[Recensione] The Gifted 1×03 – eXodus

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Un’altra settimana ci regala un’altro episodio di The Gifted, vediamo dunque cosa è successo questa settimana nel “futuro” di un mondo che odia e teme i Mutanti più di prima. 

Reed(Stephen Moyer) arriva ad un accordo con il Sentinel Services per poter riunirsi con la sua famiglia e salvarli dalla prigione mentre Caitlin(Amy Acker) e i ragazzi cercano un’aiuto fuori dal gruppo dei mutanti clandestini. Marcos(Sean Teale) e John(Blair Redford) invece discutono di come utilizzare i poteri di Blink(Jamie Chung) per salvare Lorna(Emma Dumont) dalla custodia del governo; Caitlin e i ragazzi, ospiti dello zio, assistono ad un ulteriore episodio di violenza ingiustificata verso i Mutanti che li metterà in difficoltà ulteriormente e costringerà John e Marcos ad intervenire nel mentre Reed, rimesso in libertà dall’agente Turner(Cobey Bell), riprende i contatti col barista della bettola dove ha incontrato Marcos/Eclipse la prima volta non rendendosi conto dell’errore che sta compiendo aiutando l’agenzia, l’uomo però riuscirà a trovare il coraggio di sacrificare la sua libertà per impedire che le sentinelle catturino altri giovani mutanti innocenti, come i suoi figli e come la bambina(portatrice per ora di un gene x dormiente) che ha incontrato al bar – Caitlin, Lauren, Andy, John e Marcos riescono poi a scappare dalla “ronda” armata di quartiere con l’aiuto di Dreamer(Elena Satine) e di Blink, che ora crede di essere innamorata di John a causa dei poteri della prima mutante. La puntata si chiude con molti personaggi che hanno una nuova consapevolezza, Reed capisce che non c’è più il bianco e il nero, che il governo è in errore, e che lui stesso faceva parte di quell’errore, mentre Caitlin ormai prende coscienza del suo ruolo e della sua missione, riunire la sua famiglia e se per fare ciò dovrà muoversi nello sporco di una rete clandestina illegale, lo farà. 

Anche questa settimana ci sarebbero tante cose da dire sulla puntata, che si rivela molto solida dal punto di vista dell’intrattenimento nonostante qualche piccola ingenuità derivata anche dall’orario in cui viene trasmessa e dal tipo di target a cui è rivolta, non giovanissimo ma nemmeno adulto come Legion, anzi. Dall’altra parte però la serie rispetta totalmente quello che sono stati gli X-Men e in generale riporta un sacco di topos delle serie X su schermo, come l’odio ingiustificato, il voler fare la cosa giusta dei Mutanti nonostante siano sempre in pericolo e i triangoli amorosi, forse una delle cose più da fumetto anni 80 supereroistico che poteva esserci. 

E’ apprezzabile inoltre come i personaggi in poche puntate abbiano già raggiunto una certa maturazione psicologica che gli permette di avere ruoli ben definiti all’interno di una trama comunque che mira a espandere un mondo, dai servizi sentinella, agli attacchi terroristici Mutanti negli anni 60, ai movimenti per le minoranze dei 70/80 e passando pure per il misterioso laboratorio di Rodrick Campbell(Garret Dillahunt) c’è tantissima carne al fuoco e ogni settimana la curiosità di sapere come continuerà c’è, quindi posso ritenermi tutt’ora molto soddisfatto di una serie su cui non riponevo tutte queste aspettative. 

Ora sarà sicuramente interessante vedere come il gruppo dei Mutanti Clandestini abbia intenzione di liberare Lorna e Reed, che stanno per venire trasportati nella prigione più impenetrabile che ci sia, già il promo ci mostra dei Mutanti Governativi e chissà cos’altro arriverà, dato che ogni puntata che passa e più elementi della mitologia degli X-Men entrano in questa serie.