Dopo una settimana di pausa(causa Academy Awards)tornano le recensioni di Riverdale e stavolta ne abbiamo di cose su cui discutere.
Le puntate 5 e 6 di Riverdale segna un ulteriore avvicinamento della serie al sopranaturale, i sogni inquietanti di Cheryl, le musiche e i misteri che possiamo vedere in ogni puntata aumentando dunque il senso di disagio e paura intorno a tutto il cast.
Archie(KJ Apa)è sempre più impegnato nel suo lavoro di cantante, il football è ormai diventato secondario, Hermione Lodge e Fred Andrews si stanno avvicinando e Jughead(Cole Sprouse) insieme a Betty(Lili Reinhart) sta arrivando al sodo della verità sulla morte di Jason o per lo men sta iniziando a raccogliere indizi più concreti mentre Veronica(Camila Mendes) si avvicina ad Archie.
Dopo due episodi(il 3 e il 4)che si concentravano quasi solamente sul rapporto tra i personaggi di Riverdale e sul teen drama si torna ad indagare sull’omicidio di Jason Blossom in maniera massiccia ora che il gruppo è saldo e ha ognuno impostato il proprio percorso.
Mentre investigano i nostri protagonisti arrivano addirittura a porsi delle domande sui propri genitori, nessuno a Riverdale è quello che sembra, ci è stato detto fin dall’inizio della stagione e ora continuano le rivelazione più o meno scioccanti sulle famiglie dei protagonisti che nascondono molti più segreti di quello che si pensa a partire dalla storia generazionale tra i Blossom e i Cooper.
Finalmente ci viene anche rivelata una delle back story più interessanti e misteriose riguardo ai Cooper, ossia la storia di Polly, la sorella maggiore di Betty, a quanto pare non è pazza, ma c’è ben più sotto, a quanto pare lei e Jason erano il disonore per le rispettive famiglie da quando stavano insieme e questo li mette tra i primi sospettati.
Nonostante la deriva drammatica di buona parte di questi due episodi troviamo anche spazio per approfondire Josie e le Pussycats, i personaggi che più si sono insinuati nella vita di Archie a seguito del suo interesse verso la musica, ma più che le Pussycats scopriamo di più su Joephine e sul suo rapporto complicato con i genitori(tanto per cambiare).
Ma mentre i personaggi portano avanti la loro vita un’ombra scura e minacciosa si insinua nelle vie dalla città, avvelenando tutto e tutti, un qualcuno ha una propria agenda a Riverdale e questa va oltre gli interessi economici ed è questa la parte più pericolosa, quando non si ha un movente economico rimane solo il puro male, male che se scatenato porta a orribili tragedie e volendo di personaggi secondari sacrificabili ne abbiamo abbastanza.
A quanto pare dalla prossima puntata torneremo però a delle trame più teen e meno misteriose, ma devo dire che nonostante tutto questo alternarsi di momenti più seri e momenti più rivolti ad un pubblico ampio è anche utile per spezzare la tensione in favore di una narrazione fluida e meno pesante da seguire per chi non è abituato a questo tipo di serie tv.