[Recensione] Thor – Un film che cade sotto le necessità di un universo espanso

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Thor

Thor è un film del 2011 diretto da Kenneth Branagh e con protagonista Chris Hemsworth come Thor Odinson, Tom Hiddleston come Loki e Anthony Hopkins nel ruolo del padre di tutti, Odino. Il film è la quarta entrata del Marvel Cinematic Universe ed insieme ad Iron Man 2 e Captain America: The First Avenger è uno dei film più legati alla macrotrama dei Vendicatori.

La pellicola inizia quando il re di Asgard, Odino, si scontra con i Giganti di Ghiaccio, intenti a conquistare i Nove Reami, con prima tappa Midgard (La Terra). La vittoria è ovviamente degli Asgardiani che stipulano una tregua con gli abitanti di Jotunheim e Laufey, il loro re, portandosi via sia lo “Scrigno degli Antichi Inverni“, un dispositivo potentissimo che permetterebbe la glaciazione eterna sia il figlio del re, Loki. Passano gli anni, Thor, figlio legittimo di Odino, e Loki crescono insieme come fratelli, finchè un giorno un manipolo ribelle di Giganti di Ghiaccio attacca il Bifrost costringendo Thor, Loki, i Tre Guerrieri e Lady Sif a intervenire. Giunti a Jotunheim al cospetto di re Laufey per reclamare il danno, l’irruente Thor colpirà il sovrano dei giganti, rompendo la secolare tregua tra Asgard e Jotunheim. A questo punto Odino deciderà di esiliare Thor su Midgard affinchè impari la disciplina, privandolo del suo martello e dei poteri da esso derivati. Il martello del dio del tuono atterrerà in Nuovo Messico dove verrà presto circondato dagli agenti dello S.H.I.E.L.D., tra cui Phil Coulson (Clark Gregg) e ClintBarton (Jeremy Renner).

Intanto su Asgard Loki, venuto a sapere  la verità sulle sue origini, si confronta con Odino, facendo cadere il Padre di Tutti nel suo sonno, fin troppo rimandato. Ormai disilluso, Loki decide di prendere il controllo di Asgard ed ingannare Thor, convincendolo della morte del padre Odino. Dopo Sif e i Tre guerrieri con l’aiuto di Heimdall (Idris Elba) decidono di recarsi a Midgard per riportare indietro Thor; Loki scoperto il tradimento prima congela quest’ultimo con l’energia dello Scrigno, poi manda il Distruttore sulla Terra, riprogrammato per uccidere Thor, che nel frattempo è diventato ciò che suo padre voleva grazie alla conoscenza di Jane Foster ed Erik Selvigg è diventato di nuovo capace di sollevare Mjolnir, con questo colpisce il Distruttore, e si dirige alla prossima tappa, Asgard, per combattere il fratello. Alla fine dopo una lunga battaglia, Thor, con il peso sul cuore, sapendo che ciò gli impedirà di tornare da Jane Foster, chiude il Bifrost salvando i NoveRegni. Loki sul finire del film si suicida apparentemente e la pace è tornata.

Ricalcando le tragedie di Shakespeare, la pellicola ha  un impianto molto classico. La costruzione della fabula è abbastanza lineare e di immediata comprensione, intrisa di un classicismo fantasy soprattutto nei primi minuti su Asgard e Jotunheim, risultando come una delle parti più interessanti e riuscite della pellicola, grazie all’abile messa in scena di Branagh. Da questo si potrebbe evincere che il film continua sulla strada già tracciata, con l’intreccio che semplicemente si dipana tra Asgard e il pianeta dei Giganti di Ghiaccio, ma così non sarà. Infatti, J. Michael Straczynski, Mark Protosevich (NDR: Sceneggiatori del film) per esigenze narrative e dell’universo espanso, portano la storia sulla Terra, facendo così impantanare il film, riempiendolo di cliché. In poco tempo l’esigenza narrativa prende il controllo della pellicola che nella sua parte centrale, irrimediabilmente troppo poco fantasy, cade in un baratro da cui poi non riesce ad uscire, piegato dalle necessità della trama globale come Iron Man 2. Persino l’introduzione dello S.H.I.E.L.D. ai fini della trama ha una rilevanza molto marginale, tant’è che poteva tranquillamente essere aggiunta in seguito, nei titoli di coda o in un ipotetico preludio a The Avengers.

In definitiva Thor non è un brutto film, ma è una delle entrate meno riuscite del Marvel Cinematic Universe, perché non riesce a vivere di vita propria e ad essere memorabile nemmeno per certe scene. Se in Incredibile Hulk avevamo un Edward Norton maiuscolo ed in Iron Man 2 un Robert Downey Jr che rubava la scena, qui non c’è nulla di questo. Non basta dunque la bravura di Branagh dietro alla macchina da presa a rendere Thor più di un film sufficiente e con tutto il materiale originale è un grosso peccato.

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