[Recensione] Tin Star 1×01-02 – Fun and (S)laughter e Kid

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Ieri sera ha debuttato su Sky Atlantic con un doppio episodio, Tin Star, nuova serie televisiva di produzione Inglese con protagonista Tim Roth e Christina Hendricks. La serie è l’ennesima produzione originale di Sky, che negli ultimi anni dopo aver intensificato la sua presenza in Europa ha iniziato non solo a trasmettere varie serie TV in contemporanea con i paesi originali ma anche a firmare proprie produzioni originali di rilievo come Gomorra, The Young Pope, Fortitude e Riviera.

La serie vede protagonista un ex detective della polizia di Londra, Jim Worth, interpretato da Tim Roth, che ora vive e lavora come capo della polizia di una cittadina tra le Montagne Rocciose del Canada. La vita scorre tranquillo fino a quando l’afflusso di lavoratori migranti da tutti gli Stati Uniti e il Canada per lavorare per lo stabilimento della Northeastern Oil, una grande compagnia petrolifera, guidata dalla misteriosa Elizabeth Bradshaw, interpretata da Christina Hendricks, metterà il capo Worth nella difficile situazione di dover affrontare l’ondata di crimine che questi sconosciuti hanno portato in città. Ma Worth è un ex alcolista con un segreto, infatti nasconde una personalità estremamente violenta, Jack Devlin, che quando vede la sua famiglia ferita e minacciata riemerge dalle profondità della sua psiche. 

Come potete vedere la trama è abbastanza interessante e sicuramente il fatto che sia presente Tim Roth è un incentivo a dare una possibilità a questa serie TV.

Queste prime due puntate sono un prologo a quello che vedremo nelle successive, vengono mostrati i personaggi, il loro modo di apportarsi ai nuovi arrivati della Northeastern; C’è chi gioisce perché finalmente potrà rimpinguare il suo giro d’affari, c’è chi crede di riuscire a mantenersi vivo e c’è chi invece viene comprato dalla compagnia per evitare problemi, che inevitabilmente iniziano a formarsi già nelle prime puntate e catapultano lo spettatore in una rete di intrighi e accordi aziendali loschi. 

La regia non ha di che invidiare ad altre produzioni di Sky, chiara, senza troppi virtuosismi e con una fotografia fredda ma allo stesso tempo avvolgente. La tensione è molto alta sopratutto nella seconda puntata che ci presenta verso gli ultimi 15 minuti un climax ascendente veramente interessante e che fa venire voglia di vedere subito le puntate successive.

Ottime le interpretazioni di Roth e della Hendricks, che letteralmente sono due giganti, in mezzo a tanti buoni/medi attori, che se la cavano ma che d’altronde sfigurano dietro a due figure come quella di Worth e della Bradshaw. Tim Roth sembra nato per interpretare personaggi borderline e l’identità di Devlin che qui vediamo apparire fugacemente potrebbe facilmente, a mio parere, trasformarsi nella sua identità più riconoscibile, televisivamente parlando; La Hendricks invece potrebbe, aver dato vita ad uno dei villain dal colletto bianco più inquietanti della televisione e per lo più donna, quindi chapeau. 

Possiamo dunque dire che Joffe riesce in sole due puntate a delineare tutti i protagonisti e a calare lo spettatore all’interno della storia, che seppur da un certo punto di vista non è nulla di nuovo, grazie alla messa in scena e alle interpretazioni magistrali di Roth e della Hendricks, che non solo valgono singolarmente, ma sono ancora più di valore quando entrambi gli attori sono presenti in scena insieme, fanno di questo debutto uno dei più interessanti dopo The Deuce(che andrà anche quello in onda su Sky Atlantic).

Il doppiaggio di Sky risulta molto buono, ormai la casa di produzione ci ha abituato ad un certo standard per quello che riguarda i suoi doppiaggi, sempre molto buoni, con sbavature per lo più dovute alla fase di traduzione.

Sarà da vedere ora se la serie riuscirà a mantenersi sugli stessi livelli per tutta la stagione 1, che ricordo da noi uscirà ogni settimana con un doppio episodio, mentre in Inghilterra è già tutta disponibile su Sky Box sets.

https://youtu.be/8NORmM3SLlo