambio di corpi tra i due Stamets che però non c’è stato, principalmente si è trattato come riferito di un errore di montaggio, anzi un montaggio ambiguo, dove al risveglio dei due sono seguiti degli sguardi decisamente fraintendibili verso l’ambiente e anche causati forse dallo sfasamento, certo è altrettanto probabile che ci sia ulteriormente qualcosa sotto, ma ho voluto segnalare la cosa.

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