Review – Doom Patrol #1 di Way e Derington

0

Il puro stile Morrison, il visionario Gerard Way lancia i suoi Young Animal con Doom Patrol #1!

Questo primo numero è una diretta dichiarazione d’amore alla run di Grant Morrison, che qui Way analizza, scompone e rielabora a modo suo, aggiungendo molti elementi che rendono questo inizio di Doom Patrol “nostalgico” ma allo stesso tempo innovativo e fresco.

[ATTENZIONE L’ARTICOLO POTREBBE CONTENERE SPOILER]

“Maybe we’re all inside of someone else’s gyro!”

doompatrolpagina1Gerard Way ha creato una storia davvero inusuale, con personaggi psicologicamente danneggiati, riprende volti familiari come Niles Caulder(aka The Chief) e Robotman ma che sapientemente li sfrutta in maniera minima in favore di nuovi personaggi, ovvero due paramedici di nome Sam e Casey. Anche se entrambi sono membri produttivi della società, si rilegano allo status di emarginati sociali che lottano per trovare il loro posto in un mondo uniforme e standardizzato. Casey dimostra essere il personaggio centrale di questa prima storia, una ragazza instancabile dotata di un aggressivo ottimismo. E’ la perfetta donna qualunque che viene posta a protagonista e trasportata bruscamente nelle folli avventure della Doom Patrol. La storia risulta molto semplice alla base, con parti folli non facile comprensione da lettori non abituati alle letture più impegnative e meta testuali tipiche di scrittori come Grant Morrison, di cui Way è il protetto.

doompatrolpagina2Il disegnatore Nick Derington e la colorista Tamra Bonvillain sono essenziali e perfetti per catturare il tono eclettico della sceneggiatura di Way. Questo volume é tecnicamente in atto nel DC Universe, ma visivamente e stilisticamente, è ben lontano da qualsiasi cosa troverete nella line-up del Rebirth. La linea stilistica di Derington è liscia e fiducioso, i colori della Bonvillain ricchi e danno a questo mondo un ambiente caldo, accogliente e contemporaneamente surreale.
Vorrei fare un appunto sul finale, che finale! Ricordo ancora una delle frasi con cui era stata introdotta questa serie, “This is DOOM PATROL, and the God of the Super Heroes is bleeding on the floor”, mai frase fu più provocatoria e meta testuale. Nel finale del volume si materializza, mostrandoci “la morte del Dio dei Super Eroi”, tavola che non dimenticherò facilmente, che, oltre porterà sicuramente molte conseguenze nei prossimi numeri, rappresenta uno spaccato della situazione odierna del mercato fumettistico.

Dopo la brutta parentesi dei New 52, in cui tutte le testate erano uniformate ad un solo stile per tutta la casa, è davvero bello vedere così tanti fumetti che possono vantare uno stile così chiaro e distintivo. Way non ha mai fatto mistero della sua adorazione per il lavoro da Grant Morrison, per cui non sono per nulla sorpreso nel vedere in che modo questo primo numero di Doom Patrol attinge pesantemente dallo scrittore Inglese. Allo stesso tempo però ha una voce eccentrica ed unica, Way non è semplicemente riciclato l’approccio di Morrison, ma lo ha integrato, assimilato e ricreato a sua immagine – trovo molti concetti cari a Way già usati nella sua prima opera, ovvero Umbrella Academy.

rco031_w_1473925458Questa serie è la celebrazione dello strano e del diverso, ponendo attenzione al lato surreale del DCU. Non richiede particolare familiarità con il franchise, solo una piccola attenzione da parte del lettore ad andare oltre la semplice trama.
Way sembra intenzionato a catturare vecchi e nuovi lettori allo stesso tempo, e posso dire che ci sta riuscendo. La sua narrazione rimbalza tra le diverse scene e protagonisti, con una struttura volutamente sconnesso. Questo non crea nessun problema alla lettura, è solo un espediente per essere strano sia nel tono che nella presentazione. Con il Rebirth, DC Comics ha messo con spalle al muro il mercato dei supereroi tradizionali. Doom Patrol segna un punto cruciale per il rinnovamento delle forma di narrazione supereroistica, più sperimentale e bizzarra. Questa nuova serie potrebbe non essere per tutti, lo ammetto, ma la consiglierei a tutti per staccare dalla solita piatta routine del mercato dei supereroi.

Se Doom Patrol # 1 è l’esempio di ciò che ha in mente Gerard Way, DC’s Young Animal ha un futuro radioso davanti a sé.

Voto: 8.5 su 10