Quando uno pensa che Riverdale non possa diventare più inquietante, rimanendo ovviamente nei limiti del target a cui si propone, viene sorpreso.
Con l’assalitore di Fred Andrews(Luke Perry) ancora in giro, Archie(KJ Apa) deve trovare un modo per riuscire a mantenere la concentrazione, si rivolgerà dunque a Reggie, noto per i suoi traffici a scuola; Intanto Betty(Lili Reinhart) intraprende una missione disperata per salvare Pop’s dalla chiusura e Jughead(Cole Sprouse)tenta di tutto per salvare il padre(Skeet Ulrich) dalla prigione, arrivando anche a contattare Penny Peabody(Brit Morgan), un avvocato dei Southside Serpent pericoloso quanto i compari di FP e protetto dalla conoscenza della legge. Come se non bastasse, il ritorno di Hiram(Mark Consuelos) a casa infastidisce Veronica(Camilla Mendes) al punto da rivelare alla madre delle minacce che l’hanno portata a testimoniare in favore del padre. La puntata dunque è un ulteriore scavare della serie all’interno delle conseguenze dei fatti della prima stagione e in parte dell’episodio uno di questo secondo anno di Riverdale, i misteri continuano a crescere e a sommarsi portando lo spettatore in una spirale di delinquenza, accordi loschi e drammi adolescenziali(che tra l’altro pensavo sarebbero stati gestiti molto peggio).
Ogni personaggio dimostra di avere un proprio “arco narrativo” possiamo dire, che lo forgerà e lo porterà sempre più vicino alla sua controparte cartacea, l’esempio più evidente è stato Cheryl Blossom(Madeleine Petsch) o anche le stesse Betty e Veronica, che stanno riformando le B&V dopo quello che è successo nella scorsa stagione sembra quasi una sorta di istituzione questa associazione per i compagni di scuola. Mark Consuelos per ora non ha dimostrato ancora di essere la scelta giusta per il ruolo di Hiram Lodge, anzi, forse avrei scelto un attore più “vecchio” per il ruolo o avrei invecchiato l’attore, per dare più il senso di vecchia volpe che non perde mai il vizio, cosa che si evince dai discorsi tra Hermione e il marito, ma anche tra Hermione e Veronica.
La narrazione scorre bene, senza intoppi e la storia che viene raccontata per quanto probabilmente mantiene molti elementi già visti in altri teen drama funziona e dà l’opportunità di scavare anche nel marcio di Riverdale, marcio che ora non si limita più solamente alla zona del Southside ma anche alla cittadina, perché proprio con questa puntata e con gli accordi che Betty e Jug hanno dovuto fare per salvare Pop, è arrivata pure in città, quindi prepariamoci ad una escalation di violenza(nei limiti della serie) oltre che un ulteriore dramma quando la coppia costituita da Betty e Jug dovrà fare i conti con il loro lato oscuro che sta uscendo e che li porterà probabilmente direttamente nelle grinfie delle “forze” che stanno agendo in città.
Il mistero dell’uomo incappucciato si infittisce e sembra allontanarsi da Archie e dalla famiglia Andrews quando sul finire della puntata uccide due teenager senza un apparente collegamento, ma la voce fuori campo da narratore di Jug, ci avverte che non è finita e che anzi, per Archie l’incubo è appena iniziato.