[Recensione] Jewels

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Con Jewels questa settimana ci catapultiamo nello sfarzoso regno di Marylia, nei panni di avidi mercanti oggetti preziosi, pronti a tutto pur di guadagnare qualche moneta.


Titolo: Jewels
Autori: Omar Khmayes
Editore: CosplaYou
Genere: Collezione oggetti e commercio
Numero Giocatori: 2-5
Durata: 45 minuti
Illustratori: Elisa Reali
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CONTENUTO DELLA SCATOLA

Jewels si presenta in una scatola non grandissima ma molto robusta, rallegrata dal disegno in stile semi-gotico di un ricco gioielliere. Aprendo la scatola si viene subito colpiti dal tappetino anti scivolo, di ottima fattura e molto ben organizzato, che rappresenta la plancia di gioco.  Ci sono anche un separatore in cartoncino, che contiene le monete,  5 meeple in legno (uno per giocatore), un gettone nero in plastica “primo giocatore”, un dado ad 8 facce, delle carte e il regolamento in italiano. Le monete, in cartoncino appunto, sono 84 e divise in 4 tipi, con valori di 1, 5, 10 e 20, ciascuno di un colore diverso. Sono robuste e ben fatte, se non fosse che quelle da 1 e da 10 si somigliano un po’ troppo. Le carte sono 156, suddivise in 4 mazzi: 72 carte Risorse, 67 carte Personaggio, 12 carte Evento e 5 carte Promemoria. Sono tutte di buona fattura ma, a causa del bordo nero, sembrano rovinarsi molto velocemente. Il regolamento è uno spillato di piccole dimensioni stampato in 18 pagine. Non ci sono divisori di alcun tipo all’interno dove poter riporre gli oggetti una volta aperta la confezione e per un gioco che costa 30€, forse qualche centesimo in più si sarebbe potuto spendere per tenere tutto ordinato.

IL GIOCO

Siamo dei commercianti nel regno di Marylia, e ciò che dobbiamo fare è vendere quante più gemme e gioielli possibili per essere i più ricchi al termine del gioco. Si posizionano i tre mazzi di carte (restano fuori le carte Promemoria, che vanno distribuite una ad ogni giocatore) e abbiniamo sulle due file del tabellone 7 carte Personaggio e 7 carte Risorse; queste saranno le 7 città del regno attraverso le quali si sposteranno i meeple dei nostri personaggi. Ad ogni round, partendo dal primo giocatore, ciascuno ha diritto a tre azione, da scegliere tra una lista di 6: Viaggiare verso una città; Acquistare oro o gemme; Forgiare gemme o gioielli; Interagire con i Personaggi; Attendere per riempire gli slot vuoti; Incassare una moneta. Se si tenta di acquistare o vendere in una città dove è presente un altro personaggio, si procederà ad un’asta cieca per determinare chi sarà ad effettuare l’azione. Alla fine di ogni round si aggiunge una moneta su tutti gli acquirenti non visitati e si tira il d8 e si svuota la città corrispondente, partendo da sinistra (se esce 8 o la città è vuota viene rivelata una carta dal mazzo Eventi). Si riempiono le caselle rimaste vuote e si passa il gettone “primo giocatore” a sinistra, dopodiché inizia un nuovo round. Quando termina il mazzo Personaggio o il mazzo Risorse si procede all’ultimo round, al termine del quale si contano le monete di ciascun giocatore per dichiarare il vincitore.

IN CONCLUSIONE

Jewels è chiaramente un entry-level, poiché è un gioco leggero, ma non per questo banale, con meccaniche semplici e quindi adatto a tutti. è divertente da giocare e ti lascia la voglia di provarlo di nuovo, ma per i giocatori più smaliziati dopo un po’ diventa abbastanza ripetitivo. Uno dei problemi è che il regolamento non è chiaro in diversi punti e questo risulta molto fastidioso (c’è da dire però che assieme al gioco vengono venduti degli stickers correttivi, e comunque se ne può trovare una copia online aggiornata a questo link). L’interazione tra i personaggi cresce all’aumentare dei giocatori: se da un lato giocando in due ci si fanno un po’ gli affari propri (anche se è stata rilasciato nuovo regolamento per le partite a due giocatori che rende il tutto più avvincente), dall’altro, giocando in cinque, ci si pesta spesso i piedi gli uni con gli altri. Un’altra caratteristica importante è la netta predominanza della fortuna all’interno del gioco che non ti permette di formulare una strategia a lungo termine. Ne sono l’esempio predominante i Mostri, che con un tiro di dado possono seriamente fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta, e questo costringe i giocatori ad adattarsi e giocare quasi turno per turno.

Per concludere Jewels è un bel gioco, divertente, poco impegnativo e alla portata di tutti. Per renderlo più appetibile anche ai giocatori più navigati, tuttavia, dovrebbero essere stabilizzati alcuni aspetti e forse ridotta un po’ la durata.